Autore Topic: Commenti alle "storie dell'orrore".  (Letto 24161 volte)

Emanuele Borio

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Commenti alle "storie dell'orrore".
« Risposta #30 il: 2010-02-11 01:45:22 »
Citazione
La mancanza dei giochi tradizionali ritengo sia che non si affronti mai il discorso di come condurre l'attività ludica limitandosi a illustrare una fisica per simulare cadute, mazzate e simili, per cui i giocatori e i master lasciati a se stessi cadono facilmente in comportamenti sbagliati o addirittura deleteri. A parte questo io gioco ancora con giochi tradizionali applicando buon senso e non incontriamo problemi.


Ò_Ò

Allora, scusate in anticipo se mi spiego male ma ci sono millemila persone più brave di me a spiegarlo eppure ci tengo a spiegare i miei pensieri, per quanto lo trovi un compito difficile e ingrato.
Secondo me parlare di buon senso applicato a un gioco significa che:
1-il gioco è spazzatura, perchè non garantisce regole abbastanza buone da non dover far applicare il buon senso per capire come agire, visto che un buon gioco ti dice cosa fare e cosa non fare, e ti dice come farlo/non farlo.
2-Si parla di una cosa soggettiva, che dipende da vari fattori come contesto, momento, capacità personali ecc...
3-Si passa inevitabilmente sul piano sociale.

Secondo me un gioco che obbliga a usare il buon senso per uscire da problemi creati durante il(dal?) gioco, è un gioco che inevitabilmente porta all'uso della regola zero(d'altronde se usi il buon senso, stai creando regole basate sul buon senso, no?), e in più, portando l'attenzione di un problema del gioco, sulla valutazione del buon senso delle persone, si va a intaccare il contratto sociale al 99%, e quindi è puro miracolo non avere problemi con un sistema del genre, oppure un grande caso di TeleMpatia, non saprei.
È altresì risaputo che in molteplici casi i problemi ci sono ma non vengono riconosciuti, ammessi, tenuti in considerazione, non considerati gravi.
Ma IHMO un gioco che obbliga all'uso del buon senso, è un crescendo di problemi sempre maggiori che porta inevitabilmente alla distruzione.
In parole povere e casuali: Parpuzio.

Tutto questo è IMHO. Ma mica tanto.

EDIT: crosspost TeleMpatico, al solito. Devo fottutamente ricordarmi di ricaricare le pagine subito prima di scrivere. bastano 5 minuti netti per causare il crosspost ormai Ò_Ò
« Ultima modifica: 2010-02-11 01:46:36 da Meme ò_ò »
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Alessandro Piroddi (Hasimir)

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« Risposta #31 il: 2010-02-11 01:50:39 »
chiedo venia se faccio il professorino che corregge ma...
Citazione
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]porta all'uso della regola zero

no, porta all'uso del System-0 ... non confondiamo mai le due cose! ;)

Citazione
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]se usi il buon senso, stai creando regole basate sul buon senso

se usi il Buon Senso, stai applicando procedure basate sul Buon Senso invece che sul Regolamento (ergo, non usi il gioco e le sue regole)

...

sembrano dettagli cretini, ma fanno un mondo di differenza
e chiedo ancora scusa per la pignoleria :)

Cross-Edit teleMpatico XD
« Ultima modifica: 2010-02-11 01:52:34 da Hasimir »
www.unPlayableGames.TK ...where game ideas come to die

Emanuele Borio

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« Risposta #32 il: 2010-02-11 01:58:59 »
Ecco, intendevo questo quando dicevo che ci sono persone che lo sanno spiegare meglio di me.

Però relazionato a D&D e White Wolf, quando cerchi di uscire da una situazione impossibile da regolamento inventando o modificando regole basandosi sul buon senso, stai usando anche la regola zero, presente nei suddetti giochi. Io infatti mi sono confuso pensando a quei due casi, che poi sono gli unici tradizionali da me giocati.
Citazione

e chiedo ancora scusa per la pignoleria :)

Figurati! E anzi...

Citazione
io semplicemente mi rifiuto di credere che tutto il "male" che ho sperimentato negli anni (e che all'epoca mi pareva normale se non addirittura bello e divertente) si possa liquidare con "è gente che c'ha problemi".


