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Spione - PbF2 - Fase 12: Crisi
Luca Veluttini:
Allora suggeriscili... ^_^
Io sono bloccati per casini vari almeno fino a lunedì.
Glenda:
Beh, in verità ho perso un po' di vista (Ezio, non randellarmi) l'oggetto della crisi, ma la cosa peggiore che si può far fare a David è metterlo in condizioni di fare qualcosa che non vorrebbe mai fare...ad esempio: se fossimo stati in manovra e avessi dovuto giocare contro, io lo avrei obbligato ad ammazzare Harper e l'altro tizio del controspionaggio inglese (così tiravamo le fila anche di questa storia)...
Sennò puoi fargli dire tutto quel che sa (che è già implicito perché lui lo ha dato come contraccambio per la liberazione di Aston) e poi sparargli...ma dopo avergli rivelato che Bianca è morta o che lei aveva chiesto ad uno di loro (Lucien) di ucciderlo... O_o
Ezio:
--- Citazione ---[cite]Autore: Glenda[/cite]Beh, in verità ho perso un po' di vista (Ezio, non randellarmi) l'oggetto della crisi
--- Termina citazione ---
La Crisi è stata generata dal Conflitto tra Anston e David. Anston voleva risposte e conferme, David non voleva darne, è comparso un coltello.
Da qui le cose si sono evolute, siamo comunque in un contesto differente, dall'ingresso dei due uomini.
Luca Veluttini:
Dunque finalmente riesco a trovare un pochino di tempo. ^^
– Uccidere una persona
– Colpire più individui: pochi, una stanza, una folla da stadio
"Tanto lo ammazzeranno i russi..." David ripensava a quell'ultima frase di Campbell. "Che cosa avrà voluto dire?"
Anston stava riprendendo coscienza, quando David vide la risposta. Un'auto si era avvicinata. Uno di quei vecchi modelli, scuri. David notò di sfuggita un'ammaccatura sul paraurti anteriore, come se avesse urtato contro qualcosa.
Dall'auto scesero due tizi. Vestiti uguali. Se non fosse per la faccia parzialmente visibile, David avrebbe pensato fossero gemelli.
Con uno spiccato accento russo chiesero: "David Holly e Anton Klein?"
David, sprezzante: "No, al momento non sono disponibili. Volete lasciare un messaggio? Di chi devo dire?" sputando sangue a terra.
Anston a quel punto, dolorante: "David, che succede?"
Quello dei due rimasto indietro scattò su Anston e lo colpì violentemente sul collo, dall'alto verso il basso, con un calcio. David sentì il collo di Anston spezzarsi, vide gli occhi di Anston spegnersi mentre chiedevano aiuto e un ultimo respiro uscì dalla bocca dell'amico.
Il tizio su David, a questo punto, chiese: "Peccato signor Holly, anche se ci era inutile non volevamo ucciderlo. Noi vogliamo lei e quello che sa. Ora è disposto a venire con noi?"
David non credeva ai suoi occhi. Non aveva potuto fare nulla per Anston. Non poteva fare nulla per sé. Si mise a ridere dalla disperazione, a piangere per la perdita del suo amico. Lo caricarono in auto e se ne andarono in periferia, lasciando il corpo inerme di Anston nel vicoletto lurido nel quale era stato scaricato dalla CIA.
Arrivati lontano da occhi indiscreti tre figure scesero da un'auto solitaria. Una a fatica stava in piedi.
Venne fatta inginocchiare.
Un uomo vestito di nero prese una pistola e la puntò alla nuca del moribondo, che intanto mormorava "Scusa", piangendo.
Nel silenzio di un tramonto rosso, uno sparo. Un corpo si accasciava a terra, morto.
"Ci è stato comunque utile, signor Holly" disse l'uomo mentre metteva via la pistola, sotto lo sguardo divertito dell'autista.
Poi un'auto riprese la strada verso Berlino. Con un passeggero in meno.
Direi che c'è anche lo spazio per narrare quello che è stato detto o fatto da David durante il suo ultimo viaggio se volete.
Ezio:
Non rispondete.
Pausa.
Momento.
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