Autore Topic: Swansong  (Letto 4014 volte)

Suna

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Swansong
« il: 2009-12-03 16:25:32 »
Citando da Leisure Games

Citazione
Swansong
Core Rulebook by Prince of Darkness Games
A Fantasy Role-Playing Game of Epic Narrative & The Tarot

Swansong n. The fabled song of a swan just prior to its death, one's last work or final appearance.

Free will is a coveted possession of the few - the heroes. Create a hero and carve out your own epic.

Harness the rich symbolism and story telling power of the tarot deck.

Swansong focuses heavily on the player characters and their unfolding stories. Each PC will be driven to reach their individual goal, whilst at the same time being influenced by their ego.

Ultimately the characters must face their own personal demons under cosmic judgment. Only if this trial is passed can they go on to confront The Prince of Darkness - whatever form he takes.

And if they should falter - It will be their swansong.

The game system is flexible and robust, Swansong can easily accommodate any kind of character. The tarot based resolution system is quick and elegant allowing almost seamless play, granting more narrative control to players than traditional RPGs.

Featuring a unique combat system, victory can be won or lost in an instant. Battles are fraught with risk and reversals of fortune, with the card mechanics allowing for strategy and bluff.

Swansong incorporates a tarot based scenario generator, providing you with the means of creating countless role-playing scenarios.


Qualcuno ne sa niente? L'idea dei tarocchi è saltata fuori quando dei miei amici si sono messi in testa di trovare un sistema che renda giocabile l'ambientazione di Sine Requie, e nelle loro intenzioni c'era anche di mantenere l'elemento dei tarocchi (magari farne una meccanica, visto che in Sine Requie i tarocchi funzionano solo come tappabuchi, o durante l'interminabile e assolutamente aleatoria creazione del personaggio come pezzi di una tabella).
« Ultima modifica: 2009-12-03 16:38:03 da Suna »

Iacopo Frigerio

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Swansong
« Risposta #1 il: 2009-12-03 20:30:51 »
Dunque...
Si tratta del primo gioco di Joe Prince, autore britannico, dopo l'incontro con le teorie di the forge...
Rispetto alle sue altre opere di tratta di un'opera minore, una specie di allenamento per le successive produzioni più mature, tra cui spicca Contenders...

Prevede un'impostazione classica, con separazione tra master e giocatori.
i personaggi hanno delle classiche caratteristiche che sono richiamate per pescare carte. Cose come Melee per il combattimento con arma, se hai 3 peschi tre carte.
Esistono poi una serie di altre caratteristiche che sono più di colore e che non danno contributi meccanici.
Poi a ogni personaggio è assegnato un arcano di riferimento (figure o qualche maggiore)a secondo di quali siano le caratteristiche peculiari di comportamento.
infine ogn personaggio è definito da un drive, una motivazione che lo anima nella storia (salvare mia sorella, riguadagnare le mie terre, uccidere il principe giovanni). Queste sono una flag per il GM e un modo per il personaggio di guadagnare XP, infatti ne guadagna ogni volta che cerca attivamente di avvicinarsi.
Sono previsti tre tipi di check

i Task check (riuscirai a spondare la porta? gira carte di Might... dasate su una classe di difficoltà decisa dal GM (la classica, molto semplie-1 moderata-2) che indica quante carte pesca lui.

i Contested check, banalmente i contrapposti tra pg e pg o png

i Fate check dove conta la fortuna e nessuna abilità è applicabile... il GM decide quante carte pesca il giocatore a seconda di quanta ritiene sia la probabilità che si verifichi l'evento. se c'è anche solo una carta dello stesso seme del suo arcano di riferimento è passato.

Chi gira la carta più alta vince, in caso di pareggio conta la seconda e così via....

Ci sono due tipi di critici: se peschi il tuo arcano di riferimento fai critico, inoltre ogni abilità ha 1 arcano di riferimento (tipo Cunning-->The Moon) se peschi il significante è un critico.

quando perdi guadagni punti grieviance. NON si muore mani, quando raggungi greviance quanto la tua essenza diventi Faltering... Diventi passivo agli sviluppi della storia, non può generare conflitti etc. Devi necessariamente passare una scena a riposarti per togliere parte dei grief.
Automaticamente a ogni fine scena si guarisce di un grief. Ma un giocatore può chiamarsi fuori da una scena (e raccontare brevemente come si riposa) e scartare tutto l'accumulo.

il combattimento non sto a spiegarlo, fondalmentalmente è la versione estesa di un contested check, dove in più c'è l'aspetto tattico della scelta di quale strategia utilizzare (questo poi è stato eccelentemente riproposto nei combattimenti sul ring di contenders).

