Autore Topic: Live per lucro [era: The Nuked Apple Cart]  (Letto 9773 volte)

Emanuele Borio

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Live per lucro [era: The Nuked Apple Cart]
« Risposta #30 il: 2010-01-10 03:11:12 »
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Andrea Castellani

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nerd, artistoidi, pornofili ecc.


Cosa hai contro i pornofili, eh!!!??? Ò_Ò
Ora basta! Questo Thread sta diventando offensivo e discriminante per chi si sente Nerd, Artistoide, Pornofilo, ecc... Prima additiamo gli elitari e poi ci mettiamo a giudicare la società distinguendola in nicchie? Eccheccavolo.

P.S.: Per chi vuole farsi consigliare dei porno ben fatti, può chiedere a me Ò_Ò.
E non mi vergogno affatto delle mie attitudini e scelte di attività/gruppi sociali/gusti. Lo scopo di questo Thread era capire se il GdR è da nerdacchioni? Prima dovremmo aprire un Thread per discutere del fatto che sia lecito o no dividere la società per gruppi distinti e giudicare le altre persone in base a stereotipi, dopo di che aprire un altro Thread per definire bene cosa è un nerd, e solo allora, si potrà discutere su questo argomento.

Se poi avere una passione, o più di una, per argomenti o attività che non sono di interesse comune "per le masse" significa essere nerd, dichiaro di essere Nerd, probabilmente Artistoide, e sicuramente Pornofilo, e ne sono orgoglioso, ecco ò_ò

P.P.S.: Questo post l'ho postato in due topic, questo, e Quello di origine, visto che sia qui che nell'altro si continuano a fare affermazioni di questo stampo, perdonatemi se ho sbagliato a postare e ditemelo che piuttosto edito ò_ò.
« Ultima modifica: 2010-01-10 03:20:01 da Meme ò_ò »
Ciao, sono Meme! - Fanmail 64 - DN=2 - Ingegnere delle Scienze Agrarie, Contadino, Nerd di Professione.

Iacopo Frigerio

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Live per lucro [era: The Nuked Apple Cart]
« Risposta #31 il: 2010-01-10 03:32:43 »
mah--- live adatti alle masse e che servono per guadagnare li conosco, solo che non sono a scopo ludico, li fanno i formatori per le sedute di formazioni in aziende... Spesso è solo una delle tante tecniche usate, ma c'è qualche raro formatore specializzato nell'usare quasi solo questa tecnica (accanto a qualche lezione frontale).
E c'è chi fa live per la psicoterapia, sono cose molto strutturate, professionali e delicate ma ci sono...

Se quindi ne esistono per scopi non ludici suppongo sia possibile crearli per scopi ludici, tutto sta proprio nel riuscire a far ingolosire le masse, che una sera, invece di scegliere di andare al cinema o al pub decidono di farsi la serata live... Andrea, sai che sono molto ignorante in tal aspetto, si potrebbe comiciare a ideare qualcosa che viene venduto apposta per "eventi speciali" come chessò pacchetti per feste di compleanno o per addii al nubilato (è un po' come la tecnica che venne usata per far penetrare la birra come consumo in Italia, congiungendola nell'immaginario al consumo di pizza)?
« Ultima modifica: 2010-01-10 03:35:06 da El Rethic »
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Niccolò

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Live per lucro [era: The Nuked Apple Cart]
« Risposta #32 il: 2010-01-10 04:19:52 »
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[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite]Domon: io non so che nerdacchioni conosci tu, ma quelli che conosco io proprio a Sporchi Segreti o Polaris ci giocano; a volte gli piace e a volte no, ma ci giocano. Se per te uno per essere nerd deve essere una caricatura di nerd, allora non ci intendiamo. Per intenderci, io, te, Moreno e Rafu siamo tutti nerdacchioni.


ma i nerd SONO caricature. è un termine derisorio. nessuno è davvero la caricatura.

