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[recupero] Cos'è Il Sistema-Zero e che problemi comporta

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Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]:
Uhm, credo che sia necessario distinguere fra "divertirsi" e gioco migliore o più soddisfacente. Perchè se parliamo di divertimento, essendo soggettivo, è difficile discutere se Tizio e Caio si divertono di più o di meno di Sempronio. Questo perchè uno si può anche divertire a farsi 4 risate in compagnia (tipico divertimento delle "normali" sessioni di gdr tradizionali) e magari del gdr in se nemmeno gli frega molto.

Ma se parliamo di sistemi di gdr, un gioco (come il tradizionale) che possiede procedure basate sulle pressioni sociali difficilmente può essere considerato un modo soddisfacente di divertirsi... quantomeno se esistono alternative capaci di offrire esperienze non basate sulle pressioni sociali.

Anche nel caso assurdo (perchè realisticamente parlando è assurdo) che esista un giocatore che voglia partecipare ad una attività ludica senza essere attivo (una contraddizione in termini) e la cui unica esperienza soddisfacente sia quella di spettatore passivo di un intrattenimento (e mi verrebbe da dire che forse sarebbe meglio guardare un film), esistono sistemi migliori del system 0.
 
Ci possono essere casi in cui un gdr tradizionale riesca a fornire una esperienza di gioco coerente, soddifacente ecc... (vedi l'esempio di TartaRosso) grazie ad un gruppo rodato e ben consapevole, ma anche in questo caso, lo stesso gruppo riuscirebbe ad ottenere molto di più con sistemi migliori.

La metafora di Moreno (che a fare metafore, bisogna dirlo, è veramente bravo :-) ) coglie nel sengo. In sintesi è quella che spesso io ed altri chiamiamo "abitudine al gdr tradizionale" che provoca proprio questo genere di comportamenti e "danni".

Riassumerei in alcune frasi le tipiche "resistenze" ai nuovi gdr moderni:
- ignoranza (non si conosce nulla di diverso dal gdr tradizionale e non si pensa che possa esistere)
- paura di perdere lo status di esperto di gdr acquisito con tanta fatica
- paura ad usare procedure di gioco diverse dal "mother may i" perchè si pensa che così si rovina il "gioco" o la storia del master, o peggio ancora che si rompa tutto (come accadrebbe in un gdr tradizionale)
- difficoltà ad abbandonare le vecchie abitudini, che vanno a danneggiare molto la nuova esperienza (si gioca CnV come un System 0 ad esempio), e al meglio non si notano differenze... nel peggiore dei casi si torna indietro perchè "se devo giocare system 0 tanto vale farlo con manuali più familiari"
- paura di fidarsi del sistema di gioco, perchè abituati a non farlo.. o al più lasciare che uno solo lo possa gestire, modificare a piacimento ecc... questo porta a considerare il sistema di gioco un nemico del gdr: ergo se i gdr forgiti dicono di seguire le regole del gioco perfettamente, stanno evidentemente dicendo eresie!
- credere che le differenze tra i vari gdr siano prevalentemente il setting ...quindi il tradizionale essendo più "generico" come setting (secondo un luogo comune SBAGLIATO ma ormai diffuso) mi permette di fare tutto quello che voglio
- paura di essere più di un semplice spettatore passivo di un intrattenimento perchè a vedere quel poveretto di master, deve fare davvero un brutto lavoraccio poverino; meglio starne fuori, e quindi si rifiutano tutte quelle "mansioni" che nel gdr tradizionale sono TUTTE sulle spalle di uno solo.
E quando ti dicono che esistono gdr come AiPS dove anche tu come giocatore potresti anche essere chiamato a narrare l'esito di un conflitto, sale il terrore!
"Oddio devo fare il master per quel brevissimo momento li.. quindi devo sobbarcarmi tutto quell'ingrato lavoraccio che il fesso del mio master si è fatto per anni, tutte quelle pressioni sociali, tutto quel NON divertimento... ma io voglio giocare non fare il master!"

Mirko Pellicioni:
I problemi che comporta il S0 alla fine sono sempre quelli, c'è da sperare che i GDR cambino radicalmente rispetto a questa prospettiva.

