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Dall'Orgasmo Cerebrale: "Basta con la TVAmerica!"
Lavinia:
--- Citazione ---[cite]Autore: triex[/cite]Actual Play: Volevo scrivere un libro ambientato in Italia. Avete una minima idea di quanto sia difficile trovare dei nomi che non sembrino ridicoli o privi di significato? Alberto ti sembra forse il nome di un tamarro col coltellino sempre pronto? Anche lì, andando a vedere vicino a casa, scopri che vengono chiamati per cognome, e solo se è un cognome decente, mica Panariello. Il temibile Panariello. Fa ridere. >>
--- Termina citazione ---
Ti capisco, ho giocato qualche sessione del nuovo Werewolf ambientato fuori Lucca, PG e PNG tutti italiani, ad un certo punto è saltato fuori un Silvio Tremonti, ti lascio immaginare le risate XD
Un piccolo actual play anche da parte mia: partita di Witchcraft ambientata a Modena. Gruppo di gioco così composto: 4 ragazzi modenesi, io (che abitando a mezz'ora di auto la conosco un po'), master di Moglia (provincia di Mantova, ma non lontanissimo da Modena).
Ad un certo punto stavamo cercando dei simboli magici piazzati in punti strategici che, se attivati, avrebbero trasformato la città in un gigantesco portale per... brutte cose.
Scopriamo la locazione di uno di questi simboli, il master ci comunica l'indirizzo... e uno dei giocatori scoppi a ridere. Corrispondeva a casa di sua nonna O.o ed è stato decisamente molto divertente poter inserire posti conosciuti! Insomma secondo me giocare con ambientazioni conosciute funziona.
Appoggio quanto detto sul fatto che sia difficile fare qualcosa di "serio" ambientato in Italia, personalmente non tanto per la visione che ne abbiamo noi quanto per il fatto che non è un luogo "fantasy" come l'America. Personalmente farei fatica a parlare di polizia italiana senza conoscere almeno un po' quali sono le sue dinamiche interne reali, ma magari sono io che mi faccio troppe pippe mentali. Invece per giocare cose ambientate nella vita di tutti i giorni in cui cose specifiche come appunto la polizia sono solo di contorno non avrei problemi, anzi mi sentirei motivata a dare contributi.
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: triex[/cite]Volevo scrivere un libro ambientato in Italia. Avete una minima idea di quanto sia difficile trovare dei nomi che non sembrino ridicoli o privi di significato? Alberto ti sembra forse il nome di un tamarro col coltellino sempre pronto? Anche lì, andando a vedere vicino a casa, scopri che vengono chiamati per cognome, e solo se è un cognome decente, mica Panariello. Il temibile Panariello. Fa ridere
--- Termina citazione ---
--- Citazione ---[cite]Autore: Lavinia[/cite]ho giocato qualche sessione del nuovo Werewolf ambientato fuori Lucca, PG e PNG tutti italiani, ad un certo punto è saltato fuori un Silvio Tremonti, ti lascio immaginare le risate
--- Termina citazione ---
Vale lo stesso discorso fatto qui (dubito che a un americano "Jack" faccia un effetto tanto diverso di quello che fa "Luca" a un italiano), con l'aggiunta che in un'ambientazione che si conosce si rischiano di inserire, coscientemente o no, dei riferimenti che nel complesso possono essere comici (come "Silvio Tremonti").
Non conoscendo il posto, tali riferimenti magari non vengono inseriti, magari non vengono colti.
Credo che alla fine sia questione di abitudine; non solo per il fatto che siamo abituati ai nomi nostrani, ma anche perché non siamo abituati a vederli usare in ambito filmico/narrativo/ecc.
Suna:
Mi rendo conto che si sta di nuovo degenerando nei discorsi sul sesso degli angeli. Povero Rafu...
--- Citazione ---[cite]Autore: Rafu[/cite][p]Poiché mi è stato detto che sono sexy quando scrivo "rant", eccoviun nuovo esemplare della categoria:[/p]
--- Citazione ---[p]...SNIP...
Non vedo perché "l'ambientazione di default" per i giochi di produzione italiana, giocati in Italia, quando non è fantasy debba essere "l'America". In particolare perché "l'America" rischia di risultare essa stessa un mondo di fantasia: per la maggior parte di noi è l'ambientazione dei film di Hollywood, qualcosa di visto in TV, un mondo conosciuto solo attraverso opere di fiction... non la vita vera.
E questo è un difetto di design.
Se abbiamo la volontà di "mettere in gioco" problemi reali, di far provare ai giocatori esperienze anche estreme, ma dipersone vere... Oppure, se vogliamo partire da questo senso di realtà anche solo per poi appositamente stravolgerlo, come accade spesso nei giochi horror o nei thriller... allora, l'utilizzo della pseudo-America come "setting" è un errore di design. Significa introdurre un ulteriore filtro tra giocatori e gioco (come se ce ne fosse in qualche modo bisogno!): il filtro di un mondopraticamente fantasy, appunto, perché esperito solo mediante fiction. Un appiglio in più per giocare "safe", se si vuole, ma non certo una spinta in più a mettersi intimamente in gioco.
...SNIP...[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Ur commentz welcome.[/p]
--- Termina citazione ---
Dov'è menzionata la fiction italiana qui? Si parla solo di ambientazioni per giochi.
Davide Losito - ( Khana ):
--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite][p]no davvero, nessun commento sulla mia opinione? del fatto che non è l'italia ad essere più ridicola degli usa, ma sono le fiction ambientate in italia ad essere più ridicole di quelle negli usa, e questo si riflette sui nostri gusti? guardate quanto è cool l'italia della 5° serie di JoJo, invece... è perchè è un'italia vista con gli occhi di qualcuno che la adora, anche se non la conosce bene...[/p]
--- Termina citazione ---
Sono perfettamente d'accordo Domon.
TUTTI gli esempi che hanno riportato gli altri a riprova della buffonaggine italiana sono riferiti a fiction e la fiction in Italia deve piacere alla signora Maria.
Non confondiamo il Commissario Rocco con Nicola Calipari, per piacere... la "realtà" è Calipari.
Kagura:
Credo che la familiarità con un ambiente tenda a renderlo "banale" ai nostri occhi. Per lo meno, ai miei...
Per esempio giocando a Vampiri ambientato a Cagliari, avevo una specie di terrore all'idea di sentire una tipica deformazione dell'accento cagliaritano che spesso si associa ai buzzurri. E spesso uso con gli amici una versione caricata di quell'accento per fare il buffone :P ma non certo per creare un'atmosfera horror :?
In un'altra storia ambientata a Cagliari con un master più freeform (anche se non del tutto tale) abbiamo giocato un horror grottesco pieno anche di scene comiche, e l'ho giocato con meno paure. Forse era più "safe" in virtù degli elementi comici.
Di mio, non riesco a immaginare di giocare/masterare (ove previsto il master) in una Cagliari che non sia in realtà una versione alternativa, come quella steampunk che ogni tanto mi capita di sognare. Appena finisco di sognarla e mapparla... :P
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