Citazione
No.
Non posso prendere le distanze da sta fantomatica "gente che ha problemi" perchè semplicemente non è così.
Gente con una vita sociale, gente normale, gente che fino a 5 minuti prima avresti giudicato forse anche meglio di te stesso, gente che poi anche dopo si rivela normalissima quando non addirittura di valore ... posto che stia lontana dal tavolo da gioco.

Citazione
Si parla di tendenze, di possibilità.
C'è chi fuma come una ciminiera e campa fino a 90 anni senza problemi.
C'è chi non ha mai toccato fumo in vita sua e muore di cancro ai polmoni.
Ma... ... ...


BECCATI UNA FANMAIL FIAMMANTE! Ò_Ò
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Matteo Suppo

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« Risposta #33 il: 2010-02-11 02:09:41 »
Non arriviamo a dire che si può giocare senza buon senso, però.

Il buon senso è qualcosa che va utilizzato in qualsiasi occasione. Solo che da solo non basta.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Commenti alle "storie dell'orrore".
« Risposta #34 il: 2010-02-11 03:00:44 »
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite][p]Non arriviamo a dire che si può giocare senza buon senso, però.[/p][p]Il buon senso è qualcosa che va utilizzato in qualsiasi occasione. Solo che da solo non basta.[/p]


Concordo, diciamo che il Buon Senso non può (o non dovrebbe) sostituirsi al sistema, però il buon senso è la base minima richiesta per fare qualsiasi cosa...

Se non ne hai mandi alla malora anche il miglior gioco del mondo...

Darcadia

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« Risposta #35 il: 2010-02-11 08:17:35 »
@hasimir chiedo venia se ti ho fatto sentire in obbligo di creare un rant ma le cose per come sono state dette genericamente potevano essere anche come le ho presentate io. Conosco più di un master che sembra comportarsi in maniera inutilmente sadica o gioire esageratamente per una situazione del genere. Inoltre io stesso sono stato in mezzo a una situazione in cui subivo sfottimento prolungato ed esagerato per nulla gradito.
Citazione
Secondo me un gioco che obbliga a usare il buon senso per uscire da problemi creati durante il(dal?) gioco, è un gioco che inevitabilmente porta all'uso della regola zero(d'altronde se usi il buon senso, stai creando regole basate sul buon senso, no?), e in più, portando l'attenzione di un problema del gioco, sulla valutazione del buon senso delle persone, si va a intaccare il contratto sociale al 99%, e quindi è puro miracolo non avere problemi con un sistema del genre, oppure un grande caso di TeleMpatia, non saprei.


Citazione
se usi il Buon Senso, stai applicando procedure basate sul Buon Senso invece che sul Regolamento (ergo, non usi il gioco e le sue regole)

...

sembrano dettagli cretini, ma fanno un mondo di differenza
e chiedo ancora scusa per la pignoleria :)



Citazione
Il buon senso è qualcosa che va utilizzato in qualsiasi occasione. Solo che da solo non basta.

Il buon senso si applica a tutto e anche per affrontare e risolvere i problemi. Non esiste la regola automagica che li elimina. detto questo applico le esperienze che ho avuto in gioco.



No, non ho telempatia, chiedo ai miei giocatori sulle loro aspettative, gli cedo il controllo dove opportuno ad esempio facendo aprire una scena a loro quando parte da una loro iniziativa in modo che ci mettano quello che gli interessa e me ne diano chiarissimi segnali. Se non sono sicuro chiedo loro. Evito accuratamente di dover indovinare cosa vogliono. Li incoraggio a partecipare e non parto mai con l'idea di come andrà a finire la storia.
Non invento mai regole. Si gioca da manuale dalla prima all'ultima regola.
Confermo anche che ho una bella sintonia col mio gruppo in effetti. Gradiscono molto il poter partecipare ed il fatto di potersi muovere come vogliono e io gradisco la sorpresa di vedere come si comporteranno e come andrà a finire. Mi sono sempre ribellato all'idea di dovermi fare fardello delle responsabilità di gioco solo io come master.
Però... ho avuto tutti i problemi sopra detti o la maggior parte negli anni passati e ribadisco che se ora le cose vanno bene devo ringraziare le esperienze che ho avuto qui e assimilando i concetti che ho visto espressi nei vari giochi "new wave". Applicandoli in effetti ho tratto enormi benefici.
Alcune cose le avevo intuite da solo altre le ho assimilate giocando. Mi sono divertito di più con i "new wave" o con i tradizionali? non so... se penso al passato dico con i primi se penso a come vanno ora le cose dico entrambi.
« Ultima modifica: 2010-02-11 08:19:36 da Darcadia »
Francesco D'Arcadia

Moreno Roncucci

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« Risposta #36 il: 2010-02-11 08:49:54 »
Fosse per me, proibirei di poter dire "usare il buon senso" in qualunque discussione sui gdr. E' una maniera per NON discutere, per NON capirsi, e troppo spesso viene usata come velato insulto per qualcuno.

