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l'Italia e il dibattito sulla teoria forgita

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Antonio Caciolli:
secondo me un po' manca il metabolizzarsi di certe cose. i discorsi sono nuovi quasi dappertutto e vengono affrontati con poca voglia da molti

inoltre mi pare che la diffusione di giochi diversi dal solito sia ancora agli albori a soprattutto GcG abbia fagocitato quasi tutti quelli che ci giocano

è abbastanza chiaro che se voglio parlare chiedere provare informarmi su tutto ciò che ruota intorno alla comunità NW, indie, forgita devo venire qua

che sia un bene o un male non lo so, ma mi pare che sia un po' questo.

anche su forum dove sono accese le discussioni alla fine si discute poco dei giochi in quanto tali.

anche perché non è ben chiaro se si otterrebbe una grande risposta visto che pochi sono gli AP che hanno riscosso più di un tiepido commento nei forum che non siano questo e anche sul fronte recensioni non mi pare siamo messi meglio

io poi non frequento i forum stranieri e non so i loro numeri


inoltre il panorama dei giochi NW (perdonate ma non so come chiamarli) è molto vasto e solo una parte è stata tradotta in italiano e solo una parte è conosciuta e quindi si riduce anche molto la discussione

ad esempio un gioco che a me piacerebbe conoscere meglio è burning empires ma non penso che lo leggerò mai perché ha troppe pagine e quidni non ne parlerò mai.. boh così per fare un esempio

Ezio:

--- Citazione ---[cite]Autore: Antonio[/cite]inoltre mi pare che la diffusione di giochi diversi dal solito sia ancora agli albori a soprattutto GcG abbia fagocitato quasi tutti quelli che ci giocano
--- Termina citazione ---


Non entro nel merito, ma almeno questa frase mi sento di smentirla.
Una cosa che i "naysayer" locali hanno azzeccato è che esiste una maggioranza silenziosa di giocatori che non è interessata a scrivere sui forum.
Peccato che negli ultimi tempi si stia scoprendo come questa maggioranza silenziosa... non si faccia problemi a giocare giochi indie e moderni, anzi.

A Lucca in particolare era bello vedere l'affollamento intorno allo stand Narrattiva/Janus. Un sacco di facce da forum che bivaccavano, è vero, ma anche un costante afflusso di gente mai vista né conosciuta che veniva, faceva demo, domandava ed era informatissima sulle nuove uscite. Vedevi Claudia partire in quarta per spiegare cos'è Sporchi Segreti ad un ragazzino vestito da manga, che la fermava e si scopriva che conosceva già il gioco, ne era informato ed era curioso di provarlo.

Purtroppo è impossibile provarlo, ma a sentimento inizio a pensare che questa contrapposizione violenta tra giocatori si esprima soprattutto sulla comunità internet, senza avere un riscontro preciso nella realtà non telematica.

Emanuele Borio:

--- Citazione ---Purtroppo è impossibile provarlo, ma a sentimento inizio a pensare che questa contrapposizione violenta tra giocatori si esprima soprattutto sulla comunità internet, senza avere un riscontro preciso nella realtà non telematica.
--- Termina citazione ---


È possibilissimo provarlo, visto che solo io conosco 11 giocatori di NW, che non hanno interesse per le discussioni online, e ben 4 di questi non vengono dai tradizionali.

Ezio:
Altrettanto, ma sono comunque percezioni locali e parziali, senza un reale valore statistico.
Chiunque potrebbe dirti esattamente la stessa cosa su gente che "si trova benissimo coi tradizionali, ha provato gli indie e non gli sono piaciuti".

Rimangono sensazioni forti, comprovate da quanto vedo in giro, ma solo sensazioni :-/

Emanuele Borio:
Io non volevo dire che hanno vinto i NW, anzi. Conosco 11 NWavers, ma una cosa come una trentina di parpuziani, che ti credi? -_-

La cosa che volevo precisare, è che è dimostrabile tranquillamente che ci siano una fraccata di giocatori(molto anche nuovi ai GdR), che giocano a CnV, Sporchi Segreti, Annalise e NCaS ma non sono interessati alle crociate telematiche ecc...
E le battaglie Parpuzio Vs: Resto esistono concretamente solo su internet, anche perchè il GdR esiste come attività di gruppo, e quindi i singoli gruppi se ne fottono bellamente di quello che fanno gli altri.

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