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Associazionismo in Italia (splittato da Richiesta di aiuto! come spiegare certi argomenti)

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TartaRosso:
Un suggerimento.
I circoli arci in ampie parti del paese (diciamo centro-nord....non so quanto siano attivi al sud) sono diventati ricettacoli di giovani fascisti tamarri che vanno lì a sbronzarsi e vecchietti che giocano a briscola.
Ma incredibilmente a volte sono ancora utili.
Ebbene perchè non associarsi ad un circolo arci? Sicuramente esiste la sezione dell'arci che si occupa di giochi da tavolo. Sfruttare la struttura dei burocratica dell'arci (per qunto non sana come ai tempi del centralismo democratico) sarebbe un grosso vantaggio.

Se invece avete la sfortuna ( :) ) d frequentare l'associazionismo cattolico bè c'è l'acli che fa le stesse cose.

O perchè non provare a sfruttare la stessa TdG se proprio vi fanno schifo le associazioni con un qualche orientamento?

Insomma prima di inventare la ruota guardate fuori se hanno inventato il motore a reazione e sfruttatelo.

Non dico che sia ultra semplice facendo così però più semplice sì.

Poi potremmo sempre dire: "Ma io faccio così da anni senza nessuna associazione e senza aver mai codificato nulla. Non vedo proprio a che serva una cosa del genere".

Poi sostituite nella frase "associazione" con "manuale di gdr" e capirete cosa voglio dire :)

Ezio:
Tutte cose belle quelle che dici, Tarta, ma...

A) Circoli Arci? Quello che abbiamo a reggio è un circolo arci. Una stanza sopra una bocciofila, appunto. E poi vedi sotto.
B) Acli? Sono allergico e non credo che una qualunque posizione politica possa favorire.+
C)Se apri un capitolo della TdG apri un posto in cui giocare a boardgame e in cui il gioco indie è visto come il fumo negli occhi :-/

Già che siamo sul delirio vediamo quanto sarebbe possibile creare qualcosa di ritagliato appositamente sulle esigenze di questa community ;-)

mattia somenzi:

--- Citazione ---[cite]Autore: TartaRosso[/cite]Ebbene perchè non associarsi ad un circolo arci?
--- Termina citazione ---

perchè è politicizzato

sempre a proposito di reti a settembre ricordo di aver invitato il forum a un meeting di associazioni ludiche con l'intenzione di mettere le varie realtà in contatto e a sistema.
il post è qui http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=1376
con tutte le sue ben otto risposte ^^

TartaRosso:
Guardate questa è una cosa che progetto di fare anche io da un pò.
Non l'ho fatta per i miei soliti cronici rpoblemi di salute.

Conosco i problemi che ci sono.

Anche se politicizzato non mi piace come espressione. Per il semplice fatto che vuol dire tutto e niente. Mi sa tanto di demagogico.
Non è rivolto a te Vertigo. L'avrai sicuramente usato con il senso che gli dai te. Ma è una parola simile a "interpretazione" e "buon senso" nel gdr.

Allora elncherò alcuni problemi che conosco per esperienza diretta e che per qulacuno potrebbero ricadere sotto la definizione di "politicizzato" così parliamo di cose concrete con un bel actual play :) .

Di solito

- Chi gestisce i circoli arci (ma anche acli e altro...parlo di quello che conosco) che conosco ha una mentalità chiusa. I fattori per cui è così spesso sono che sono persone di una certa età che hanno sempre fatto in una certa maniera. Se sono giovani le cose raramente vanno meglio perchè la selezione interna avviene ovviamente per cooptazione.
- Anche facendo parte di un circolo arci avere a che fare con certi amministratori locali è una tortura.
- Le persone che gestiscono il circolo non solo tendono ad essere chuse sulle innovazioni ma anche a far partecipare gente nuova. Bene se ti iscrivi. Ma poi fai il bravo.

In verità a questo ci sono lodevolissime eccezioni. Che portano avanti lodevolissime attività culturali, ludiche, sportive, sociali e ovviamente anche politiche.

Però detto questo i vantaggi ci sono. O almeno ci possono essere.

Certo ci si deve sbattere parecchio e dipende dalle persone. Però la struttura burocratica dietro aiuta. A volte va un pò pungolata. Ma poi funziona. Avrei racconti esilaranti a tal proposito.

Uno è il seguente. Non è riferito al circolo arci ma ad un'altra associazione simile presente u tutto il territorio nazionale.
Dovevamo mandare una lettera agli iscritti. Solo che doveva essere conforme a livello nazionale. Ci chiedono di scirverla. Ovviamente era piuttosto cpomplicato capire come scrivere un quaclosa conforme a direttive che non avevamo. Allora telefono alla sede provinciale dell'associazione. Gli chiedo informazioni e cominciano a darmele (cerle prima via mail no vero?). Dopo un pò gli dico. Scusate ma voi avete un fac simile? La risposta è stata: ovviamente che ce l'abbiamo!
A quel punto illustro alla signora il mio concetto rivoluzionario. Perchè non la mandate via maila tutti i circoli?
Dopo 5 minuti tutti i circoli avevano il fac simile in cui si capiva anche cosa poteva essere modificato e cosa no. E non è che io sia un genio ovviamente........

Matteo Suppo:
In fattori organizzativi fondare una associazione non è che sia quella gran difficoltà. Io l'ho fatto a 16 anni. Basta scrivere lo statuto e mandarlo al comune per pubblicità.

Certo, magari è meglio essere in 4 o 5, invece che 2 come avevamo fatto noi, ma comunque avevamo raggiunto risultati interessanti (e finanziamenti dal comune a fondo perduto) nonostante il numero scarso. Era una associazione cultural-sportiva.

Ora le cose sono un po' differenti: c'è da tenere un bilancio per esempio. Ma nulla di assurdamente complicato, almeno per quanto riguarda la realtà locale.

Certo, se si vuole essere una associazione "riconosciuta" occorre pagare il notaio. Ma è qualcosa che si può ottenere anche in seguito.

Insomma, se vogliamo fare una associazione, chessò Gentechegioca, dobbiamo solo scrivere lo statuto e far iscrivere la gente.

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