Citazione
[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite]Se rileggi, io non parlavo di aprirsi al pubblico, ma di aprirsi al grande pubblico, cioè quello fuori dalle varie nicchie (che sono nerd, artistoidi, pornofili ecc.).


no, grazie. non ad ogni costo, almeno. per ora mi accontenterei che i gdr finiscano in mani che sappiano renderli cool.
non mi serve che qualunque tamarro di periferia venga a rovinarmi il live invece di guardare "natale al cesso" con boldi e de sica. mi interessa che certe persone con cui credo sarebbe bello giocare prendano in considerazione di giocare. indipendentemente da me. voglio la pappa pronta. non uno sdoganamento sociale. quello non può venire da noi stessi. aspettare che siano gli altri a dire che fai qualcosa di figo è la negazione stessa del fare qualcosa di figo. non c'è grande pubblico che ti possa dare l'ok.

Citazione
[cite]Autore: Mr. Mario[/cite]Io onestamente, dal profondo della mia ignoranza, non riesco nemmeno ad immaginare un live non per nerdacchioni o artistoidi, del tipo che metto i volantini per strada e la gente si presenta ('se lo costruisci, loro verranno') . Ci sono esempi (actual play?) di questo animale raro/mitologico?


non può esistere, perchè ancora non esiste il contesto. il contesto per renderlo possibile è quello che vorrei costruire, coi giochi indie, coi miei rant, e con la mia piccola parte in Janus.

Citazione
[cite]Autore: El Rethic[/cite]Andrea, sai che sono molto ignorante in tal aspetto, si potrebbe comiciare a ideare qualcosa che viene venduto apposta per "eventi speciali" come chessò pacchetti per feste di compleanno o per addii al nubilato (è un po' come la tecnica che venne usata per far penetrare la birra come consumo in Italia, congiungendola nell'immaginario al consumo di pizza)?


per queste cose dovresti sentire anche i ragazzi de "la chiave di giano", ne hanno già fatte di serate performance.

Mauro

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Live per lucro [era: The Nuked Apple Cart]
« Risposta #33 il: 2010-01-10 12:44:27 »
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[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite]I live a scenario che continui a citare sono una percentuale infinitesimale dei live che vengono giocati ogni anno del mondo; evidentemente non te ne rendi conto perché gli unici live che conosci sono quelli del Flying Circus, che sono a scenario ma sono la nicchia della nicchia della nicchia

Cosa intendi con "live a scenario" (e conseguentemente con "live non a scenario")?

Ezio

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« Risposta #34 il: 2010-01-10 13:54:48 »
A me queste divisioni tra nerd, geek, artistoidi, pornofili e quant'altro mi ricordano le sciocchezze che credevo da ragazzino, quando ero talmente insicuro da avere bisogno di etichettare le persone attorno a me, in modo da sapere sempre da chi potevo difendermi.
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Moreno Roncucci

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« Risposta #35 il: 2010-01-10 16:17:47 »
Andrea (ma il discorso vale anche per tutti gli altri), che senso ha che ti dica che i discorsi su "nerdacchioni" o simili sono off-topic in questo thread, tu ne apri un altro apposta (in cui ti hanno risposto già un sacco di persone), poi TU LO IGNORI e prosegui a parlare di "nerdacchioni" qui in questo thread?

Devo ritenere che il tuo scopo sia semplicemente quello di far cagnara e che provocazioni come "nerdacchione" buttato qua e là a vanvera sono studiate apposta perché sai l'effetto che provocano nei forum?

