– Uccidere una persona
– Colpire più individui: pochi, una stanza, una folla da stadio
"Tanto lo ammazzeranno i russi..." David ripensava a quell'ultima frase di Campbell. "Che cosa avrà voluto dire?"
Poi lo seppe. Sentì uno sparo violento alle sue spalle, fuori per strada.
Tutti in auto ebbero un sussulto, spaventati.
Girandosi, un'auto aveva raggiunto Anston. Era uno di quei vecchi modelli, scuri. Sul paraurti anteriore David notò di sfuggita un'ammaccatura, come se quell'auto avesse urtato qualcosa.
Di fianco all'auto, due uomini, uno dei quali aveva una pistola fumante in mano. A terra il corpo inerme di Anston, con del sangue che incominciava a lavare il marciapiede.
Campbell urlò qualcosa. L'auto su cui David era accelerò.
Ma l'unica cosa che David vedeva in quel momento erano gli occhi spenti di Anston che gli chiedevano aiuto. Un aiuto che non sarebbe mai arrivato.
Gli inseguitori risalirono e ben presto furono alle calcagna di Campbell. Jack non era un gran guidatore quando aveva paura di morire.
Fianco a fianco l'altra auto li fece sbandare, e sbatterono contro un muretto. Quello fu l'ultimo dolore che David sentì prima che tutto diventasse buio.
Quando David riaprì gli occhi, la sua testa era dolorante, come fosse passata sotto un camion.
Senza che potesse realizzare nulla, qualcuno lo prese. Lo fece inginocchiare.
Poi, un uomo vestito in nero gli chiese, in uno spiccato accento russo: "David Holly?"
David, sprezzante: "No, al momento non sono disponibile. Volete lasciare un messaggio? Di chi devo dire?" sputando sangue a terra.
Stizzito dalla risposta, l'uomo in nero chiese: "Peccato signor Holly, anche se ci era inutile Anston Klein aveva visto troppe cose. Noi vogliamo lei e quello che sa. Ora è disposto a parlare?"
David non credeva ai suoi occhi. Non aveva potuto fare nulla per Anston. Non poteva fare nulla per sé. Si mise a ridere dalla disperazione, a piangere per la perdita del suo amico.
Attorno a lui però la campagna della periferia di Berlino se ne stava in silenzio, immobile. Neanche lei poteva fare nulla né ritardare l'inevitabile.
L'uomo vestito di nero prese una pistola e la puntò alla nuca del moribondo, che intanto mormorava "Scusa", piangendo.
Nel silenzio di un tramonto rosso, uno sparo. Un corpo si accasciava a terra, morto.
"Ci è stato comunque utile, signor Holly" disse l'uomo mentre metteva via la pistola, sotto lo sguardo divertito del compagno.
Poi un'auto riprese la strada verso Berlino. Con un passeggero in meno.