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[NCaS] - PbF - Topic di Gioco
Glenda:
Impotenza: il sentimento che più di tutti lo terrorizzava.
Sentirsi in balia degli altri, sentirsi non padrone di se stesso.
Holliver era completamente in preda al panico.
Non si rendeva nemmeno conto che le braccia della creatura stavano diventando secche, sempre più secche...come se il sole stesse solidificando quell'ammasso di fango.
Non si rendeva neppure conto della presenza di un altra persona.
Continuava solo a gridare.
OT/ dato che follia dominava sto usando il talento di follia liberamente
P.Jeffries:
Probabilmente queste grida sono una seconda possibilità.
Prima avevo sbagliato in qualcosa.
Si riparte dall'inizio.
A volte basta semplicemente tendere le mani a qualcuno e lo si salva.
Mi avvicino e vedo che quello che lotta con la melma è un essere umano come me.
Non è possibile... le cose succedono da sole e tu non puoi farci niente
Però posso salvarlo
Glenda:
Tutto accadde senza che Holliver se ne rendesse conto.
L'intervento di una terza persona...un paio di braccia che lo strappano alla presa della creatura...e d'un tratto il suo ritrovarsi in terra, in mezzo a una pozza di fango e spazzatura, con Erika lì vicino che dice qualcosa che lui non riesce a sentire.
Rimane immobile, come paralizzato, mentre aspetta che il respiro si calmi, e mette a fuoco lo sguardo sul viso dell'uomo che ha di fronte.
P.Jeffries:
Senza fiato per lo sforzo improvviso, mi reggo sulle ginocchia. Di fronte a me mi fissa un essere umano, dopo Al il secondo che ho incontrato.
Com'è che ci sei finito anche te, qui?
Glenda:
Holliver esita qualche attimo.
Il tempo di rendersi conto di cosa è successo, e che la persona che ha davanti non ha orecchie o code.
"Grazie..." dice, ignornando la domanda
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