Cos'è il buonsenso?

Nella vita "normale", si chiede alla gente di avere "la cura del buon padre di famiglia" nelle cose. Di non giocare a tirare il bambini per aria dal terrazzo. Di non guardare nel serbatoio facendosi luce con un fiammifero, etc. Chi non segue questa semplice prudenza si dice che "non ha agito con buonsenso".

Ma non è una definizione. Anche nella "vita normale" non vuol dire niente, può essere applicata a tutto.

Poi, arriviamo ai gdr, e allora "avere buonsenso" vorrebbe dire, analogamente, non mettere una latta di benzina di fianco alla candela di Polaris, non giocare a tirare le miniature di piombo al cane, o non stare in equilibrio sul tavolino di vetro ballando la mazurka sulle schede con un bicchiere di vino in una mano e un coltello nell'altra.

E invece no.  Nell'ambiente dei gdr, il "buonsenso" estende la sua influenza a TUTTO!!

Immagina di giocare a Risiko. Vuoi attaccare la Jacuzia. Però devi metterti a discutere con gli altri per vedere, secondo il tuo buonsenso, CHE REGOLE USARE...

A risiko anche se perdi, non ti dicono che non hai buonsenso. Come non ti dicono che sei scemo, o un deficiente. Magari possono dire che hai giocato male, da novellino, ma a meno che non hai proprio fatto cappelle terribili, non si allargano. Nei gdr invece se non ti sei divertito in maniera folle e inarrivabile, è perchè non hai buonsenso. O non ce l'ha il GM

E questo pure nella scelta dei gruppi. Il GM rovina il divertimento? Se avevi buon senso con lui non ci giocavi. Anche prima di conoscerlo.

Non so, immaginatevi una discussione in cui, se uno è stato rapinato, è perchè non ha avuto buonsenso: doveva rimanere a casa. O passare per un altra strada. Se lo rapinavano li', non ha avuto buon senso a non passare dalla prima strada. Se tuo marito ti tradisce, non è lui che è un bastardo, sei te che non hai avuto buon senso a sposarti. etc. etc.

In realtà, se dobbiamo dare retta a questa classificazione "estesa" del buonsenso, tre cose appaiono chiare:
1) visto che il gdr tradizionale come minimo attira persone con meno buonsenso, il buonsenso imporrebbe di evitarli e di giocare solo i giochi forgiti:  fosse anche un rischio dello 0.0001%, perchè correrlo?
2) Per lo stesso motivo, bisognerebbe evitare di giocare con chi gioca ai quei giochi: c'è un altissima percentual di persone che li usa che non sa usare il buonsenso, dicono...
3) Nelle discussioni in rete, bisogna ignorare chiunque parli di "buonsenso": chi lo ha usa le precauzioni (1) e (2) e non ha bisogno di parlarne.  Altrimenti l'interlocutore non ha abbastanza buon senso.

Visto com'è facile risolvere i problemi, usando il buon senso?
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Emanuele Borio

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« Risposta #37 il: 2010-02-11 08:55:45 »
Il buon senso va applicato e sono d'accordo, nella vita. Ma se viene applicato per risolvere un problema creato dal regolamento mancante e si ovvia al problema uscendo dalla situazione usando il buon senso è sempre System-0. Personalmente metterei una regola non scritta davvero, che dice "Usare strettamente le regole del manuale, il buon senso è FORBIDDEN."
Citazione

Non invento mai regole. Si gioca da manuale dalla prima all'ultima regola.


Ma allora...

