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Associazionismo in Italia (splittato da Richiesta di aiuto! come spiegare certi argomenti)
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione ---[cite]Autore: Mr Mac[/cite]Questo ha permesso, insieme alla sempre maggiore carenza di ragazzi che frequentassero e alla sempre maggior carenza di adulti che organizzassero, di rinnovare il vecchio ricreatorio trasformandolo in un luogo fertile per il gioco e l'attività sociale.
--- Termina citazione ---
Questo è interessante: MENO gente = PIÙ facile da riplasmare in una "cosa nuova".
C'è tutta una branca della materia "organizzazione aziendale" che dibatte da decenni su come sia meglio organizzare un'attività complessa: tanti compartimenti significa minore unità e maggiori costi ( = maggiore fatica) per coordinarli, ma un blocco unico e centralizzato diventa un mastodonte inamovibile.
jackjack:
Ecco la mia esperienza, che se volete è un pò atipica...perchè vivo in una città da trentamila persone, ma la nostra associazione ha contato fra i cinquanta e i cento iscritti in tutti questi anni.
Abbiamo costituito l'associazione quando eravamo adolescenti e nerdoni (ora siamo vecchi e nerdoni) e abbiamo vivacchiato prima alle spalle di un negozio di cartolibreria che teneva le copie pirata ciclostilate della scatola rossa e poi alle spalle del comune che ci aveva dato un fondo (finchè è durata), ma siamo riusciti a fare diversi tornei di D&D anche da cento giocatori.
Poi la pausa, fino a che alcuni dirigenti del UISP locale non ci hanno chiesto di affiliarci e costituire una associazione per la diffusione di queste attività fra i giovani. Erano ben contenti di avere delle persone che si prodigavano per organzzare attività giovanili che non fossero i soliti tornei sportivi. Fattostà che in tutti questi anni abbiamo potuto godere gratuitamente (tesera a parte) dei locali del centro, dove abbiamo potuto organizzare tornei, ritrovi, eventi, live.
La situazione al momento è florida anche perchè siamo una associazione polivalente (c'è il gdr, le miniature, i GdT etc..), l'unica cosa che noto è che c'è poco scambio di giocatori fra un "specialità" all'altra, a parte lo zoccolo duro dei super appassionati, ma ci stiamo lavorando con alcune attività interne.
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Per rispondere a Aetius: noi con Uisp ci siamo trovati bene, oltre essere loro ad averci cercato e supportato, c'è sempre un maggiore interesse a questo tipo di attività, essendo una associazione nazionale non solo sportiva ma anche di promozione sociale.
Per dire, presto a Pesaro ci sarà un convengo nazionale nel quele ci hanno chiesto di presentare l'esperienza della nostra associazione (a livello di costituzione, modalità di attività, impatto sul territorio, stile di associazionismo) ma anche presentare il gioco di ruolo da tavolo e live (Infatti presto aprirò un topic per chiedere qualche consiglio per trovare delle modalità adatte per far giocare tutta questa gente).
Ci sono diversi Comitati territoriali che sono favorevoli a sviluppare queste attitivtà, soltanto che non conoscono queste attività e come si pososno attuare.
Renato Salzano:
--- Citazione ---[p]A Pordenone che io sappia i New Wave non arrivano ne sono conosciuti.
La prima partita (brevissima) a un NW l' ha fatta con me il titolare del Safarà, che purtroppo non ha convenienza a farsi arrivare NCAS da Red Raven[/p][p]Per il resto l' Inner organizza la Naoniscon che è tipo la convention più grossa del Triveneto, semplicemente loro non conoscono i NW.[/p]
--- Termina citazione ---
Vero, infatti quegli esperimenti di gioco NW l'ho portati io, ma poi ho cambiato città e non credo sia mai cresciuto nulla in quel senso. E non riuscivo neanche a essere costante (è una lunga storia).
--- Citazione ---
--- Citazione ---[p]Vicenza - C'è un negozio che organizzava qualcosa (Dominax) ma ormai fa solo fumetti e Magic da quello che vedo. C'è un'associazione "Gli artefici del fuoco" ma fanno solo GRV di Vampire da quel che ho visto. E' tutto molto triste insomma.[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Che io sappia hanno fatto anche una Minicon del gioco intelligente tempo fa e fanno live di tutti e tre i generi secondo la mia suddivisione sociale (Uno ellenico stile 300, vampiri vari, freeform e cthuluh live).
Tra i loro freeform mi han parlato bene di uno basato sulle fiabe da 40 persone.[/p][p]Personalmente posso orgogliosamente dire che Arcana Domine ha fatto tanto per conettere giocatori da tutto il triveneto, io ora quasi gioco con gente conosciuta via live ai cartacei.
--- Termina citazione ---
Ci proverò di nuovo allora... magari riesco a far spuntare qualcosa qui a Vicenza, non si sa mai.
PS: Ho riguardato, ma ho il problema che a me i GRV mi fanno allergia, seriamente. Non ci riesco proprio. Soprattutto quelli di Vampiri.
Claudio Salvalaggio:
scusate l'ignoranza (e il possibile deragliamento) ma al giorno d'oggi con gli attuali bilanci risicati delle amministrazioni etc. quali sono le motivazioni e i bonus a fondare un'associazione ludica? a parte dare ufficialità a un gruppo più o meno vario di amici?
Matteo Suppo:
Dipende quali sono i progetti. Chiaro che se si è un gruppo di amici che si trova una volta alla settimana per giocare, una associazione non serve a niente.
Ma se già ci si impegna sul piano sociale, si organizzano eventi, si pubblicizza l'hobby nelle scuole, etc etc, avere una associazione ti consente di avere una identità più visibile.
Cosa ci scrivi sui volantini? I nomi e cognomi di chi organizza? :P
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