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Dall'Orgasmo Cerebrale: "Basta con la TVAmerica!"
Massimiliano Lambertini:
--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite][p]tutti gli esempi di diction ambientati in italia, o quasi, che abbiamo... FANNO SCHIFO.[/p][p]di contro, quelli ambientati in america sono spesso fighi. it's simple like that.[/p]
--- Termina citazione ---
Domon: basta voler provare, con la consapevolezza che tu NON fai quella fiction.
Una delle demo migliori che abbia mai fatto in una con fu BESM, Minimod 2001. Per la Cronaca, BESM -- Big Eyes Small Mouth -- era un gdr (parpuziesco) che si proponeva di essere un gdr generico per anime. Idee carine dal punto di vista di creazione del personaggio, meccanica mediocre... anzi, quasi bacata.
Bene, la demo era un "pilot" di una serie di Anime ambientata nella Bologna del 2024 al limite della rivolta, dove l'università è confinata in una gigantesco ghetto/cupola geodesica che sovrasta, visto dai colli, le due torri e dove i mech bianchi e blu dei carabinieri reprimono nel sangue le manifestazioni in Piazza Maggiore.
Poi, col mio vecchio gruppo, feci una campagna di UA sempre ambientata a Bologna, dove i protagonisti erano dei videomaker d'assalto per la fantomatica Telepetronio, e il loro programma -- un notiziario montato un po' come Blob in acido -- era un programma di culto.
Poi, sul perché la fiction in italia è quella che è, vi copincollo questo, che raccoglie i più beceri stereotipi del cinema italico (e anche della fikscion). E' un poco datato, ma gli stereotipi biechi ci sono tutti
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IL DOGMA ITALICO
1) sono vietati i carrelli circolari
2) sono vietate rappresentazioni di donne isteriche e di uomini che non vogliono crescere
3) sono vietate le inquadrature di libri, locandine, quadri se non per fini esplicitamente commerciali o per ragioni narrative fondamentali. Il cinema deve far pensare e non suggerire il modo di pensare giusto o, peggio, suggerire un gusto.
4) è vietato l'uso della voce over per più di trenta secondi per ora di pellicola
5) sono vietate le rappresentazioni di minoranze di ogni genere secondo cliché: basta gitani vitali e furbetti e danzerecci , bravi senegalesi sfortunati, gay autoironici, ecc. Queste caratteristiche ci possono essere ma devono essere mixate ad altri tratti che emergono. Altrimenti è razzismo
6) sono vietate sequenze in casolari ristrutturati, specie se con le ante pitturate in celeste
7) sono vietati gli interni dipinti in giallo arancio/giallo/celeste tenue e dipinti in spugnato o consimili
8) gli esordienti registi, per passare ai lungometraggi, oltre a innovativi corti devono dimostrare di aver girato almeno 3 filmini di matrimonio/battesimo/cresima e di essere stati pagati dalle zie per questo
9) i provini degli attori devono essere eseguiti con accanto un paracarro per la prova di espressività
10) la psicanalisi, se presente, deve essere seria e motivata
11) è vietato il viraggio in seppia (Soderbergh maledetto)
12) sono vietate rappresentazioni di simpatici gaglioffi che negli anni 60/70 volevano cambiare il mondo ma poi sono i traumi, il sesso, le violenze, gli eventi a modificare loro (almeno questo non deve essere il messaggio principale)
13) le attrici non possono indossare gonnelloni lunghi a fiori
14) i trentenni in crisi hanno decine di pessime pellicole sull'argomento in cui ritrovarsi: moratoria di dieci anni su questo tema
15) in un film non possono comparire più di tre canne, non ci possono essere epifanie dovute alla THC. Si può superare questo limite solo se sono presenti altre sostanze stupefacenti.
16) tutti i registi che vogliano cimentarsi in una scena di sesso devono fare un anno di formazione: non ne posso più di gente che non sa girare il sesso, anche quando deve essere squallido la povertà di mezzi non riesce nemmeno a farlo sembrare squallido.
17) le canzoni pop di dieci anni anteriori all’uscita del film devono apparire una sola volta e non devono essere invasive
18) è vietato raccontare la vita degli studenti fuorisede a Bologna
19) a ognuno il suo mestiere: multimedialità non vuol dire che ogni cialtrone può fare qualsiasi cosa. Per scontare Pasolini abbiamo avuto Sepulveda, la Tamaro, Ligabue, Battiato, Paul Auster ecc. Il cinema non è solo un modo di esprimersi, è anche un linguaggio, ed è complesso da utilizzare. Se voglio esprimermi non scrivo liriche in lituano - lingua a me ignota - né organizzo un concerto per chitarra quando so eseguire solo “La canzone del sole” e pure male
20) è vietato il genere "elogio del cazzone" (es. Santa Maradona) - (definizione di A. Pezzotta, per onestà)
21) i personaggi non possono avere rendite petrolifere nascoste. Niente più sottoproletari che abitano in Piazza Navona, niente più traduttori (che vengono pagati un tanto al kilo come le aringhe) che vivono in lussuosi loft, niente disoccupati che hanno case disegnate da architetti di grido.