Personalemente riesco a divertirmi lo stesso ma appunto è soggettivo il divertimento e richiede comunque esperienza e un gruppo molto affiatato.

Anche con i giochi NW comunque bisogna tararsi e impararseli, e forse alla fin fine è questa "fatica" iniziale che spaventa.

Comunque vi riporto una esperienza che ho vissuto che può essere interessante:

Un mio amico che gioca da anni ha voluto iniziare al GDR degli amici, digiuni e mi ha chiamato a dargli una mano. Si trattava di 3 ragazzi e 3 ragazze sui 25 anni che non avevano mai giocato in vita loro, e il sistema scielto è stato Runequest.
Subito sono iniziate le difficoltà più banali: meccaniche difficili da digerire, i giocatori che si mettevano in situazioni conflict e volevano avere la parola su aspetti "tradzionalmente" compito del DM.

Dopo un paio di sessioni deludenti gli ho proposto di cambiare registro e fargli provare una sessione a The Pool (con questo mio amico ci giochiamo da molto e lo apprezza).

Risultato: entusiasmo senso di libertà e la possbilità di esprimersi meglio dai parte dei neofiti, inutile dire che hanno abbandonato Runequest.

questa forse è la dimostrazione lampante dei limiti di un tradizionale o di un S0 oggi, sono poco adatti a diffondere il gioco di ruolo e obsoleti per certi aspetti.

Arioch:

--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite]
--- Citazione ---[cite]Autore: Zio Parpu[/cite][p]Ovvio...mi stupisce che ti stupisca. Succede con qualsiasi gioco, anzi con qualsiasi attività svolta da un gruppo di amici. Non è un difetto, è così che vanno le cose. Dovrei forse giocare con perfetti sconosciuti? Ok, in realtà l'ho fatto alle Con, ma così una tantum e per lo più per provare giochi.[/p]
--- Termina citazione ---
[p]non è così che funziona nelle altre attività ludiche, e non è questa la strada per avere un ambiente di gioco sostenibile alla lunga, e i cui numeri aumentino![/p]
--- Termina citazione ---


Mi trovo d'accordo con Domon (cioè con me stesso), ed infatti è per quello che dico di non stare a insistere più di tanto se qualcuno non vuole provare il nostro gioco preferito e trovare qualcun'altro di più ben disposto.
Voglio dire: a magic et similia ci giochi con perfetti sconosciuti, a warhammer pure, pure i vari giochi da tavolo li puoi prendere da sotto la panca del bar e giocarci con gente che non hai mai visto prima....
Praticamente qualsiasi gioco che mi venga in mente è fatto per poter essere giocato con chiunque e non necessita di essere giocato solo in una ristretta cerchia di amici. Anzi, al contrario di solito può fungere anche da mezzo per conoscere nuove persone.
Perché i gdr dovrebbero essere più sfigati degli altri giochi?

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione ---[cite]Autore: Arioch[/cite]Praticamentequalsiasigioco che mi venga in mente è fatto per poter essere giocato con chiunque e non necessita di essere giocato solo in una ristretta cerchia di amici. Anzi, al contrario di solito può fungere anche da mezzo per conoscere nuove persone.
Perché i gdr dovrebbero essere più sfigati degli altri giochi?
--- Termina citazione ---

E qui salta fuori l'auto-giustificazione che ci si è dati per anni: "sono giochi troppo raffinati, non li possono capire tutti". -__-

Michael Tangherlini:
Scusate se mi intrometto, ma aggiungerei anche il fattore "Pigrizia:" il non aver voglia di starsi ad imparare nuovi regolamenti. Una delle cause che posso indicare per questo comportamento è la seguente: il gruppo ha trovato delle meccaniche sociali che funzionano e lo rendono coeso, quindi riesce a trarre divertimento dal gioco che usano da sempre, trovando inutile doversi imparare mille pagine di manuale per un gioco diverso. Non è una questione di paura, quanto di abitudine: "perché devo cambiare quando so già che con X mi diverto un casino? Già imparare bene X è stato uno sbattimento, non mi va di mettermi lì a studiarmi regole su regole nuove, mi diverto tanto già così."

-MikeT

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