Manovra
Tre. Sono in tre con armi da fuoco, in uno spazio ristretto. Sarebbe uno svantaggio, ma lei sa cosa fare.
Lan può ancora combattere in questo spazio, mentre gli altri cercano un modo per uscire e farsi seguire guadagnando il vantaggio del campo aperto; ma lei prima di tutto deve pensare ad azzerare lo spazio che la divide dall'avversario.
Può già vedere un'arma puntata su di lei mentre corre verso la figura più sulla sinistra, tenendosi il muro vicino; potrebbe quasi sentire il dito che clicca sull'innesco - sentirà solo dopo lo sparo in aria a vuoto.
A quel punto inclina rapidamente il ginocchio destro; poi salta a sinistra, verso il muro.
E' un momento fluido, in cui quasi senza stacchi bruschi appoggia prima il piede sinistro sul muro poi si dà lo slancio per restare in volo, quasi planando verso l'avversario; è un momento in cui ricorda di essere stata ragazzina, correndo sulla torre più alta di Forte Leone. C'erano ancora le travature in quegli anni, dopo il restauro del castello, e lei saltava da una all'altra sbracciandosi e invitando Dara a fare lo stesso. Ricorda che una volta stava per cadere di tanti metri, se non si fosse aggrappata all'ultima a una trave sottostante, e i secondi della rischiosa caduta erano scorsi lentissimi come se avesse la vita davanti.
Come sembrano scorrere, solo che ora le sembra di essere una rondine in planata - di essere carezzata dal vento mentre atterra accanto al nemico. E subito si prepara a colpire.
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#DiceRoller(7d6)