22) vietata l’apologia del ritorno alla natura. Sono vietate quindi le opposizioni semantiche civiltà cattiva /natura buona, che si manifestino, ad esempio, con "telefonino=cattivo/suono del corno di capra dei Monti Sibillini=buono". Vietati altresì, per le stesse ragioni, i remake di Laguna blu ambientati in Salento
23) vengono istituite delle scuole di dizione e di lingua italiana in sette località del territorio nazionale, lontane dai centri di produzione del cinema. Si propongono: Tarvisio, Cuneo, Gela, Correggio, Empoli, Isernia, Olbia. Gli aspiranti attori dovranno trascorrere in ciascuno di essi un periodo di almeno tre mesi in una sorta di Via Crucis della Crusca
24) i personaggi dei film italiani non possono pretendere di essere più interessanti dei loro spettatori, a meno che non lo dimostrino in modo convincente.
25) i bambini, a meno che non siano diretti da registi tipo De Sica (Vittorio), dovranno essere interpretati da adulti dotati di apposite maschere.
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Per finire, se proprio devo trovare un piccolo, minimo esempio positivo: ALMOST BLUE, dal romanzo di Lucarelli, regia Alex Infascelli. Quasi passabile, imho
Renato Ramonda:
--- Citazione ---E non credo sia così dannatamente figa l'America come viene dipinta in tutte le fiction e i film
--- Termina citazione ---
Oh, assolutamente. per questo parlavamo di fiction (sia per l'italia che per l'america): quante persone sovrappeso, obese e malvestite si vedono nei telefilm? Meno del 70-80% di sicuro, quindi non e' certo la realta'.
cosi' come non si leggono i diritti agli arrestati, e lo slogan della polizia NON e' "To Protect and to Serve", ecc ecc ecc
Massimiliano Lambertini:
--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite][p]no davvero, nessun commento sulla mia opinione? del fatto che non è l'italia ad essere più ridicola degli usa, ma sono le fiction ambientate in italia ad essere più ridicole di quelle negli usa, e questo si riflette sui nostri gusti? guardate quanto è cool l'italia della 5° serie di JoJo, invece... è perchè è un'italia vista con gli occhi di qualcuno che la adora, anche se non la conosce bene...[/p]
--- Termina citazione ---
Ci sono anche serie anime dove si vedono.... LE FIAT PANDA VECCHIO MODELLO! (si vede che ero un orgoglioso possessore della Panda?)
Rafu:
Sulla base solo di una rapida scorsa al topic (quindi potrebbe essermi sfuggito qualcuno o qualcosa)... SIETE TUTTI OFF-TOPIC TRANNE LAPO E EZIO. :/ Che sta succedendo?
P.S. interessante il decalogo, Max. Anche se off-topic.
Marco Costantini:
--- Citazione ---[cite]Autore: Hasimir[/cite][p]che poi in realtà non è nemmeno vero
è la nostra mente che è deviata ... non la realtà circostante ad essere ridicola[/p][p]ricordo ancora lo sceneggiato "La Piovra" e quella era una storia noir-poliziesca-politica-drammatica con le palle che fumavano
se penso a certe realtà di Roma o di altre città che ho visitato, resto a bocca aperta da quanto sono interessanti, dark, etc
ed i Carrramba? ...ma avete mai visto da vicino l'uniforme completa dei Carabinieri, col cappotto nero lungo e tutto il resto? ...è spettacolare! Altro che le camiciole a mezzemaniche della polizia ordinaria americana! :P[/p][p]il problema però sta nell'occhio di chi guarda[/p][p]Berlusconi è visto da buona parte della popolazione mondiale come una specie di super-criminale larger-than-life ... una figura più che adeguata a gettare un'ombra sul setting italiano.
Putin era il cazzo di capo del KGB per la miseria!
e noi?
Noi li scartiamo come personaggi da fiction perkè li immaginiamo come delle macchiette alla Franco e Ciccio ... il puttaniere con l'amico straniero ... il problema è decisamente nella nostra testa.[/p][p]Questo si che è un bel pezzo di brain-damage![/p]
--- Termina citazione ---
Sono stradaccordo con questo intervento di Alessandro.
Se volessimo, potremmo veramente ricavare ogni genere di "setting" (anche emotivo e morale, non solo meramente fisico) dalla nostra Italia. Già solo le poche note date da Alessandro la dipingono come interessante, ma ci sarebbero altre millemila cose (per dire, in un territorio piccolo come il nostro ci sono una serie di associazioni criminali così diverse e strutturate da perdercisi; e la politica piena di squali, criminali ed idealisti?; il dramma degli extracomunitari?; le periferie desolate; le grandi opere perennemente incompiute lasciate all'abbandono).
D'altra parte però, c'è da valutare una cosa.
Faccio un esempio, un bell'AP tanto per restare fedele ai dettami di GcG: nel PbF che sto giocando con Fabio ed Emanuele, ho subito proposto a Fabio di non ambientare il gioco in un luogo specifico. La città in cui si muovono i personaggi non esiste, è solo nostra. Ho fatto questa proposta, però, perchè mi pareva funzionale al gioco (Solipsist) visto che in ogni momento potrebbe essere ridefinita dai giocatori. Inoltre un'ambientazione "favola" (che può essere l'Oscura brughiera di Ktor o NewYork) è utile perchè ci permette di inserire dettagli man mano, senza che questo provochi scombussolamenti nell'immaginario condiviso. Infatti, quando costruiamo il nostro immaginario condiviso, anche giocando (ma anche quando leggiamo un libro; Eco docet), se partiamo da qualcosa che conosciamo buttiamo dentro tutte le informazioni che abbiamo su quello "spazio".
In sostanza, la funzionalità o meno di una cosa del genere è legata a quello che vogliamo ottenere/comunicare con la nostra attività (nel caso specifico, giocando di ruolo) e non è data a prescindere. Almeno per me.
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