Sto controllando il thread per verificare se è possibile splittarlo senza renderlo illeggibile, ma sarà difficile perché gli argomenti sono tutti mischiati insieme. Di sicuro rispetto al topic originario è completamente andato in vacca. Prego tutti quanti, almeno da adesso, di rimanere i topic e di non cadere troppo facilmente in provocazioni.  Alle parti in topic del post di Andrea rispondo dopo aver sistemato il thread.
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Iacopo Frigerio

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« Risposta #36 il: 2010-01-10 16:18:02 »
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[cite]Autore: Domon[/cite]per queste cose dovresti sentire anche i ragazzi de "la chiave di giano", ne hanno già fatte di serate performance.


oltre che avere un presidente formatore non che mia vicina di paese, già è vero, me l'ero scordato :-P
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Moreno Roncucci

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Live per lucro [era: The Nuked Apple Cart]
« Risposta #37 il: 2010-01-10 16:53:28 »
thread splittato, potete proseguire
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Ivano P.

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Live per lucro [era: The Nuked Apple Cart]
« Risposta #38 il: 2010-01-11 11:49:49 »
:-p anche secondo me Andrea fa un po' il furbetto.
Si vede che a casa si annoia.

Citazione
Cosa intendi con "live a scenario" (e conseguentemente con "live non a scenario")?


Sti neologismi..., e poi  Andrea brontola a me , immagino intenda "C' è una situazione, ogni personaggio ha una scheda con le info, ci si gioca la situazione".
Però in questa definizione rientrano anche un disastro di live del Castellani se non tutti.
E in effetti sono di nicchissima (Soprattutto il Castellani è Nicchioso).

Non a scenario? Resto del mondo direi.

Live per lucro [era: The Nuked Apple Cart]
« Risposta #39 il: 2010-01-17 12:55:35 »
Citazione
[cite]Autore: Mr. Mario[/cite][p]Io onestamente, dal profondo della mia ignoranza, non riesco nemmeno ad immaginare un live non per nerdacchioni o artistoidi, del tipo che metto i volantini per strada e la gente si presenta ('se lo costruisci, loro verranno') . Ci sono esempi (actual play?) di questo animale raro/mitologico?[/p]

Sì, in Europa tanti (tra cui io stesso) li fanno come attività collaterale ai live per nerdacchioni e/o per artistoidi, oppure hanno come buon proposito l'apertura al grande pubblico (poi quanto ci riescano andrebbe valutato da caso a caso).
Come ho già detto, al momento chi ci sta lavorando di più è Court of Moravia a Brno. Questo è il loro canale su Youtube.
Poi naturalmente ci sono i murder party, che riescono a raggiungere un pubblico vastissimo (Remo Chiosso raccomandava sempre di evitare di mettere elementi nerdacchioni nei murder party perché limitano il pubblico che si riesce a raggiungere), e il roleplaying per aziende (e simili) che citava Iacopo.
« Ultima modifica: 2010-01-17 12:58:24 da Andrea Castellani »

Live per lucro [era: The Nuked Apple Cart]
« Risposta #40 il: 2010-01-17 13:51:03 »
Meme: individuare un pubblico non significa offendere o discriminare. Quando crei un prodotto, devi sempre avere ben chiaro il pubblico a cui è rivolto. Questo implica necessariamente fare semplificazioni e categorizzazioni: forse non è carino però è inevitabile, altrimenti il rischio è creare un prodotto senza pubblico.

Citazione
[cite]Autore: El Rethic[/cite][p]Se quindi ne esistono per scopi non ludici suppongo sia possibile crearli per scopi ludici, tutto sta proprio nel riuscire a far ingolosire le masse, che una sera, invece di scegliere di andare al cinema o al pub decidono di farsi la serata live... Andrea, sai che sono molto ignorante in tal aspetto, si potrebbe comiciare a ideare qualcosa che viene venduto apposta per "eventi speciali" come chessò pacchetti per feste di compleanno o per addii al nubilato (è un po' come la tecnica che venne usata per far penetrare la birra come consumo in Italia, congiungendola nell'immaginario al consumo di pizza)?[/p]

Sì, come credo tu sappia io l'ho già fatto ed è riuscito bene. Da lì mi sono convinto che bisogna un po' denerdacchionizzare e deartistoidizzare i contenuti: il limite al momento sta lì, perché il mezzo in sé ha un potenziale enorme e può davvero raggiungere il grande pubblico.