Citazione
gli cedo il controllo dove opportuno ad esempio facendo aprire una scena a loro quando parte da una loro iniziativa in modo che ci mettano quello che gli interessa e me ne diano chiarissimi segnali. Se non sono sicuro chiedo loro. Evito accuratamente di dover indovinare cosa vogliono. Li incoraggio a partecipare e non parto mai con l'idea di come andrà a finire la storia.

Citazione
i concetti che ho visto espressi nei vari giochi "new wave". Applicandoli in effetti ho tratto enormi benefici.


Queste cose te le hanno dette i manuali? Quindi giochi esattamente da manuale? Se sì, allora non conosco bene D&D. Se è no, anche se state giocando meglio di tanti altri, non avete problemi e si gioca tutti in modo perfetto, state comunque usando il buon senso per rendere il gioco migliore, quindi sì, di fatto si stanno usando regole non scritte sul manuale, anche regole comportamentali o di gestione narrazione.
Per questo se mettiamo a confronto te e il tuo gruppo con altri 100 gruppi, difficilmente incontreremo lo stesso modo di giocare, poichè ognuno adatta il gioco come può, per sopperire alle proprie esigenze.

Nessuno può dire di giocare esattamente da manuale a D&D(le versioni prima della quarta), perchè non forniscono alcuna informazione su come gestire il gioco al dì fuori dal combattimento, nessuna. Chi decide esattamente cosa succede a chi? Chi richiede i tiri, chi può farlo per primo? Chi stabilisce quando si apre il combattimento? Si può convincere una persona ostile a collaborare senza tirare il dado? O tirandolo?
Sono sicuro che ogni gruppo sappia come fare, ma tutti lo faranno in modo diverso, chi di più, chi di meno.
D&D4, invece, se giocato da manuale, quindi giocando praticamente solo i combattimenti e facendo tutto puramente gamista, lasciando tutto scoperto e tattico come battaglia dei giocatori contro i mostri, allora sì, forse si troveranno gruppi che giocano allo stesso gioco.

edit: Crosspost Telempatico con Moreno. Ò_Ò
« Ultima modifica: 2010-02-11 09:00:09 da Meme ò_ò »
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Arioch

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« Risposta #38 il: 2010-02-11 10:04:46 »
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Arioch[/cite][p]Non toccatemi rolemaster! :-P[/p]
[p]sembri il marito della binetti che fa il geloso...[/p]


Ti tiro una tartaruga morta immaginaria

Citazione
[cite]Autore: Hasimir[/cite]No.
Non posso prendere le distanze da sta fantomatica "gente che ha problemi" perchè semplicemente non è così.
Gente con una vita sociale, gente normale, gente che fino a 5 minuti prima avresti giudicato forse anche meglio di te stesso, gente che poi anche dopo si rivela normalissima quando non addirittura di valore ...posto che stia lontana dal tavolo da gioco.


Già, direi che non posso fare a meno di sottoscrivere quanto scritto da Hasi: sì è vero, molti dei problemi sociali che ho incontrato fino ad ora giocando erano dovuti al gioco in sé. Persone normali, simpatiche e tranquille hanno avuto atteggiamenti da veri e propri "casi umani" (devo dire, per fortuna, che non sono mai stato minacciato però!), credo proprio per via del fatto che il gioco costringesse ad arrangiarsi in molti casi, spesso spinosi.
E come dice Moreno non si tratta di usare il buon senso, si tratta proprio di situazioni in cui il gioco manca e il manuale ti dice "arrangiati".
Infatti può essere divertente con persone con cui si ha un buon rapporto e una certa dose di sintonia (ed infatti mi sono divertito parecchio giocando con alcuni miei amici a s0, e lo rifarei ancora). Basta però che ci sia una persona meno in sintonia (non dico uno che sta sulle palle a tutti, o uno squilibrato, semplicemente qualcuno che è vagamente fuori dalle corde del resto del gruppo) e tutto va a puttane.
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Mattia Bulgarelli

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« Risposta #39 il: 2010-02-11 10:18:11 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Nella vita "normale", si chiede alla gente di avere "la cura del buon padre di famiglia" nelle cose.

OT: Nel diritto moderno si parla di "diligenza media" (ha più senso ed è meno maschilista ^_- ).
Si intende un normale grado di attenzione e cura nello svolgere le proprie attività.
Non è esattamente "buon senso", ma di certo lo include.

