Gente Che Gioca > Gioco Concreto
[actual play] Grey ranks
Marco Amicone:
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]
--- Citazione ---[cite]Autore: Mark[/cite][p]Ci sono ottime possibilità che il nonno di qualche giocatore abbia combattuto dalla parte opposta dei partigiani :p[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Meglio![/p][p]Piccolo esperienza personale con il gioco:
CUT[/p]
--- Termina citazione ---
Si, da questo punto di vista hai ragione, ma perché a te non crea problemi... Non credo di avere problemi eccessivi nemmeno io, essendo una persona a cui piace vedere le cose da prospettive diverse e poi decidere quella che più si confà ai suoi gusti!
Però non è una cosa da tutti, il gioco rischia di creare tensioni fra i partecipanti, se non si è con persone a cui piace un gioco del genere (non immature magari, semplicemente non tutti hanno la stessa testa! Quello a cui i partigiani hanno ammazzato parte di famiglia potrebbe un po' risentirsene magari...), ma certo è anche vero che se lo presenti per quello che è e l'altro accetta poi deve pure accettarne le conseguenze...
Più che altro una cosa ambientata nella situazione italiana sposterebbe il focus del gioco, potrebbe quasi convenire fare un gioco a parte, mentre in Gray Ranks la guerra la si fa contro gli invasori, i nazisti, in Italia la cosa assume le tinte di guerra civile, ci si fa la guerra da soli (apparentemente una costante del nostro popolo... Ma divaghiamo >_>) e si fa la guerra alle ideologie, per non parlare del fatto che la figura del partigiano in Italia è tutt'ora abbastanza "ambigua".
Come situazione credo che porti a spunti e riflessioni che in Gray Ranks non sono presenti!
Ezio:
--- Citazione ---[cite]Autore: Mark[/cite]Però non è una cosa da tutti, il gioco rischia di creare tensioni fra i partecipanti, se non si è con persone a cui piace un gioco del genere (non immature magari, semplicemente non tutti hanno la stessa testa! Quello a cui i partigiani hanno ammazzato parte di famiglia potrebbe un po' risentirsene magari...), ma certo è anche vero che se lo presenti per quello che è e l'altro accetta poi deve pure accettarne le conseguenze...
--- Termina citazione ---
Vero, può piacere o non piacere, ma stanno nascendo giochi che sono studiati apposta per farti certe domande e che ti implorano di metterti in gioco in quel modo e di usarli come strumenti di auto-analisi e riflessione.
Gray Ranks è uno di quelli, ma ci sono tanti altri esempi: A Flower for Mara, Spione, carry...
Sono tutti giochi studiati per essere giocati unsafe, per farti porre domande su te stesso e sulle tue convinzioni. Se non vuoi farlo, se non sei ancora pronto per trattare l'argomento in questione non giochi semplicemente a questi titoli, e nessuno te ne farà mai una colpa.
Ma se ci giochi sfruttali al massimo, anche se questo significa abbandonare l'idea della "serata di gioco" come "serata cazzeggio" dandogli un maggiore significato. Sono giochi pesanti, emotivamente e moralmente, e, personalmente, non li scambierei con nulla al mondo. Sono un'esperienza unica.
Pensa che uno degli argomenti di cui Edwards e Wrigstad parleranno a INC sarà: "Siamo pronti a rinunciare al "gioco" nel gioco di ruolo?"
Mr. Mario:
--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite]
--- Citazione ---[cite]Autore: Claudio[/cite][p]Rimango fermamente convinto che una versione dal Colore italiano con dei "giovani partigiani"[/p]
--- Termina citazione ---
[p]come si chiamavano? le Aquile Randagie?[/p]
--- Termina citazione ---
Sì. Il parallelo viene molto bene poi con i ragazzi dell'O.S.C.A.R. Però erano un po' più grandi, meno organizzati, e fortunatamente non se la sono vista così brutta.
Fabio Succi Cimentini:
--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite]
--- Citazione ---[cite]Autore: Claudio[/cite][p]Rimango fermamente convinto che una versione dal Colore italiano con dei "giovani partigiani"[/p]
--- Termina citazione ---
[p]come si chiamavano? le Aquile Randagie?[/p]
--- Termina citazione ---
Mamma mia, le Aquile Randagie, che bellezza sarebbe...
E grazie per avere parlato della tua esperienza*, Ezio. Oltre alla disponibilità a raccontarti, in buona parte è l'esperienza di gioco che gradualmente vorrei imparare a trovare da piuttosto ignorante, finora, dell'unsafe. Anche mettendomi in gioco, dopo tanta tensione tra voglia e timore, su ambiti come questo.
*: stavo scrivendo "condiviso la tua esperienza", mi sentivo inquietantemente all'Alcolisti Anonimi °_°
Claudio Salvalaggio:
@ domon & mr.Mario: sì mi riferivo a Aquile Randagie e OSCAR, anche se la differenza con Szare Szeregi, è evidente, se non altro per le diverse storie che le contraddistinguono (gli scout in Italia sono diventati clandestini nel '27, in Polonia nel '39, hanno avuto molto più tempo per svilupparsi)
@Mark: Un momento significativo è stata la missione del capitolo 5 (difficoltà della missione 20, difficoltà personale 5): Leggiamo il comunicato di Radio Folgore, scegliamo gli spunti propostici dalla griglia, Moreno lancia la missione: Recuperare il maggior numero di armi possibili. Io faccio il frame per DD: siete davanti ai posti di blocco della Cittadella le guardie escono per rispondere al lancio di bombe molotov cosa fai?
DD partecipa alla missione con un d10, per cui la sua parte di missione deve risultare in un fallimento. Cerca di intrufolarsi tra i sacchi di sabbia davanti alle garitte ma viene catturata da un ufficiale tedesco.
Le scene di missione successive (e anche qualcuna delle personali, visto il legame tra il mio pg e DD) per cui descrivono i tentativi degli altri a recuperare la loro amica. Sia io che DD eravamo a una sola casella dalla "morte" io mi sarei potuto salvare solo se la missione fosse fallita, mentre DD sarebbe "morta" solo se avesse vinto sia la missione che la scena personale. Laura quindi ha scelto un d4 per la scena personale (che con difficoltà 5 sarebbe stato un sicuro fallimento), mentre contribuendo con un d10 alla missione mi metteva in serio pericolo.
Vengono utilizzati molto bene le frasi di spunto (un camion di granatieri nel quartiere sbagliato & il granatiere Frank Liegy soldato ubriaco con qualcosa da dimostrare) il primo per entrare nella cittadella il secondo per trovare la nostra amica (voleva dimostrare la sua mascolinità..) la mia scena personale è stato di abbatterlo per salvare DD e poi mi sarebbe toccato anche l'ultima scena di missione, il tiro si è rivelato un 8 (veramente un tiro sfigato visto che i dadi tirati erano 1d6, 1d8 e 2d10) per cui consideriamo "una vittoria" aver ritrovato la nostra amica e ce ne andiamo a mani vuote.
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