Esistono 3 meccaniche particolari
- i Flair... Sono un po' come le fan mail o i punti acclamazione di Trame (scusa rafu non ricordo il nome reale). Se fai cose fighe o divertenti o particolarmente azzeccate con la personalità del personaggio qualcuno può richiedere di darti un Flair (di norma deve chiederlo il GM, il tavolo può accettare o nominare un'altro che lo merita e il gm non dovrebbe avere il braccino corto). I flair possono essere usati per curarsi, aggiungere carte alla mano, entrare in scena e ATTIVARE IL POTERE DI UN ARCANO MAGGIORE.

-Se peschi un arcano maggiore durante un qualsiasi contest puoi conservarlo a parte. Sempre e solo 1, ma puoi cambiarlo se peschi qualcosa che ti piace di più. Durante la sessione puoi spendere 1 flair (in casi rari d più) per creare una scena che abbia a che fare col tema dell'arcano (1 volta a sessione) o per introdurre un png che c'entri con l'arcano (1 volta a sessione). Ci sono dgli esempi di scene legate agli arcani

- Esperienza. All'inizio gioco il GM fissa col tavolo una soglia di esperienza a secondo di quanto vuole fare lunga la storia. L'esperienza può essere spesa in vari modi per potenziare le statistiche... oppure lasciata maturare. Se si supera la soglia il personaggio ha il conflitto con la sua nemesi che gli impedisce di compiere la sua motivazione. In questo conflitto che si chiama Cosmic judgement se il personaggio è sconfitto muore e al personaggio è lasciato di creare la scena finale della propria morte, il Canto del Cigno (Swansong). (qui si sente molto il suo dichiarato amore per My life with master)
L'esperienza viede data secondo 4 modalità Scenario Resolution (quanto spesso partecipi ai conflitti e dirigi la storia vincendoli), Drive Progression (quanto ti sforzi per avverare la tua motivazione), ego awards (quanto spesso fai reciti in tono adeguato al carattere espresso dal tuo arcano), volontà del GM.
Ci sono delle tabelle indicative, ma sostanzialmente è tutto in mano al GM, forse in modo chiaro e contestabile, ma tutto suo.

La parte di backstory del master viene creata tramite la divinazione delle carte, come se il master stesse cercando di leggere passato presente e futuro. Questo rende la preparazione dell'avventura molto veloce e piuttosto flessibile (l'importante è che si rispettino i significati delle carte nei vari aspetti).

Commento finale:
Pur avendo qualche meccanica interessante ha un design decisamente tradizionale, i giocatori hanno molte possibilità di esprimere il proprio volere e il design è consapevole e coerente. Ma il master ha ancora talmente tanto potere da permettersi quanto vuole di fare railroading e illusionismo. D'altronde se fosse abile probabilmente giocherebbe ad altri giochi con meccaniche più innovative.
Suppongo piacerà a pochi qui dentro, ma rappresenta una buona via di mezzo tra vecchio e nuovo.
Sinceramente lo apprezzo per l'uso dei tarocchi (anche se non è così decisivo o rivoluzionario è comunque ben integrato nel sistema) e perchè credo sia perfetto per introdurre al gioco preadolescenti. Il GM avendo potere può guidarli e aiutarli quando si bloccano, il fantasy è molto vanilla e customizzabile a seconda delle fantasie e degli stereotipi dei ragazzi e l'evocatività dei tarocchi può aiutarli a diventare creativi molto più di carte e dadi.

A volte sono stato un po' approssimativo, ma spero di essere stato esaustivo
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Suna

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Swansong
« Risposta #2 il: 2009-12-03 22:54:15 »
Moltissimo e ti ringrazio. Mmm, forse un po' sempliciotto, ma potrei regalarlo per natale a un mio amico giocatore in fase intermedia tra il gioco tradizionale e quello indie, molto attaccato al colore e che forse apprezzerebbe le meccaniche.

Iacopo Frigerio

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Swansong
« Risposta #3 il: 2009-12-04 02:38:22 »
sì ecco, non sarebbe male come idea...

