Ecco qua un altro post della categoria "salvataggi". Per chi non ha visto i precedenti, sono post in cui "metto in salvo" cose che ho postato altrove prima che vengano cancellate o perse fra mille altri messaggi.
Questo post è abbastanza recente, ma visto che mi è già costato un richiamo da un moderatore di un altro forum per l'offesa al gioco "tradizionale", non vorrei che venisse cancellato o censurato, quindi lo riposto qui...
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Invece a me, qualche volta, le metafore piacciono. (come se non si fosse capito... ;-)
Siamo ad una fiera, dove diversi standisti vogliono vendere il loro prodotto. Uno dice "compra questo gioco, è tanto versatile che puoi giocarci in ogni ambientazione, con ogni tipo di personaggi, non è limitato come altri giochi". Il cliente incuriosito chiede "ma si può usare contemporaneamente sia per giocare per vincere, che per giocare senza voler vincere ma per creare una bella storia? Allo stesso tempo?". Il venditore, perplesso, risponde : "ma mi chiedi una cosa impossibile! Però ho un altro gioco, versatile anch'esso, e li prendi tutti e due potrai usarne uno quando vuoi giocare per vincere, e uno quando vuoi giocare per creare una storia". "no" - risponde il cliente - "voglio un unico gioco per tutta la vita, che deve poter fare tutto e il contrario di tutto, non comprerò mai due manuali", e se ne va.
Questo cliente si passa tutti gli stand, e riceve sempre la stessa risposta. Gli offrono giochi giocabili con qualunque ambientazione, qualunque tipo di personaggi, colori diversissimi, alcuni grossi 600 pagine, alcuni di 10 pagine o meno, ma ogni volta, il commerciante scuote la testa e gli dice che o si usano per giocare per vincere, o per giocare fregandosene di vincere, ma non contemporaneamente. Alcuni dicono che il gioco può essere trasformato molto facilmente da una modalità all'altra modificando un paio di regole, ma comunque, non lo possono fare contemporaneamente. Gli dicono che è impossibile, una contraddizione in termini.
Il cliente non è convinto, e continua ad aggirarsi per la fiera. Finchè un commerciante più scaltro non gli si avvicina e gli sussurra "ho la soluzione ai tuoi problemi, ma costa, oh, se costa! Ti costerà come 4 degli altri manuali, forse di più, dovrai poi comprare un manuale in più per ogni ambientazione ed ogni tipo di personaggio, perchè questo gioco si basa sul riprodurre la realtà, e quindi per ogni ambientazione dovrai comprarti un manuale di regole o almeno un supplemento. Ma funziona egualmente bene sia se lo giochi per vincere, sia se lo giochi per non vincere!"
Il cliente, tutto contento, firma un assegnone con tanti zeri e torna a casa con tutta la sua carriola di libri. A casa, inizia a leggerli. Il primo è un atlante geografico, il secondo un trattato di zoologia, il terzo e il quarto sono racconti di avventure. Di regole di gioco neanche l'ombra. Continua a sfogliare i manuali con fiducia, fibchè non arriva all'ultimo. In fondo, sotto tutti gli altri manuali, c'è un ponderoso tomo, con su scritto "attenzione, regole segretissime, top secret, da non far leggere a nessun altro".
Il cliente lo apre, trepidante, e trova centinaia di pagine di consigli del tipo "sii divertente", "sii vario", "sii equanime", ma senza alcuna spiegazione del come, o metodi per esserlo. Ad un certo punto ci sono spiegazioni invece su come mentire ai giocatori e ingannarli, ma anche qui, senza dire quando si deve fare, come se fosse scontato che il lettore lo sappoa. Il cliente comunque ha ancora fiducia. "questa informazioni saranno in fondo", pensa.
In fondo, nell'ultima pagina, c'è un post-it, scritto con una calligrafia che ricorda molto quella del commerciante, con su scritto "un bravo GM può giocare partite dove lo scopo è vincere e non vincere, contemporaneamente. Se non ci riesci, non sei un bravo GM".
Il cliente chiude il libro, e osserva ad occhi sbarrati la pila di costosi volumi che ha comprato. Si è fatto gabbare? No, non può essere, non può accettarlo... quando all'improvviso, l'illuminazione!! Ha capito tutto!
Finalmente soddisfatto, ripone il libro fra gli altri, e sorridendo afferma "che affare che ho fatto! Me lo dicevano tutti, che niente può essere usato per giocare contemporaneamente per vincere e per non vincere, e io, a buon prezzo, mi sono comprato il niente!"
E aveva ragione. Cosa è più versatile del niente? C'è qualcosa che il niente ti impedisca di fare?