Tornando a noi:

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Immagina di giocare a Risiko. Vuoi attaccare la Jacuzia. Però devi metterti a discutere con gli altri per vedere, secondo il tuo buonsenso, CHE REGOLE USARE...

Il problema sta qui, IMO: nel passaggio, anzi, nell'INVERSIONE LOGICA tra "usare le regole con buon senso" (che vale per ogni gioco: leggere le regole e le azioni degli altri giocatori con Charitable Reading, per esempio) e "usare il buonsenso per generare le regole" (che è playtest, design, ecc... Ma tutto in mano ad un giocatore, in un prodotto venduto come fatto-e-finito, con gli altri giocatori che si aspettano che la faccenda funzioni).
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Emanuele Borio

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« Risposta #40 il: 2010-02-11 10:23:52 »
Citazione
"usare il buonsenso per generare le regole"


Ecco. Ora mi incazzo. Come diavolo hai fatto con 7 parole a riassumere tutto il mio post precedente, eh? Come? Accidenti.

FM.

(Sarebbe una Fanmail riassunta in modo conciso XD)
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Marco Costantini

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« Risposta #41 il: 2010-02-11 10:41:08 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Immagina di giocare a Risiko. Vuoi attaccare la Jacuzia. Però devi metterti a discutere con gli altri per vedere, secondo il tuo buonsenso, CHE REGOLE USARE...


Ecco, questo è anche un mio vecchio cavallo di battaglia: ma perchè per tutti i giochi del mondo mi basta avere le regole e averle capite e invece per giocare di ruolo serve un Bravo Master, degli Ottimi Giocatori e l'ultima testa di questo cerbero terribile che è il Buon Senso?!? Giuro, è una cosa che odio!

Anch'io sono stato fortunato nella mia esperienza ludica, vuoi anche perchè ho più o meno giocato sempre con le stesse persone (e ditemi se anche questa non è una cosa terribile), ma nonostante come -Hasimir- io sia stato circondato da persone normali, intelligenti...insomma, degli esseri umani di tutto rispetto, anch'io ho assistito a due eventi disfunzionalerrimi (giocatori che si accordano per far fuori un personaggio perchè non ritengono il giocatore "bravo" ed il classico "il master mi ha ammazzato il PG, non poteva!!!") che, alla fine, hanno distrutto un gruppo storico di D&D (di cui ero l'ultimo arrivato).

E allora davvero c'è da chiedersi se questa sia la normalità.
Come abbiamo fatto, anche noi, ad accettare cose simili e a considerarle, tutto sommato, normali?
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Emanuele Borio

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« Risposta #42 il: 2010-02-11 10:55:15 »
Citazione
Come abbiamo fatto, anche noi, ad accettare cose simili e a considerarle, tutto sommato, normali?


È tutto Brain Damage. Lo stesso Brain Damage che causa Moreno a randellate. Io manco so più come mi chiamo. Infatti la mia firma sembra dimostrativa, ma è solo un promemoria per me, per convincermi ogni giorno che sì, sono proprio io. Non ci fosse sarebbe la fine. Ò_Ò

EDIT: Fix'd. Avevo quotato 4 volte Ò_Ò
Evidente colpa del randello...
« Ultima modifica: 2010-02-11 10:56:13 da Meme ò_ò »
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Mattia Bulgarelli

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« Risposta #43 il: 2010-02-11 11:05:02 »
Citazione
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]Ecco. Ora mi incazzo. Come diavolo hai fatto con 7 parole a riassumere tutto il mio post precedente, eh? Come? Accidenti.

È il mio superpotere secondario. Il principale è "trovare i difetti nelle cose". :P

Citazione
[cite]Autore: Marco Costantini[/cite]E allora davvero c'è da chiedersi se questa sia la normalità.
Come abbiamo fatto, anche noi, ad accettare cose simili e a considerarle, tutto sommato, normali?

Credo che sia perché in qualche modo siamo sempre rimasti ancorati alla realtà.

Che poi, se avete visto The Gamers 2 (se non l'avete visto, DI CORSA su YouTube che c'è anche con i sub ITA!), è la soluzione che usa il gruppo del film: il "buonsenso" vince ed il gioco NON ha la precedenza sui rapporti sociali.
Per quanto, anche lì il giocatore traumatizzato dal TPK non ha più ripreso a giocare. O_o;
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Ferruccio A.C.

