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Spione - PbF2 - Fase 11: Manovre
Fabio Succi Cimentini:
Ok! Riscrivo più spinto verso quello, dunque?
Luca Veluttini:
Sì, riprova.
Glenda:
A me come crisi piace...
Comunque sì, avevo in mente le spie inglesi ed avevo in mente anche di metterci dentro lo spy master, a questo punto...
Ezio:
--- Citazione ---[cite]Autore: Glenda[/cite]A me come crisi piace...
--- Termina citazione ---
Non è una Crisi, non può esserlo. Manca il dettaglio fondamentale per la Crisi, il Conflitto di Interessi. Possiamo intuire cosa vuole Anston, ma non sappiamo in che modo David "dice di no".
L'idea è ottima, ma Tozzie si è fermato un attimo prima di definire il Conflitto che ci fa entrare in Crisi ;-)
Fabio Succi Cimentini:
3. Aggiungere ulteriori dialoghi e azioni in una scena esistente. Una persona può narrare le azioni, gli eventi, e i dialoghi di una scena. Questo può essere fatto da chiunque per qualunque scena attualmente attiva, ma se dichiari azioni o dialoghi per la spia di un altro quella persona ha l’autorità finale (ovverosia il potere di veto) su queste affermazioni.
Anston alza la testa. Assieme alle lacrime sono soprattutto le rughe a solcargli il viso. Per un momento David lo vede guardare di lato e sospirare, poi sente i denti che digrignano.
"Questo non aiuta a risolvere i miei dubbi. Non aiuta." Lo fissa negli occhi, e David può vederli quasi incattiviti. Sa che è doloroso e che comunque deve accettare di fare il torto all'amico, ma può arrivare a tal punto la disperazione? "Come posso sapere che non è un'altra parte che reciti?"
Qualche secondo di silenzio e sorpresa. "...come?"
"David." La voce dell'uomo più anziano è rotta, ma ha la pesantezza di un macigno sul giovane. "Come posso sapere che la nostra amicizia non è stata per anni la tua missione per la CIA? Che io non sono stato la pedina di giochi di potere tra te, il tuo socio yankee e il nazista? E che ora che tutto è esploso non stai solo abbandonando un campo pericoloso per andare a riprendere da un'altra parte?"
E' disperato, pensa David mentre cerca invano di articolare una frase. Ma non riesce a dire nulla.
"Dimmelo, David, AMMETTILO! Un lavoro che doveva essere facile, poi sono stato una complicazione e ho finito pure per mettermi in mezzo, e magari ora la buona coscienza ti dice che quel poveretto che è quasi morto per te non serve più, puoi lasciarlo a raccogliere i pezzi..."
Quasi balbetta, parla confusamente ad alternanza di singulti e mezze grida. E solo in quel momento l'americano si accorge che un tagliacarte è rimasto sul tavolo, e una mano convulsa di Anston lo afferra.
“N-no, Anston, calmati...” Non sa se indietreggiare o cercare di raggiungerlo. Per un attimo l'uomo muove l'oggetto verso il proprio volto, poi tende del tuo il braccio puntandolo verso David..E' rosso in volto, piange come un bambino.
“Ridammi la mia vita, CAZZO!” E si lancia verso di lui.
Mo davvero vediamo che funzioni.
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