Se però devi fargli un regalo, ti sottopongo ad analisi anche gli altri tre giochi di Prince... Non girano su tarocchi ma su carte semplici e sono tutto uno spasso...
Se gli piace il wrestling, nel senso del gusto per le storiacce di scontri (fintissimi!!!) le botte contro il General Manager (Uh il GM!!!) le scene spacchiutroniche di quando entri nel ring, chitarre rombanti e pubblico in delirio... Piledrivers & powerbombs è perfetto.
Se ha il gusto per l'ironira su D&D Labyrinth & Lycantropes è geniale, una parodia molto gustosa
E poi c'è Contenders... Il mio pupilo... Un giocone sullo sporco mondo intorno alla boxe... Meccaniche che dire raffinate è poco... Certo è molto molto NW e forse non è adatto per chi è ancora in bilico... Ma cacchio se ne ha di colore dentro... Rocky, Cinderella man, Toro Scatenato, Alì, Million dollar baby... storie da pungo nello stomaco di perdenti che hanno un infinitesimo attimo da cogliere per non tornare nell'oblio da cui sono usciti, sommersi in un mondo di droga, vendette, mafia, scommesse, affaristi e prostituzione...
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Niccolò

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Swansong
« Risposta #4 il: 2009-12-04 03:56:47 »
Citazione
Moltissimo e ti ringrazio. Mmm, forse un po' sempliciotto, ma potrei regalarlo per natale a un mio amico giocatore in fase intermedia tra il gioco tradizionale e quello indie, molto attaccato al colore e che forse apprezzerebbe le meccaniche.


Artesia!

Niccolò

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Swansong
« Risposta #5 il: 2009-12-04 03:59:20 »
Citazione
E poi c'è Contenders... Il mio pupilo... Un giocone sullo sporco mondo intorno alla boxe... Meccaniche che dire raffinate è poco... Certo è molto molto NW e forse non è adatto per chi è ancora in bilico... Ma cacchio se ne ha di colore dentro... Rocky, Cinderella man, Toro Scatenato, Alì, Million dollar baby... storie da pungo nello stomaco di perdenti che hanno un infinitesimo attimo da cogliere per non tornare nell'oblio da cui sono usciti, sommersi in un mondo di droga, vendette, mafia, scommesse, affaristi e prostituzione...


è un gran gioco fuori dal ring, ma sul ring si perde in una risoluzione che-non-è-colpo-su-colpo-ma-nemmeno-un-tiro-e-via, che secondo me ha il doppio effetto di essere lunga e mettere l'amaro in bocca...

(e poi è sbilanciato su difesa+resistenza, enormemente.)

Iacopo Frigerio

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Swansong
« Risposta #6 il: 2009-12-04 16:07:03 »
Di sbilanciati è pieno il mondo... Anche Agon ne fa difetto e non è che ciò lo renda brutto...
Comunque condivido che sia sbilanciato in tal modo, sia che sia voluto o meno, perchè è come mi immagino e vedo sempre la boxe in tv, quindi mi gusta lo stesso...

E anche il combattimento sul ring mi piace, lungo il giusto per un narrativo...

Poi ovvio, le considerazioni restano tue... Ci tenevo solo a precisare che per la mia opinione non sono difetti e il gioco continua a gustarmi parecchio :-)
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Niccolò

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Swansong
« Risposta #7 il: 2009-12-04 23:20:19 »
beh, ma la sbilanciatura è un difetto minore del problema del ring... quello maggiore è che si gioca di round in round, il che non è ne rapido, ne abbastanza soddisfacente (IMO) nel ricreare un incontro. ho delle idee su un eventuale gioco di boxe. se ne parla lunedì?

Lupo

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Swansong
« Risposta #8 il: 2010-09-09 13:23:11 »
Citazione
[cite]Autore: El Rethic[/cite][p]

Pur avendo qualche meccanica interessante ha un design decisamente tradizionale, i giocatori hanno molte possibilità di esprimere il proprio volere e il design è consapevole e coerente. Ma il master ha ancora talmente tanto potere da permettersi quanto vuole di fare railroading e illusionismo. D'altronde se fosse abile probabilmente giocherebbe ad altri giochi con meccaniche più innovative.
Suppongo piacerà a pochi qui dentro, ma rappresenta una buona via di mezzo tra vecchio e nuovo.
Sinceramente lo apprezzo per l'uso dei tarocchi (anche se non è così decisivo o rivoluzionario è comunque ben integrato nel sistema) e perchè credo sia perfetto per introdurre al gioco preadolescenti. Il GM avendo potere può guidarli e aiutarli quando si bloccano, il fantasy è molto vanilla e customizzabile a seconda delle fantasie e degli stereotipi dei ragazzi e l'evocatività dei tarocchi può aiutarli a diventare creativi molto più di carte e dadi.[/p][p]A volte sono stato un po' approssimativo, ma spero di essere stato esaustivo[/p]


Però non pare poi male come prodotto, anzi: personalmente trovo che abbia un che di affascinante.

