Riprendo da
qui a favore di Meme Exosilon (ma quanto è virile "Exosilon" come nick?)
È un gioco in cui si raccontano storie.
I personaggi sono cortigiani di una corte arabeggiante che hanno nelle storie l'unico mezzo per sfogare invidie, rancori e ambizioni che nascono tra di loro, usandole per mettere in luce questo o quel difetto, o commentare questo o quell'evento.
Un gioco veloce, molto competitivo, in cui l'ambiente della corte è l'arena e le storie le armi.
I personaggi sono descritti a partire dai 5 sensi (Anche in modo allegorico Tatto: ho la pelle estremamente liscia; Olfatto: Ho fiuto per i raggiri; Gusto: Mi piacciono le pesche/Vesto sempre all'ultima moda) e ciascuno avrà un Invidia verso ogni altro, che sarà soggettiva (la moglie del sultano invidierà la libertà del ragazzo dell'acqua, senza vederne la povertà; il vizir invidierà la sapienza dell'astrologo, che in realtà è uno sciocco) e un'Ambizione.
Il gioco è su due livelli. Quello della Corte in cui interagiscono direttamente i personaggi, ed è importantissimo in quanto così facendo si formano le arene, le eventuali alleanze e, soprattutto, i materiali per raccontare storie ("Ah," dirà il capo delle guardie "Quella cuoca mi ha reso ridicolo davanti a tutti. Meglio che faccia altrettanto. Vi racconterò ora 'La Molto Dilettevole Storia della Serva Impudente e della sua Giusta Punizione')
A turno i
cortigiani racconteranno storie, chiedendo a ciascuno degli altri
cortigiani di prendere le parti dei protagonisti di queste storie, in modo da evidenziare queste invidie.
Durante la storia i
cortigiani possono dichiarare degli interessi: "Dentro la bottiglia c'è un genio, vero?" "Il coniglio scappera?" "Sono certo che la moglie lo lascerà", attribuendo a ciascuno di essi un dado. Quando questo interesse sarà risolto nella storia (non importa se in maniera positiva o negativa) quel dado verrà tirato. Se è pari il giocatore lo conserverà, altrimenti sarà il GM di turno a riceverlo.
Alla fine della storia (che tendono a concludersi bruscamente, a metà, come le storie delle vere 1001 Notte per via di una meccanica con cui non ti annoio) tutti i dadi così guadagnati verranno distribuiti tra Sicurezza, Ambizione e Libertà e tirati. I dadi pari sono positivi e fanno avanzare l'ambito a cui sono stati assegnati, i dadi dispari no.
Si passa quindi alla narrazione dei risultati (come il cortigiano è avanzato verso la sua ambizione grazie alla storia, o ai rimproveri del Sultano a causa del fallimento della Sicurezza) e a una nuova fase alla Corte, a cui farà seguito una nuova storia, narrata da un nuovo GM...
Il gioco è veloce e tiratissimo. Giocato in 3 o 4 riempie giusto giusto una serata, ma può essere facilmente portato avanti per più sessioni, sostituendo i cortigiani man mano che raggiungono la propria Ambizione o si Liberano (o vengono decapitati dopo 3 tiri falliti su Sicurezza).