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[Recupero] System-0 ed i problemi sociali
Arioch:
--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]Allora qual è il senso di fare un PG con intelligenza alta?
--- Termina citazione ---
Hai un bonus più alto ai tiri per colpire con i poteri basati su IN :-D
Marco Amicone:
--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]Allora qual è il senso di fare un PG con intelligenza alta? Un PG con Forza bassa non potrà mai batterne uno con Forza bassa sulla base delle capacità del giocatore; quanto dici tu permette invece a un PG con Intelligenza infima di batterne uno con Intelligenza altissima, semplicemente perché ilgiocatoreriesce a battere l'altro.
A questo punto, tutti con Forza al massimo e Intelligenza al minimo (sì, è un discorso volutamente estremo, l'Intelligenza serve anche ad altro: tiri salvezza, incantesimi o quello che è. Ma credo comunque renda l'idea)...
Sottolineo una cosa: il mio discorso non è "Perché altrimenti è irrealistico", come tu stesso hai detto una motivazione di realismo si trova sempre; piuttosto, è una questione sistemica: ha ancora senso la struttura delle caratteristiche, se una cosa legata all'intelligenza ne viene slegata?
--- Termina citazione ---
Beh, non che il sistema mi piaccia, è giusto un modo per evitare gli inghippi maggiori... Giocando a D&D inoltre il giocatore con intelligenza alta ha i suoi vantaggi nel fatto che in combattimento è capace tanto e quanto il pg con forza alta ed intelligenza bassa...
Anzi, in D&D ironicamente è il pg con forza bassa quello ad avere meno possibilità (nella 3.5 almeno, in 4^ c'è un equilibrio accettabile). Poi devo dire che non è che abbia un esperienza decennale con gli enigmi, quelli che ho messo si puntano veramente sulla punta delle dita, l'ultimo risale a più di un anno fa ormai (e non provo desiderio di inserirne un altro).
Ovviamente se posso evitare un sistema del genere in toto, lo faccio. Nei tradizionali invece mi sa che non c'è scampo, una rogna in un modo o nell'altro salta sempre fuori, ho scritto cosa faccio io solo per la cronaca, non perché lo reputi una soluzione veramente efficace (anche se devo dire che fino ad ora non ho incontrato problemi, quindi non mi lamento troppo).
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: Mark[/cite]Giocando a D&D inoltre il giocatore con intelligenza alta ha i suoi vantaggi nel fatto che in combattimento è capace tanto e quanto il pg con forza alta ed intelligenza bassa
--- Termina citazione ---
Ma, per contro, il giocatore con intelligenza bassa negli indovinelli non è tanto capace quanto il PG con Forza bassa e Intelligenza alta; quindi, per fare un PG con Forza alta devi fare un PG con Forza alta; mentre per fare un PG con Intelligenza alta devi, almeno in certe occasioni, avere tu Intelligenza alta.
Si crea, quindi, uno squilibrio tra le caratteristiche fisiche e quelle mentali, le prime rese solo da quelle del personaggio, le seconde rese almeno in parte da quelle del giocatore; se questo squilibrio risulta alla fine essere distruttivo dipenderà dai singoli gruppi (che, come detto, possono trovare un equilibrio), ma di fatto c'è e crea sovrapposizione giocatore-personaggio. E, cosa non trascurabile, crea la situazione per cui un giocatore con una certa forza potrà giocare un personaggio con una forza maggiore; ma un giocatore con una certa intelligenza non potrà (o comunque sarà limitato nel) giocare un personaggio con un'intelligenza maggiore.
Iacopo Frigerio:
Quella dell'Intelligenza è un problema complesso....Perchè comunque all'intelligenza sarebbero legate anche alcune scelte di comportamento, alcuni pensieri che fa, alcuni discorsi... E questo spesso contrasta con la libertà del roleplaying in se stesso.
Come da un lato io non saprei interpretare al meglio il mio PG INT 20 nella risoluzione di un enigma, è anche vero che il mio PG INT 20 non prenderebbe quella decisione mentre parla col guerriero (ma ne prenderebbe una più intelligente) e proporrebbe una diversa disposizione tattica di combattimento che tenga molto meglio conto dei valori in campo (a cui lui ci arriverebbe ma io no).
D'altra parte c'è il discorso che alcune cose possono sempre essere simulate o immaginate senza che ne serva una vera esemplificazione pratica (Tipo le questioni sociali, non c'è bisogno di essere oratore, un tiro di diplomazia riuscito e raccontiamo semplicemente che sono figo e lo convinco [esempio banalmente banale]) e alcune in cui serve effettivamente che tu lo faccia (un combattimento in D&D 4th necessita che io scelga tatticamente tra le mie risorse).
Talmente complesso che secondo me sono necessari due step.
La prima è analisi di gioco in gioco, ognuno ha il suo sistema specifico e le sue regole... In NCAS suppongo che il problema non si ponga e neppure in Cani per esempio. Niente discorsi generalizzati, si guarda alla cornice di significato data da ogni singolo gioco.
La seconda è che molte scelte vengono prese non a priori ma contestualmente nei patti di gioco (da qualcuno chiamato anche contratto sociale o contratto di gruppo). Ossia che l'intelligenza riguardi tutti gli aspetti meccanici legati al sistema tattico (ne sono esempi tratti da D&D bouns sui TC, bonus alle conoscenze etc.) ma che alcune prove come la scelta dei poteri e la posizione durante le battaglie o la risoluzione di indovinelli, le scelte comportamentali etc. non siano mediate attraverso il valore di intelligenza del pg ma direttamente dal giocatore.
Tali patti in parte dipendono dal gioco stesso (per uber-citato D&D non è ritrattabile che le scelte di combattimento sia del giocatore e non del più intelligente personaggio)(e per questo dicevo che si guarda gioco per gioco) altri dipendono dai gusti del singolo gruppo (ad alcuni può piacere che gli indovinelli siano risolti dai giocatori [come ennesimo esempio della propria abilità] altri che siano risolti da tiri basti sulle caratteristiche dei giocatori [l'abilità viene coadiuvata dalla propria abilità di minmaxare e di usare la caratteristica giusta]
oppure che esista una norma che decida quando e come i giocatori esplicitano quale metodo preferiscono usare. In ogni caso tali patti andrebbero esplicitati e sono specifici di ogni singolo tavolo...
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione ---[cite]Autore: Fra[/cite]e dannati ingenieri(o foturi tali)!
--- Termina citazione ---
Il peggio è quando uno (IO) progetta un dungeon fatto di stanze divise in settori concentrici che ruotano ogni volta che i PG cambiano stanza, poi ne costruisce un modello in carta (3 fogli + un fermacampioni o come si chiamano) poi lo gioca con grande soddisfazione col suo gruppo.
Poi lo passa ad un amico che gioca con 4 studenti: 3 futuri ingegneri (2 informatici + 1 non ricordo) + 1 matematico in training.
Tempo poco, smettono di giocare ed impostano il sistema di equazioni che descrive le combinazioni tra le stanze. Poi procedono a fare un efficientissimo giro dentro-fuori senza dover ripetere le stanze come avevano fatto i miei giocatori. O_o;
E questa è una storia VERA, potrei produrre nomi e cognomi. O_o;
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