Elaborando su quello che diceva Iacopo (scopi non ludici, che io preferirei chiamare "non di intrattenimento", visto che "ludico" può voler dire tutto e niente), negli USA c'è Stephen R. Balzac www.stevebalzac.com che fa progetti di simulazione di situazioni di rischio tramite i live immedesimativi (col vantaggio di riprodurre anche l'aspetto emotivo delle situazioni di rischio, che nelle simulazioni-roleplaying tradizionali viene trascurato rendendole pericolosamente diverse dalla realtà), sia come training aziendale che per sensibilizzare la popolazione. A giugno scorso ho fatto anch'io un progetto di questo tipo (se qualcuno lo vuole ho anche un report di 4 pagine sull'evento), che continua in una delle linee che sto sviluppando adesso.

Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite][p]per ora mi accontenterei che i gdr finiscano in mani che sappiano renderli cool.
non mi serve che qualunque tamarro di periferia venga a rovinarmi il live invece di guardare "natale al cesso" con boldi e de sica. mi interessa che certe persone con cui credo sarebbe bello giocare prendano in considerazione di giocare.[/p]

Queste affermazioni mi stupiscono anzichenò. Cos'è, si torna alla vecchia scusa "se il live non riesce è colpa dei giocatori che non sono bravi"?
Perché, secondo te, un tamarro di periferia dovrebbe rovinare il live? Se il live è fatto per un pubblico di massa, chiaro che sarà a prova di tamarro di periferia. Chiaro anche che difficilmente sarà a prova di uno che voglia deliberatamente rovinare il live, ma questo è né più né meno il problema che hanno anche il teatro e il cinema (vedi quelli che fanno casino o si alzano nella fila davanti).

Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite][p]non può esistere, perchè ancora non esiste il contesto.[/p]

??? Non capisco cosa intendi...

Per i live a scenario vedi quest'articolo, anche se Jiituomas parla non solo dei live a scenario (i veri live *ripetibili*) ma anche dei live *ripetuti*, come "A Nice Evening with the Family", che è sì stato ripetuto quattro volte, ma dagli stessi organizzatori e nella stessa settimana (insomma non esiste uno scenario autoesplicativo da dare in mano a chi volesse riproporre il live in un'altra occasione).
Per intenderci, lo scenario nei live è l'equivalente (molto più o meno) del manuale nei GdR: la stragrande maggioranza dei live ne fa a meno, perché in genere i live sono pensati per essere giocati una sola volta (o anche più volte ma dallo stesso organizzatore).
Grifone: "scenario" non è un neologismo, è una parola consolidata da almeno una ventina d'anni in italiano, in inglese, in francese e nelle lingue scandinave (nel giro dei live a scenario ovviamente, perciò è normale che i larper mainstream e i tabletoppari non la conoscano).

Moreno: l'altro thread lo guarderò appena ho tempo, rispondo qui alle questioni che sorgono qui. Non è colpa mia, è uno dei tantissimi limiti del mezzo forum. Faccio notare che la parola "nerdacchione" l'ha introdotta Niccolò, io l'ho ripresa perché la trovo simpatica e calzante (così come ho ripreso in altre occasioni "giuochini" da un'altra persona): se vogliamo essere precisi, probabilmente sarebbe più adatta la parola "geek".
Sicuramente l'uso di "nerdacchione", "artistoide" e "giuochini" sono provocazioni (chi lo nega?), ma con lo scopo di suscitare dibattito, non di fare cagnara o di fare il furbetto. Non credo che sia un segreto che amo lanciare provocazioni: lo trovo un ottimo modo, forse l'unico, di smuovere un po' di dibattito nell'asfittico mondo del roleplaying, come d'altronde insegnano sia gli autori di live arthaus nordici sia i game designers forgiti (e i loro mastini). Per non parlare dei jeepers!
« Ultima modifica: 2010-01-17 13:57:32 da Andrea Castellani »

Niccolò

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« Risposta #41 il: 2010-01-17 14:30:08 »
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[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite]Queste affermazioni mi stupiscono anzichenò. Cos'è, si torna alla vecchia scusa "se il live non riesce è colpa dei giocatori che non sono bravi"?


no, direi proprio di no.