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« Risposta #44 il: 2010-02-11 11:17:30 »
Darcadia non è l'unico a giocare ancora tradizionale(oltre che new wave) e a divertircisi ancora, io sono abbastanza in sintonia col suo discorso e, personalmente, reputo alcuni discorsi, per quanto fondati, un po' estremi. Sarà dovuto anche al mio peculiare approccio al gioco di ruolo, decisamente più "di pancia", più emotivo, ma se un GdR solletica la mia immaginazione allora mi piace, indipendentemente dalla sua natura e dal suo regolamento(che alla fine si può "aggiustare", a me non crea problemi. Certo, è mille volte meglio smanettare su un Solar System per creare, che su un tradizionale per correggere, ma tant'è.). Io sul regolamento smanetto prima di iniziare, di modo da arrivare al tavolo con delle regole precise, mi ha sempre fatto rodere il fegato l'idea di mettere mano alle regole di caso in caso(ingenuamente ho scoperto tardissimo che quello era il senso della R-0, io ho sempre beatamente vissuto nella certezza che quel monito fosse un pelo inutile, insomma certo che sono le mie regole e che se voglio posso giocare col sistema adattato a come mi piace, ma mai avevo realmente compreso che si trattasse della possibilità di alterarle a mio esclusivo piacimento quandunque mi fosse girato di farlo). I giochi New Wave, per me, son stati una bellissima scoperta che mi ha aiutato anche a migliorare le mie esperienze col tradizionale, raffinando quel che già era il mio atteggiamento, dandomi dei trucchi e delle linee guida per definire meglio il mio ruolo di GM(che per me si riassume a 2 compiti: Arbitro delle regole e Story Guide intesa come da Solar System). Con il mio gruppo attuale(con cui gioco da tanti anni ormai) mi trovo sempre bene, anche se qualche storiaccia mi è capitata(son stato prevalentemente vittima del "Mamma posso?" con occasioni in cui mi si addossavano colpe in quanto io ero il master e tutto il gioco dipendeva da me. L'idea che ultimamente ho dato di me come GM(vedi sopra) mi ha messo al sicuro da queste cose facendomi trattare questi episodi come"Ciccio, sei adulto e vaccinato, se hai problemi con lui, discutine col diretto interessato il mio ruolo è solo far rispettare le regole e dare un ritmo alla storia, quel che fa lui non è responsabilità mia."), ho avuto anche altri gruppi con cui ho avuto modo di vedere più da vicino alcuni altri problemi(Railroading su tutti che grazie al cielo ho imparato ad odiare e evitare come la peste fin in "tenerà età").

L'"orrore" più grosso che ho vissuto è stato proprio grazie al railroading. I primi anni giocavo con un master che lo applicava in quantità che definire estreme sarebbe un eufemismo. In pratica lui a casa scriveva la storia(che spesso e volentieri era mutuata da qualche JRPG che aveva giocato di recente e leggeremente contaminata) e al tavolo leggeva quel che aveva scritto, noi ci limitavamo a giocare i combattimenti: giocavamo a un qualsiasi Final Fantasy col sistema di D&D(AD&D e 3.x dopo) alla mia obiezione sul fatto che tutto un mio sbatto per ottenere degli effetti fosse stato completamente inutile, mi sentii rispondere: "eh, ma è il master a decidere la storia se lui l'a pensata così non deve mica cambiarla per te." la mia pronta risposta fu: "ma allora che cosa mi sbatto a fare un PG se non sono che uno spettatore?" e lì via di spiegazioni sul ruolo di ognuno al tavolo e monti di s*******e simili.
Come ho detto il resto delle mie "storie horror" è dovuto ad episodi in cui i giocatori portavano i loro problemi al tavolo e il system-0(nella veste del "mammaposso") faceva sì che alla fine le colpe si riversassero su quel povero disgraziato del master(io). L'avvento del New Wave è stato per me un modo per mettere in quadro aspetti malati della mia esperienza ludica, ma non mi ha mai portato ad abbandonare i giochi tradizionali, e, adesso che ho raffinato ulteriormente i miei metodi, mi ci diverto di più, non di meno.

EDIT: scusate, speravo di dare una risposta un po' più mirata e sintetica e invece m'è scappato il Rant della Morte :P
« Ultima modifica: 2010-02-11 11:18:32 da Mr Sick »

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