un "manuale di scacchi" che supera le quattro facciate A5 con cui di solito viene venduto nella scacchiera già passa per una guida strategica, paragonabile alle guide strategiche di videogiochi che arrivano a toccare le 400 pagine.
E leggersele, è da nerd Y_Y (bella questa faccina, me la segno)
Personalmente credo, come ho letto altrove nei messaggi, che ciò che faccia la differenza tra nerd e non nerd (come appunto per i giochi da tavolo e i videogiochi) non è tanto il gioco stesso, quanto l'atteggiamento con cui ci si pone, ovvero frequenza di gioco, ossessione (termine che sembra dispregiativo ma che non vuole esserlo, si riassume nell'interesse verso lo scrivere hack, AP, eccetera), e cose simili.
Nel senso:
Giocare alla play a Prototype (gioco che si presta particolarmente all'esempio) un'oretta al giorno non è da nerd.
Giocare alla play diverse ore al giorno, sempre a Prototype, girando sui forum per informarsi sul mondo dei videogiochi, formando clan per giocare online, e così via, è da nerd.
Restando sul tema del gioco di ruolo, farsi una partita ogni tanto ad un gioco che và a One Shot, o al limite a sessioni non troppo numerose (dicamo AiPS) non è da nerd.
Giocare di ruolo più volte a settimana, anche con giochi differenti, vagare su forum come questo o altri, è terribilmente da nerd, non si scappa.
(Fatto questo appunto, ora mi autocontraddico come mi piace tanto:)
a rigor di logica certi giochi si prestano più di altri, ma è impressionante vedere come in realtà i fatti dicano il contrario.
Non conosco gente che giochi a giochi... in questo caso il termine narrativisti potrebbe fare al caso mio (peschiamo attentamente dal sacchettone, visto le discussioni che corrono ^^), che non sia nerd. Creare storie per qualche serata anzichè continuare a tirare dadi per attaccare dei goblin passerebbe sensatamente per "meno nerd", ma evidentemente da fuori così non appare. A ben pensarci: farsi dei trip mentali immaginandosi e raccontandosi dei film come se ce li avessimo davanti, è un po' da persona delusa e depressa per ciò che passa effettivamente per tele. Se non ce ne fosse motivo, darei tutte le ragioni del mondo a chi ci dà degli sfigati XD
Prendo anche altri giochi più moderni: D&D4E: ci si atteggia come strateghi militari per ammazzare i dannati goblin (ancora più concentrati, dunque, della vecchia edizione che si riduceva di solito al dire "attacco", e si tirava il danno, tranne se si era maghi). Ma D&D volendo è anche quello più aperto ad accogliere "esterni": il sistema, specialmente se si gioca e non si mastera, è abbastanza a prova di niubbo. Vogliamo parlare di Grandi Dei Orki? Chi vorrebbe passare una serata a "far finta di essere degli stupidi" quando si può esserlo veramente (notare i commenti che di solito i cunni danno alle foto di Facebook)? Per non parlare di un live: mi immagino cosa possa passare per la testa a chi non è "mentalmente aperto" (sotto questo punto di vista ritengo che un nerd sia oggettivamente superiore, chiamiamolo bonus razziale..).
Ho preso giochi volutamente completamente diversi l'uno dall'altro per fare i miei esempi.
D&D invece: manuali base di 300 pagine, espansioni da 160. Eppure io conosco almeno un paio di persone che hanno/hanno avuto gruppi di gioco quando non sono nemmeno lontanamente dei nerd. Uno è proprio un truzzo, che so che diversi anni fa giocava a D&D (masterava proprio). Non so quanto e non so come, però già il fatto che l'abbia fatto è particolare.
L'altro è uno in classe con me, che non è un truzzo, ma le sue serate in discoteca/birreria a ubriacarsi e riempirsi di canne se le fa, eppure gli capita di giocare (anche con una certa frequenza) con il suo gruppo di D&D 3.5. E gli piace anche, non lo fa perchè lo fa il resto dello sciame.
Casi particolari? Ci credo finchè non vedo che giocando su land online dedicate a D&D, Vampiri, e giochi narrativi non meglio definiti (tu parla, il master ti dice come và a finire: parpuzio all'ennesima potenza, per dirla in termini vostri) il pubblico è estremamente vasto, e tra le sue file si contano un sacco di persone che di nerd hanno ben poco.
Forse siamo noi a dire che certi giochi si prestino a un pubblico più vasto (direi praticamente Casual Players, per usare un termine che di solito vedo adoperare in ambiente di videogiochi), e non vi nego che tempo fa anche io la pensavo così (considerandoli giochi da tavolo, li vedevo più "a portata") però, finchè i fatti mi remano contro... :S