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Spione - PbF2 - Fase 12: Crisi

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Renato Salzano:
Sei libera di fare entrambe credo...

Ezio:
Di nuovo: non stiamo giocando a parpuzio.
Non c'è un master a cui chiedere permesso di fare qualcosa ^^


--- Citazione ---CRISI – LA NARRAZIONE
I contenuti della narrazione devono risolvere e concludere la situazione di Conflitto e nessuna narrazione specifica è dichiarata o fissata fino al reale turno del giocatore in questione, come indicato dalla carta.
--- Termina citazione ---


Se rispetta questa regola è OK, non devi chiedere permesso ;-)

Glenda:
– Acquisire informazioni plausibili da una persona o da un’altra fonte


--- Citazione --- Berlino, dicembre 1989.

Quando Linda Morselli prese quell'aereo per Berlino, era già una scrittrice affermata da anni.
C'erano state tante occasioni nella vita in cui  avrebbe voluto visitare quella città, anche solo per vedere quali erano i luoghi dove la madre che non aveva quasi conosciuto aveva consumato la sua vita fino a sparire o morire chissà dove.
Non le era mai venuto in mente di cercarla: dopotutto, se ne era andata quando lei aveva solo un paio di anni, per fuggire in cerca di scoop, di avventure o di chissà cosa, seguendo un politico russo, o qualcosa del genere...
Questo, almeno, le avevano raccontato i nonni.
Ma la telefonata che aveva ricevuto due giorni prima l'aveva incuriosita, affascinata, e le aveva fatto nascere un istintivo e inspiegabile desiderio di partire.
Alla stazione le venne incontro un uomo sui sessanta, forse qualcosa di più: di bell'aspetto e portamento rigido, nonostante un nonsochè di ingenuo e infantile negli occhi. Lo riconobbe subito dalla voce: il suo accento era spiccatamente inglese.
"La signora Morselli?" le disse, prendendole la valigia e stringendole la mano "Colonnello Edward Harper, molto lieto. Sono felice che lei sia venuta, nonostante il mio invito possa essere apparso - me ne rendo conto - un po' bizzarro. Ma spero che non si pentirà di questo viaggio..."
"Ha detto di avere notizie interessanti su mia madre..." disse lei "notizie che potevano essermi utili..."
"Esatto." rispose lui "Lei è una scrittirce, miss Morselli. Ed io ho una storia. Una storia che desidero che venga raccontata..."
Edward Harper portò Linda in un locale di Berlino in Postdamer Platz, proprio vicino alle macerie del muro.
Accanto a quei pezzi di pietra e cemento caduti, si respirava un'atmosfera di rinnovamento e di libertà, e Linda si trovò a pensare che l'aria di libertà poteva rendere piacevole anche una città coperta da un cielo così grigio.
"Una volta, in questo locale, sono stati seduti uno di fronte all'altro il mio superiore e l'uomo che ha amato sua madre profondamente e fino a rovinarsi la vita. Ma è giusto che lei sappia tutta la storia. Questa città, come saprà, è stata un crocevia di interessi, guerre silenziose, spionaggi internazionali, e di questa ragnatela indistricabile abbiamo fatto parte io, Bianca Morselli, e molti altri uomini che gli interessi segreti delle nazioni hanno cancellato dalla storia. Io sono stato membro del SIS per molti anni. Ci ho creduto, finché l'evidenza non mi ha fatto capire quanto siamo stati stupidi noi tutti a crederci. Come spia, ho pensato di fare il bene della mia nazione...come ciascuno dei miei avversari ha probabilmente pensato di fare il bene della propria. E per il bene della mia nazione, ho fatto cose anche moramlente sbagliate, ho ferito, ho ingannato, ho persino ucciso. Eppure, tutte le volte che mi guardo indietro, la persona per cui mi sento più colpevole è un ragazzo americano che ha avuto la sfortuna di lavorare contro di noi, di essere affezionato a colui che lo manovrava e...di innamorarsi di sua madre. Questa persona, quaranta anni fa, è morto con l'accusa di aver ucciso il suo socio e amico, e con un'etichetta politica sulle spalle che non gli apparteneva. A noi del sis andava bene così, perché nessuno doveva sapere che il realtà stava gestento un'azione di spionaggio contro di noi per conto degli americani: ne sarebbe nato un incidente diplomatico che a quei tempi la nostra nazione non poteva permettersi. Dunque, abbiamo contribuito a fare sì che questa versione funzionasse, ed abbiamo messo in giro notizie che contribuivano a rinsaldarola..."
Linda ascoltava interessata: sua madre era una spia, ed era stata amata appassionatamente da un'altra spia le ragioni della cui morte erano state insabbiate. Era una storia molto affascinante.
"Perché mi racconta questo?" chiese.
"Perché sto morendo" disse Harper "quindi non mi interessa cosa sarà di me. Voglio ripulirmi la cosicneza. E voglio che tutti noi abbiamo nella storia il ruolo che ci spetta: che sia eroico o vile, non ha importanza. Siamo uomini che la storia ha travolto e ha costretto a scelte anche dolorose...è giusto che questo venga fatto  sapere...almeno adesso..." guardò il muro caduto e sorrise "Non si rinasce sulle bugie: si rinasce sulla verità"
Linda sorrise ed attaccò il suo registratore, e Edward Harper cominciò dall'inizio a raccontare tutta la storia che conosceva: del comitato di salvezza internazionale, dove sia lui, che Bianca e David lavoravano, delle sue minacce a David per arrivare a Brian Campbell, di James Dombrowski e di come aveva incastrato David proprio a causa dell'aver accettato di fare il doppiogioco con loro, credendoli dell'HVA e pensando così di fare il bene di Bianca...dell'amico ebreo che forse era anch'egli una spia, e della morte di sua madre, che aveva voluto giocare con troppe agenzie di spionaggio insieme, ed aveva finito per farsi amare troppo dall'uomo sbagliato ed odiare troppo da troppi altri uomini...
Alla fine del racconto, Linda Morselli sorrise.
--- Termina citazione ---


Forse sono andata un po' fuori tema, ma l'intento era raccontare la storia come è stata (e quindi risolvere la crisi facendo capire che David non ha ucciso nessuno) e tirare un po' di fila ritirando in mezzo Harper, che era uscito dalla storia, e spiegando che Bianca stava con un politico russo per far tornare il "Tu non sai chi hai ucciso!" che veniva detto a Lucien...

Luca Veluttini:
A me non dispiace... attendiamo Ezio per le sue modifiche...

Ezio:
Bueno.


--- Citazione ---[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]Le carte sono impilate narrate in ordine discendente e possono essere usate per aiutare o intralciare
– Aiutare aumenta l’effetto della carta coperta, esattamente come se fossero dello stesso valore
--- Termina citazione ---



--- Citazione ---[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]– Portare una persona o altre fonti a rivelare informazioni reali
--- Termina citazione ---


Lina continuerà a fare ricerche e, scavando a fondo, scoprirà che quanto gli ha raccontato Harper corrisponde a verità, senza alcun tipo di gioco, ricatto o sotterfugio.

Che dici, Barbara, chiudiamo così?

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