[NCaS] - PbF - Topic di Gioco

[P.Jeffries]

"Scusa un secondo: ma tu chi sei?"

[Glenda]

[cite]Autore: osilon[/cite][p]@Glenda
<>

"Io le odio, le grandi cose!" esclamò all'improvviso, prima ancora di essersi reso conto di aprire bocca "Le grandi cose ti cambiano la vita per sempre e quando sono sbagliate ti obbligano ad andare per sempre nella stessa direzione!"
Voltò le spalle alla regina e si diresse verso l'uscita.
Io non sono Alice si ripetè freneticamente nella testa io sono Holliver, e ancora non sono completamente matto
Sentiva di dover andare via da quel posto assurdo. In un modo o nell'altro.

OT/ il mio intento sarebbe andarmene...immagino che ci scatterà il conflitto...

[Emanuele Borio]

@P.Jeffries
Il tizio ti guarda ancora malissimo ma sembra non comprendere le tue parole, fa ancora un attimo di forza a tirare la bambola, poi scatta per cercare di ferirti la mano.

@Glenda
Se te ne vai e basta nessuno ti fermerà.

[Glenda]

vorrei afferrare per il mantello il ragazzino e portarlo cn me

[Ivan Repetto]

quando tocca a me? quando tocca a me? quando tocca a me? quando tocca a me? quando tocca a me?....ho perso il senno lo sapevo..

[P.Jeffries]

E sia. Lascio la ragazza.
Esploro la cella cercando debolezze. Vie d'uscita.

[Emanuele Borio]

Glenda
Il ragazzino, evidentemente deluso, si fa trascinare fuori dalla corte, che era rimasta fino ad ora come scolpita nella pietra. All'uscie degli intrusi si sente ricominciare la festa e conseguenti schiamazzi.

@P.Jeffries
La cella è una stanza con una sola finestra in alto, molto stretta e con le sbarre, le parei sono di marmo e una grande porta di legno è l'unico collegamento al corridoio che si estende all'esterno per vari metri, costellato di altre celle. Quando l'incappucciato porta via Barbie, ti sembra che la ragazza per un attimo, ti guardi, anche se priva della testa.

@Talos
L'uomo col cappello si gira verso di te. Indossa una maschera da opera greca, con una faccia sorridente, per il resto si riesce a notare ora la anormale grandezza fisica dell'uomo, deve essere alto almeno due metri.
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[P.Jeffries]

Aspetto Barbie mettendomi a origliare. Voglio sentire cosa viene detto fuori dalla porta. Non posso ancora fare niente...

[Ivan Repetto]

John Dillingher

John Dillingher pensa *Ecco perfetto uno più grosso non ce l'avevano da mandare?...Quella maschera? Questa è gente strana ecco cosa...cosa diavolo vogliono da me?*

John Dillingher dice "Senti bello, ho avuto a che fare con gente molto più losca di un tizio con  maschera e cappello...siete voi che mi avete scattato quelle foto?"

Mentre parlo mi alzo e mi metto di fronte a lui, se non altro se rimane seduto per adesso sono più grosso io

"Perchè se siete voi e ora dismetterla, non permetto si minacci la mia famiglia" aggiungo minaccioso tirando fuori la pistola velocemente e puntandogliela alla testa

"Cosa diavolo volete da me? Chi cazzo sei?"

Mi stupisco un pochino della mia reazione...forse è il sonno perso....forse sono arrivato al limite

[Glenda]

Holliver, poco fuori dal palazzo, si piazza davanti al ragazzino e tira fuori l'aria più decisa di cui è capace.
"Insomma, si può sapere che hai in testa?" esclama, cercando di mostrare una durezza che non possiede "Dici di volermi aiutare, e la cosa più sensata che ti viene in mente è irrompere in una festa dove gli invitati troverebbero molto divertente tagliarci la testa...! Esiste un dannato posto qua dentro dove la gente possa rispondere alle mie domende senza brandire un'accetta??? Devo essere per forza un cavaliere, o un ladro, o un re, o un prosciutto per essere ASCOLTATO? E, soprattutto, qual è la maledetta ragione per cui un matto con la coda e una regina di carta mi trovano in qualche modo interessante?!"

