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Il Framing Aggressivo
Simone Redaelli:
capisco...
grazie!
Ezio:
Da notare una cosa: è possibilissimo inquadrare aggressivamente (la mia auto inesistente è salva :-P) anche scene di massa, con molti personaggi.
Per farlo basta ripetersi come un mantra:
--- Citazione ---Ogni scena deve avere uno scopo
--- Termina citazione ---
Se lo scopo di una particolare scena prevede l'iterazione tra più personaggi o tra più personaggi e l'ambiente non c'è la minima difficoltà.
Se i nostri tre amici salgono sull'aereo per catturare un pericoloso terrorista framing aggressivo sarà metterli direttamente di fronte al terrorista (magari che ha già preso un ostaggio, giusto per aggiungere del succo). Lo scopo della scena è confrontare i protagonisti con la missione che desiderano compiere? Fatto! Senza giri di parole.
I tre caballeros sono sull'aereo per andare al funerale della loro mamma (sono fratelli) e lo scopo della scena è mostrare le loro diverse reazioni? Framing su uno dei tre che scoppia a piangere e via.
Se voglio concentrarmi sul problema di uno porrò in scena soltanto gli elementi che servono a quello scopo, e gli altri due, in questo caso, c'entrano poco.
Per questo in AiPS esiste l'episodio spotlight. Sappiamo che, giocandolo, praticamente ogni scena dovrà vertere sul Problema di quel Protagonista e gli strumenti che verranno usati saranno tutti volti a quello scopo mirato.
Renato Ramonda:
Concordo. D'altronde e' utile pensare in termini di altri generi di fiction: se una scena non ha uno scopo... perche' mai la stiamo vedendo/leggendo? Nel cinema i minuti costano cari, nessuno li vuole sprecare. Nel teatro pure (e gli attori si stancano), e lo spettacolo non puo' durare piu' di un tot. Nella letteratura... li' non c'e' il fattore economico a frenare l'autore sbrodolone, ma di certo se un libro e' pieno di scene inutili sara' lungo... ma noioso, o mal scritto, o entrambi.
Una nota a margine (visto che questo e' un thread sul Framing Aggessivo): non sempre e' necessario fare inquadrature aggressive per "spingere sull'azione/plot".
Molti tipi di fiction beneficiano anche di scene interstiziali di riflessione, di esposizione, di semplice colore. Dipende tutto dal ritmo della storia e dal momento.
E cio' non toglie che anche una scena di riflessione, che serva a reincorporare ed analizzare cio' che e' successo nelle scene precedenti e le sue conseguenze (dando ad esse maggior significato e forza, spesso)... possa essere inquadrata aggressivamente. :)
Una scena con un solo protagonista seduto in una stanza silenziosa puo' essere molto potente... se inizia direttamente con lui che fissa la foto dell'amata che in una delle scene precedenti ha dovuto lasciare prigioniera nelle mani del nemico. ^__^
Mauro:
Sulle scene di riflessione, Sporchi Segreti non solo le prevede, ma anzi dà loro un valore meccanico; e non è che come gioco punti sull'allungare inutilmente le scene, o sul fare scene inutili.
Renato Ramonda:
Yep, esattamente. Cosi' come Burning Empires, gioco in cui l'economia delle scene e' VERAMENTE tirata (non hai scene da sprecare, se lo fai i Vaylen ti mangiano vivo) prevede le Interstiziali.
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