Eh, la scena americana ha diversi problemi... di alcuni ne ho parlato
in questo thread. Il "vantaggio che abbiamo in Italia è che abbiamo un ampia casistica da cui imparare per evitare sbagli, giochi già evoluti d'esempio, e abitiamo più vicini...
Non si parla tanto di teoria ADESSO nei vari forum perchè scatena terrificanti polemiche, e per ogni persona che prova a spiegarla bene, ne arrivano 20 a dire emerite cazzate. Alcuni sono veri e propri troll che hanno come "missione" spargere disinformazione (si fa presto ad identificarli, se conosci un minimo la teoria: uno che non manca mai in ogni thread di teoria da anni per esempio è un certo "-E-", ma sono davvero tanti). Se provi a postare una domanda di teoria su rpg.net per esempio, a parte che il thread degenera in flame entro pagina 3, avrai in media 2 persone che ti spiegano la teoria, 5 troll che si divertono a dirti boiate per spargere disinformazione, e 40 volenterosi che provvedono a darti la loro interpretazione di quello che hanno capito da thread precedenti mischiando teorie diverse e boiate in un miscuglio informe. E appunto dopo poche pagine tutti si mettono a litigare. L'impressione che ne ricava una persona che legga è che siano tutte boiate per cerebrolesi.
Anche per questo tipo di ambiente, la maggior parte dei giocatori di questi giochi frequenta forum specializzati come The Forge o Story Games e diversi forum "locali".
Su The Forge rispetto ai forum Italiani si parla molto meno di teoria ADESSO perchè dopo un paio d'anni (2004-2005) in cui un afflusso di "teorici della domenica" che facevano thread chilometrici postando sul nulla, Edwards c'è andato giù pesante chiudendo i forum di teoria e cambiando il regolamento rendendo obbligatorio parlare di teoria solo in termini di Actual Play. Questo ha subito eliminato il 90% dei "teorici della domenica" che non erano in grado di discutere in termini di Actual Play (ditemi se questo non vi ricorda qualcuno... ;-)
E anche su The Forge, si è visto che la gente anche dopo ANNI di discussioni, non capiva bene e si faceva dei viaggi assurdi. A leggere il forum ci sono persone che per anni postano versioni astrusissime di loro varianti della teoria, facendo thread chilometrici, poi alla fine (quelli più onesti) postano il solito messaggio "ah, finalmente ho giocato a xxxx, ma sapete che adesso mi è tutto molto più chiaro? Non avevo capito un tubo".
E questo è comprovato anche dal fatto che i giocatori indie negli USA sono in piccole "sacche locali". Zone dove c'è una o più convention locali (Nerdyc, JiffyCon, ForgeMidwest, etc.) dove c'è una notevole percentuale di giocatori, e si fanno ritrovi, e zone dove non c'è nessuno. (due esempi: all'ultima "Nerd By Nerdeast" - certo che potrebbero sceglierli meglio i nomi... - hanno contato 123 presenze di cui 51 giocatori nuovi che non avevano mai giocato ad un gdr prima. Vabbè che erano a New York... mentre Wilson, l'autore di Avventure in Prima Serata, ha avuto un periodo di anni in cui dopo un trasloco nel midwest non ha avuto nessuno con cui giocare: nessuno in nessun forum e per andare alla convention indie più vicina ci voleva l'aereo...)
Qual è la lezione che se ne trae (o almeno, che ne ho tratto io)? Che di teoria ne parli con chi ha già giocato. Il gioco è quello che conta, i discorsi si fanno DOPO l'actual play. Che quindi, se dopo un tot che discuti con qualcuno, questo non ha ancora provato, lascialo perdere, è tempo perso. O non capirà mai, o se capisce qualcosa lo capirà distorto e andrà in giro a fare disinformazione anche senza volerlo (guardate quante "leggende urbane" sono nate su questi giochi all'inizio nei vari forum italiani fra chi li conosceva solo per sentito dire). Dare la precedenza ai ritrovi per giocare più che ai discorsi di teoria. Ma allo stesso tempo: (1) insistere per una RIGOROSA esattezza nel parlare e spiegare la teoria, per evitare o almeno limitare la proliferazione delle boiate. A costo di andare per forum a bacchettare la gente. e (2) insistere, sempre, per esempi in actual play. E' come l'aglio per i vampiri, certi "teorici della domenica" non saranno mai in grado di fornirli (e se lo fanno vengono sgamati subito nel fatto che non hanno capito le regole e hanno giocato a qualcos'altro).
Noi abbiamo poi alcuni enormi vantaggi rispetto agli americani: (1) siamo partiti da subito con giochi già di un livello tale da rendere evidente la superiorità di questo tipo di design. Non solo come regole, ma anche come SPIEGAZIONE delle regole. In Italia sono arrivati per primi Cani nella Vigna e Avventure in Prima Serata, ma negli USA per arrivare a giochi simili c'è voluto quasi un decennio di discussioni e pubblicazioni. (2) abitiamo più vicini, alla maggior parte dei giocatori non serve l'aereo per andare ad una CON o per riunirsi a giocare, (3) i forum sono molto meno frequentati e c'è più distribuzione degli utenti, non c'è il mega-forum da 1000 utenti al giorno alla rpg.net.