Autore Topic: [Esperimento] "Il nome del gioco è morte"  (Letto 4334 volte)

Michael Tangherlini

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[Esperimento] "Il nome del gioco è morte"
« il: 2010-01-29 19:11:15 »
Giusto perché non so stare fermo, anche se sono stanco brenso e ho passato quasi tutta la giornata a digitalizzare dati da grafici, comincio a buttare giù una delle mie solite mille idee.
Si tratta di un gioco un po' particolare, che trae ispirazione da un romanzo non terminato (se non erro) di P.K.Dick: "Il nome del gioco è morte." Dalle prime idee dell'autore, l'impianto narrativo del romanzo dovrebbe essere impostato su due differenti livelli: due personaggi che si sfidano ad un gioco sul modello del "Gioco dell'Oca," con una serie di caselle con significati differenti, e una serie di altri personaggi che stanno vivendo una qualche esperienza insieme, il cui mondo circostante viene influenzato dalla casella su cui finisce la pedina dei due tipi che si stanno confrontando sull'altro piano. Questi personaggi sono consapevoli del fatto che il loro mondo è influenzato dalle caselle su cui sono, ma non sanno mai cosa gli accadrà di preciso ogni tot: una volta potrebbero capitare su una casella in cui tutto diviene velenoso o pericoloso (Dick fa l'esempio della casella dell'Amanita muscaria: quando vi capitano sopra, i liquidi assumono un sapore acido, e uno dei personaggi esplicitamente avverte gli altri di fare attenzione), in un'altra uno dei personaggi potrebbe impazzire e rivoltarsi contro gli altri, diventando pericoloso, e così via.
Mi piacerebbe riuscire a rendere il flavour del romanzo in un gioco, ma effettivamente non so bene come organizzarlo... Mi dareste una mano? ^_^

-MikeT
My body is a cage / My mind holds the key (Peter Gabriel - My body is a cage)

Mauro

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[Esperimento] "Il nome del gioco è morte"
« Risposta #1 il: 2010-01-29 19:15:30 »
Solo a me vengono in mente Jumanji e Zathura? Alla fine l'idea dei film non era poi cosí innovativa...

Comunque: l'idea piú semplice credo potrebbe essere di mettere una componente di gioco da tavolo nel gioco di ruolo, facendo sí che le pedine sul tabellone influenzino il mondo dei personaggi. Oppure, direttamente una tabella di effetti su cui tirare.
Però... a parte rendere quell'aspetto, c'è altro che vuoi avere dal gioco? Per dire: i personaggi vogliono che finisca la partita per essere salvi, vogliono controllare il gioco...

Francesco Berni

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[Esperimento] "Il nome del gioco è morte"
« Risposta #2 il: 2010-01-29 19:23:13 »
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Solo a me vengono in menteJumanjieZathura? Alla fine l'idea dei film non era poi cosí innovativa...
no anche a me. e dato che era il mio film preferito da bambino sono con te!
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Michael Tangherlini

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[Esperimento] "Il nome del gioco è morte"
« Risposta #3 il: 2010-01-29 20:02:24 »
Le mie idee di base erano:
-Due giocatori si assumono il ruolo delle entità che decidono le caselle;
-Le entità manovrano una singola pedina, che si muove lungo un percorso a spirale (dal centro verso il suo esterno) lanciando un d6 o un dado simile;
-Ogni casella corrisponde ad una scena, e ad ogni casella corrispondono un colore e due valori;
-Il colore della casella indica il grado di pericolosità relativo, i valori servono alle entità come punteggi da spendere per alterare la realtà circostante;
-Le entità hanno controllo esclusivamente su elementi naturali e oggetti;
-I giocatori manovrano un personaggio a testa;
-I personaggi sono dei volontari che partecipano ad uno show di qualche tipo, una sorta di "percorso estremo a premi" in cui i concorrenti dovranno sopravvivere facendo gruppo in un folto bosco montano;
-Ogni concorrente ha un motivo ben preciso per partecipare e porta con sé un elemento di pericolo di qualche tipo;
-I concorrenti che arrivano alla fine vivi vincono;
-Non sono previsti soccorsi.
I giocatori dovrebbero trovarsi in situazioni complesse, con forti limitazioni: cibo e acqua razionati, spazi comuni ristretti, condizioni climatiche potenzialmente avverse, predatori naturali, pericoli di vario genere e la consapevolezza che ogni cosa può ritorcersi contro di loro in qualsiasi momento.