Ci sarebbe qualche idea/consiglio per renderlo più "innovativo" e più vicino ai giochi moderni?
Alex Nuzzi

Iacopo Frigerio

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Swansong
« Risposta #9 il: 2010-09-09 14:44:27 »
Di suo è già abbastanza benfatto, lo dicevo.
E sul fatto che sia affascinante non ci piove.
La mia è una discussione in proposito al fatto che rispetto a giochi come Polaris, Annalise, La mia vita col padrone ha un impianto e una struttura decisamente più canonica dei giochi di ruolo tradizionali.
Con questo, ora che è in italiano, assomiglia molto a un impiato da Lo Spirito del Secolo, pur con le dovute prese di distanza.
Questa vicinanza al canone tradizionale può in certi casi portare ad emergere più facilmente comportamenti di gioco classici e talvolta disfunzionali (per questo parlavo di illusionismo e railroad).
A livello d consigli, credo che alcune dei consigli che si possono trovare nel manuale di esoterroristi (a memoria mi sembra di ricordare che si accennava al bass-playing) o anche nello Spirito del secolo possono aiutare molto.
Oppure, su questa stessa comunità si parlava di sand-box (si può cercare) che può essere una tecnica utile per giocare bene a Swansong.

Diciamo poi che per me ha avuto un effetto prospettico, avendo letto swansong dopo contenders e P&P. Quindi avendo già visto lavori di joe molto più maturi, sperimentali e appaganti.
Certo, se volete giocare un fantasy canonico, alla D&D, ma con un occhio non all'Hack & Slash (in chiave umoristica c'è L&L sempre di Prince) ma al gusto della storia, rimane decisamente un buon prodotto. Mutuando una frase famosa di Michele, Swansong ha senso estetico. :-)
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

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Swansong
« Risposta #10 il: 2010-09-10 09:59:54 »
Citazione
[cite]Autore: El Rethic[/cite][p]Di suo è già abbastanza benfatto, lo dicevo.
E sul fatto che sia affascinante non ci piove.
La mia è una discussione in proposito al fatto che rispetto a giochi come Polaris, Annalise, La mia vita col padrone ha un impianto e una struttura decisamente più canonica dei giochi di ruolo tradizionali.
Con questo, ora che è in italiano, assomiglia molto a un impiato da Lo Spirito del Secolo, pur con le dovute prese di distanza.
Questa vicinanza al canone tradizionale può in certi casi portare ad emergere più facilmente comportamenti di gioco classici e talvolta disfunzionali (per questo parlavo di illusionismo e railroad).
A livello d consigli, credo che alcune dei consigli che si possono trovare nel manuale di esoterroristi (a memoria mi sembra di ricordare che si accennava al bass-playing) o anche nello Spirito del secolo possono aiutare molto.
Oppure, su questa stessa comunità si parlava di sand-box (si può cercare) che può essere una tecnica utile per giocare bene a Swansong.[/p][p]Diciamo poi che per me ha avuto un effetto prospettico, avendo letto swansong dopo contenders e P&P. Quindi avendo già visto lavori di joe molto più maturi, sperimentali e appaganti.
Certo, se volete giocare un fantasy canonico, alla D&D, ma con un occhio non all'Hack & Slash (in chiave umoristica c'è L&L sempre di Prince) ma al gusto della storia, rimane decisamente un buon prodotto. Mutuando una frase famosa di Michele, Swansong ha senso estetico. :-)[/p]


Grazie per i chiarimenti, Iacopo: devo dire che quasi quasi m'hai convinto a comprarlo.
In ogni caso, approfondirò la questione "Sandbox" sia qui che su The Forge, nella speranza che possa uscirne qualcosa di davvero interessante.

Buone giocate,

Lupo
Alex Nuzzi

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