[Emanuele Borio]

@P.Jeffries
Il tempo passa veloce, e nel mentre non si sente nessun rumore.
Saranno passate due ore, quando la porta si riapre, e rientra il tipo moooolto losco di prima e questa volta fa per afferrare te, e dice in modo affrettato:<>.

@Talos 2.0
Subito rimani stupito per l'atteggiamento del tizio, che non muove un muscolo di fronte alla pistola, normalmente sei avvezzo a gente che rimane relativamente calma all'estrazione della pistola, ma, non avevi mai visto nessuno che ignorasse un pericolo così evidente alla propria vita senza battere un ciglio.
L'uomo rimanendo seduto, si mette in una posizione più svaccata, allungando le gambe, e appoggiando le braccia sullo schienale della panchina, quando prorompe:<>
E ti passa un biglietto da visita bianco; nel tempo che ti serve a leggere "Agente delle Tasse, un aiuto per chiunque, Indirizzo dell'ufficio: una cabina telefonica"; il tizio è stranamente scomparso.

@Glenda
Il ragazzino rimane piacevolmente stupito dalla reazione di Holliver e mostra un ghigno di approvazione, lo guarda fisso negli occhi e dice:<>. E estraendo una lingua più lunga delle normali convenzioni umane, si lecca i baffi mostrando una fila di denti aguzzi.

[P.Jeffries]

"Voglio parlare con il mio avvocato"

[Emanuele Borio]

@P.Jeffries
Inclina leggermente la testa verso sinistra come se non avesse capito il significato delle tue parole, e in effetti non sembra propriamente una volpe, comunque l'unica parola che riesce a vomitare dopo averti guardato è:<>.
Sembra confuso ma comunque ultraconvinto a portarti via, perciò qui ci sta un bel conflitto se lo vuoi con posta: ti porta via?
Ovvio non vuol dire che dovete per forza lottare/uccidervi, ecc... La posta potrebbe essere quella, ma come la si vince sta a chi narra.

[Ivan Repetto]

[OT]

[cite]Autore: P.Jeffries[/cite][p]"Voglio parlare con il mio avvocato"[/p]

Lol, FanMail per Jeff
[\\OT]

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John Dillingher

"E io come caz.."

Questo stavo iniziando a dire, prima di accorgermi che non c'era più nessuno

"Fantastico adesso sto diventando pazzo"

Dico girandomi attorno con la pistola alzata, aspettando che quel tizio saltasse fuori da un momento all'altro. Stavo pensando fosse un'allucinazione.....fino a quando non vidi il biglietto da visita nell'altra mia mano

"Agente delle Tasse.....chi sarebbe costui?"

Con la mente incasinata torno in macchina e quindi in casa. E' tardi e fortunatamente la mia famiglia dorme già, mia moglie Brenda è abituata alle mie ore piccole, temo che un giorno o l'altro possa sfiancarsi di tutto questo.
Così posso stare seduto in cucina, il mio ufficio casalingo, mi metto armato di laptop e di un bicchiere di whiski a  carcare informazioni su questo Agente delle Tasse.

Due o tre bicchieri dopo e le occhiaie un pò più lunghe mi accorgo che brancolo nel buio, questo tizio sembra non esistere, mando anche un messaggio a qualche mio amico, affari interni, antidroga, le risposte non sono ancora arrivate ma non ho molta fiducia.

Quell'uomo però sembrava molto sicuro di sè, sapeva il fatto suo, era certo, e non sembraca stesse scherzando.

In mancanza di alternativa decido di muovermi. Alle 9 del mattino passo a dare un bacio a mia moglie per salutarla e dirle che stavo uscendo, le mento dicendo che ho dormito, non si era accorta che non mi ero nemmeno coricato, le lenzuola le avevo abbassate prima.

Passo davanti alla camera di Paul, mio figlio, entro, gli accarezzo dolcemente i capelli, lui dorme ancora profondamente, gli lascio un bacio sulla fronte prima di uscire anche da quella stanza e poi di casa.

Salgo in macchina, tiro fuori il biglietto da visita, per quanto mi sembri improbabile raggiungo una cabina telefonica del centro

[Emanuele Borio]

@Talos 2.0
L'indirizzo non è UNA cabina telefonica particolare, ma c'è proprio scritto: "una cabina telefonica".
Presupponendo che il tuo personaggio provi a entrare in una cabina telefonica a caso, non nota niente di stano ma comincia a sentire uno strano ronzio provenire dal telefono.