-MikeT
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Alessandro Piroddi (Hasimir)

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[Esperimento] "Il nome del gioco è morte"
« Risposta #4 il: 2010-01-29 20:30:10 »
ma anche The Cube se è per questo :P

mi ricorda in un certo senso il mio attuale progetto "Oltre Ogni Ragione" ... solo che invece di esserci dei giocatori che influenzano il mondo dei personaggi, c'è l'dea di un Destino Avverso che influenza la vita dei Protagonisti ... ma di fatto è la stessa roba con abiti diversi :P

e la "scacchiera" invece di influenzare l'ambiente in modo elementare tipo acido/buio/vento, lo influenza in modo più metaforico tipo Dominanza di NCaS (violenza/infamia/sacrificio/etc)
ma anche qui ... potato potato :P

l'idea ha del merito...
io penso che potresti creare un tabellone ad-hoc per il gioco... e ogni partecipante al tavolo muove una pedina propria ... parallelamente c'è il gruppo di PG mossi dai vari giocatori ...

domande:
il gioco (il gioco VERO che proponi ai tuoi amici seduti al tavolo) ha uno scopo copetitivo?
o serve a creare un certo tipo di storie?
o ha altre finalità?

muovere una pedina sul tabellone ha un fascino limitato ... hai in mente altri modi che permettano ai partecipanti di influenzare il gioco?
(segnalini, carte, token, etc)
www.unPlayableGames.TK ...where game ideas come to die

Michael Tangherlini

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[Esperimento] "Il nome del gioco è morte"
« Risposta #5 il: 2010-01-29 20:56:37 »
Citazione
[cite]Autore: Hasimir[/cite][p]ma anche The Cube se è per questo :P[/p]
Merda, è vero, non ci avevo pensato!
Citazione
[cite]Autore: Hasimir[/cite][p]e la "scacchiera" invece di influenzare l'ambiente in modo elementare tipo acido/buio/vento, lo influenza in modo più metaforico tipo Dominanza di NCaS (violenza/infamia/sacrificio/etc)[/p]
Scusa l'idiozia, ma mi sa che questo tuo progetto me lo sono perso... mi linki qualche informazione? ^_^
Citazione
[cite]Autore: Hasimir[/cite][p]io penso che potresti creare un tabellone ad-hoc per il gioco... e ogni partecipante al tavolo muove una pedina propria ... parallelamente c'è il gruppo di PG mossi dai vari giocatori ...[/p]

Sul numero di giocatori volevo essere fermo su due, sempre e solo quelli, per tenere fede all'idea del romanzo. Ma mi sta venendo un'idea: un tabellone tridimensionale, "metafisico," in cui il posizionamento della pedina influenza molti più ambiti che non il solo ambiente di gioco... o con parti semoventi modello Cubo di Rubik, e il mondo di gioco cambia a seconda degli abbinamenti fra le facce...
Citazione
[cite]Autore: Hasimir[/cite][p]il gioco (il gioco VERO che proponi ai tuoi amici seduti al tavolo) ha uno scopo copetitivo?
o serve a creare un certo tipo di storie?
o ha altre finalità?[/p]
Non è competitivo, al massimo è di tipo cooperativo: lo scopo dello show è quello di far sopravvivere quanti più partecipanti possibile; in questo vorrei che le storie che si sviluppano (ed è questo il fine ultimo del gioco) fossero storie in cui conta il modo in cui l'uno aiuta l'altro, perché in gioco ogni personaggio avrà una cosa fondamentale per tutti gli altri: magari uno è l'unico medico o infermiere del gruppo (ricordate quando ho detto che non c'è salvataggio in caso di pericoli? Se ti rompi una gamba in malo modo ma nessuno ti sa mettere a posto sono volatili per diabetici...), uno è un appassionato di caccia, uno è un naturalista, e così via.
Citazione
[cite]Autore: Hasimir[/cite][p]muovere una pedina sul tabellone ha un fascino limitato ... hai in mente altri modi che permettano ai partecipanti di influenzare il gioco? (segnalini, carte, token, etc)[/p]

Oltre all'idea che ho scritto ora del tabellone semovente, ogni colore potrebbe implicare l'uso di un certo tipo di carte, e ogni carta è un preciso avvenimento. In questo modo, non ci sarebbero troppi problemi di discrezionalità nella gestione degli eventi.
Ah, ovviamente (non so se è il caso di darlo per scontato) niente regola-0 e tutte le decisioni passano attraverso il veto del gruppo.