Citazione
Perché, secondo te, un tamarro di periferia dovrebbe rovinare il live? Se il live è fatto per un pubblico di massa, chiaro che sarà a prova di tamarro di periferia.


che escamotage sono stati sviluppati per rendere un live a "prova di tamarro"?

Citazione

??? Non capisco cosa intendi...


che non si può ancora minimamente valutare quanto i gdr potrebbero essere adatti ad essere considerati cool, finchè non ci sarà una diffusione di buon livello fuori dai soliti circolini. è una cosa che, se va bene, richiederà 10 anni.

Citazione
[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite]Moreno: l'altro thread lo guarderò appena ho tempo, rispondo qui alle questioni che sorgono qui. Non è colpa mia, è uno dei tantissimi limiti del mezzo forum. Faccio notare che la parola "nerdacchione" l'ha introdotta Niccolò, io l'ho ripresa perché la trovo simpatica e calzante (così come ho ripreso in altre occasioni "giuochini" da un'altra persona): se vogliamo essere precisi, probabilmente sarebbe più adatta la parola "geek".


non sono d'accordo. geek non ha una sufficiente connotazione negativa, e sostanzialmente la differenza tra nerd e geek sta proprio nell'autostima, che nel geek non è più sotto le scarpe.

PS: non trovo nulla di provocativo nel termine artistoide, voleva esserlo?

Live per lucro [era: The Nuked Apple Cart]
« Risposta #42 il: 2010-01-17 16:36:34 »
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite][p]che escamotage sono stati sviluppati per rendere un live a "prova di tamarro"?[/p]

Non lo so, non ho mai fatto live diretti a un pubblico di tamarri. Ma forse non mi è chiaro il tuo concetto di tamarro, perché quello che io chiamo tamarro rappresenta una percentuale irrisoria della popolazione italiana, mentre a sentir te sembra che quando fai eventi per il grande pubblico li devi pensare per i tamarri...
Io trovo più significativo l'esempio che fa Petr di sua nonna piuttosto che quello del tamarro: vedo in giro molti più pensionati che tamarri, specialmente a Trieste, dove credo siano in rapporto 100:1... Addirittura secondo alcuni qui i tamarri non esistono, ma secondo me è un po' come quando si dice che in Finlandia i geek non esistono, mentre in realtà ci sono eccome, solo che si vestono in modo diverso (cit. Markus Montola).
Forse guardi troppo il Grande Fratello, dove i tamarri sono sovrarappresentati (per una serie di motivi, peraltro interessanti ma off topic). Oppure influisce anche il fatto che abiti a Milano, dove effettivamente di tamarri ce n'è tanti (ma comunque non credo che siano più dei pensionati).
Federico Misirocchi invece della nonna come pubblico di massa indicava l'impiegato alla Fantozzi, che come pubblico mi sembra altrettanto massiccio e appetibile.

Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite][p]non si può ancora minimamente valutare quanto i gdr potrebbero essere adatti ad essere considerati cool, finchè non ci sarà una diffusione di buon livello fuori dai soliti circolini. è una cosa che, se va bene, richiederà 10 anni.[/p]

Infatti, per i GdR sono assolutamente d'accordo (e secondo me non ci sarà mai un'apertura al grande pubblico, nemmeno tra 50 anni), ma per parlare dei GdR c'è già l'altro thread, non andiamo off topic per favore. Qui stiamo parlando di live, che puntano al pubblico generalista da decenni con buon successo grazie ai murder party, e più di recente grazie ad altri esperimenti come quelli che ho citato (e giuro che è l'ultima volta che mi ripeto).

Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite][p]non sono d'accordo. geek non ha una sufficiente connotazione negativa, e sostanzialmente la differenza tra nerd e geek sta proprio nell'autostima, che nel geek non è più sotto le scarpe.[/p][p]PS: non trovo nulla di provocativo nel termine artistoide, voleva esserlo?[/p]

Non volevo dare una connotazione negativa ma ironica: il termine nerdacchione mi è piaciuto subito perché lo trovo divertente e non troppo offensivo (come "giuochini" e "artistoidi", visto che lo chiedi).
Sulla differenza tra nerd e geek potremmo fare un congresso di dieci giorni, ma credo che si sia capito benissimo quello che intendevo. Nello specifico dei live, spannometricamente considero geek/nerdacchione uno che è disposto a leggersi più di due pagine di regolamento; come diceva Montanelli: girata di pagina, girata di palle.

Niccolò

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« Risposta #43 il: 2010-01-17 16:47:33 »
Citazione
[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite]
Sulla differenza tra nerd e geek potremmo fare un congresso di dieci giorni, ma credo che si sia capito benissimo quello che intendevo. Nello specifico dei live, spannometricamente considero geek/nerdacchione uno che è disposto a leggersi più di due pagine di regolamento; come diceva Montanelli: girata di pagina, girata di palle.


skippo il resto, perchè effettivamente sono andato ot perchè restavo collegato a discorsi di altri thread - ma qui dissento fortemente, conosco persone che sono tutto fuorchè nerd in grado di imparar a giocare a un gioco le cui regole stanno su 10-20 pagine e anche più, purchè spiegate giocando.

Moreno Roncucci

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« Risposta #44 il: 2010-01-17 17:27:10 »
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[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite]Qui stiamo parlando di live, che puntano al pubblico generalista da decenni con buon successo grazie ai murder party,


Ne avevo già parlato in un altro post, ma qui fra tutti questi splittamenti di thread non lo trovo più: di che murder party parli?

Io quelli che vedo andare per la maggiore (tanto che qua li hanno fatti regolarmente in una discoteca/ristorante locale) sono quelli in cui il pubblico ASSISTE ad una recita fatta da attori su un palcoscenico, mentre il pubblico mangia, e alla fine scrive su un foglio il nome dell'assassino, e chi indovina vince premi (devo aggiungere che l'unica volta che ci sono andato il "giallo" era di una semplicità imbarazzante, e con buchi logici terrificanti - in pratica, un personaggio si contraddiceva in maniera plateale, una cosa tipo "alle 15 ho iniziato a fare questa cosa, ho impiegato due ore, alle 15:30 ho finito, sono uscito e ho scoperto il corpo" - e non è un esempio, era davvero un giochino simile con gli orari - e DA QUESTO, si doveva dedurre che era l'assassino. E non magari qualcuno che ricordava male. Mi sono sentito quasi insultato ad aver pagato per una boiata simile. Poi ho scoperto che il nostro tavolo era stato l'unico su 50 a accorgersi della cosa. Abbiamo vinto un viaggio a Cuba per due persone, ma visto che eravamo lì in dodici a festeggiare due fidanzatini, l'abbiamo lasciato a loro anche se avevo indovinato io. Quindi direi che la prima regola per fare murder party per il grosso pubblico è "falli stupidi sennò non indovina nessuno")

Di Murder party in cui il "pubblico" si mette in scena e in gioco, da queste parti non ne ho mai visti. Sono molto più diffusi i circoli e associazioni di gdr.

Ma se il pubblico assiste e basta e a recitare sono solo attori, che seguono un copione prefissato, puoi ancora chiamarlo "live"?
« Ultima modifica: 2010-01-17 17:28:53 da Moreno Roncucci »
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