-MikeT
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Michael Tangherlini

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« Risposta #6 il: 2010-01-31 09:46:00 »
Ok, stanotte ho avuto un'idea che mi piace per il tabellone: invece di un sistema a spirale, una serie di dischi concentrici su cui sono disegnati 10 spicchi di 4 colori diversi, liberamente ruotanti l'uno sopra l'altro. Lo scopo è partire dal disco più interno per finire su quello più esterno, e da quello esterno poi uscire definitivamente. Si lancia un d8 per determinare di quanti spicchi ruotare il disco in cui si è, per poi passare al successivo.
Ci sono poi 4 mazzi di carte, uno per colore: appena si entra in un nuovo disco, si prende una carta del colore corrispondente. Ogni carta ha un evento che riguarda il mondo di gioco, con delle modifiche sostanziali a seconda del colore da cui si proviene. Alcune carte consentiranno un "avanti veloce" permettendo subito di passare al disco successivo, altre bloccheranno i personaggi su quel disco per tot tempo e altre ancora li faranno tornare indietro sul precedente.
Che ne dite?

-MikeT
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Mauro

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« Risposta #7 il: 2010-01-31 09:52:47 »
Non ho chiaro come si passerebbe da un disco all'altro: da quello che hai scritto, sembrerebbe che semplicemente tiro un d8, ruoto il disco, e poi passo a quello dopo. Ma questo significherebbe uscire dal tabellone in un numero di turni pari a quello dei cerchi.

Michael Tangherlini

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« Risposta #8 il: 2010-01-31 10:56:11 »
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite][p]Non ho chiaro come si passerebbe da un disco all'altro: da quello che hai scritto, sembrerebbe che semplicemente tiro un d8, ruoto il disco, e poi passo a quello dopo. Ma questo significherebbe uscire dal tabellone in un numero di turni pari a quello dei cerchi.[/p]

Non ho in effetti ancora ben pensato a quando fare il cambio di cerchio, lo ammetto. Nella mia idea di base, ogni casella è un piccolo capitolo di gioco che i concorrenti devono in qualche modo superare, ma non ho deciso cosa può servire per segnalare l'inizio e la fine di un capitolo.

-MikeT
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[Esperimento] "Il nome del gioco è morte"
« Risposta #9 il: 2010-01-31 11:14:27 »
Interessante, potrebbe venirne fuori uno "spuro" molto bello.

Alessandro Piroddi (Hasimir)

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« Risposta #10 il: 2010-02-01 22:52:42 »
adoro i gdr "giocattolosi" :)

anyway, ecco un link al mio progetto: http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=1487&page=1#Comment_33969
www.unPlayableGames.TK ...where game ideas come to die

Michael Tangherlini

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[Esperimento] "Il nome del gioco è morte"
« Risposta #11 il: 2010-02-02 07:36:11 »
Citazione
[cite]Autore: Hasimir[/cite]anyway, ecco un link al mio progetto:http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=1487&page=1#Comment_33969
Ricevuto!

Io intanto ho fatto un altro passettino, decidendo il numero di cerchi e i colori. Esistono in tutto 8 dischi, per un totale minimo di 10 Scene (una di preambolo, le 8 di gioco e quella di epilogo), divisi in 8 spicchi di 4 colori: viola, blu, nero e azzurro. Le combinazioni possibili sono V-V, V-B, V-N, V-A, B-N, B-B, B-A, N-A e N-N. Esistono poi 4 mazzi di carte, uno per colore, con 10 carte per mazzo: si pesca una carta quando si passa in una casella del colore corrispondente. In genere, una casella viola indica pericolo (generico), una azzurra un momento di distensione, una blu un cambiamento e una nera una perdita.

-MikeT
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[Esperimento] "Il nome del gioco è morte"
« Risposta #12 il: 2010-02-02 08:38:09 »
Fico, ma alle carte dovresti associare qualcos'altro per favorire, appunto, l'associazione di idee.

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