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Solipsist - Gioco

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Fabio Succi Cimentini:
Sì, ho l'impressione che ci metteremo nei guai da soli :°D

Emanuele Borio:
Chiara, beatamente inconsapevole dell'esistenza del dolore, percepisce dell'angoscia nel ragazzo che ora è di fronte a lei. E poi quando la afferra, ha un moto improvviso di paura. Strano, non si ricordava di avere paura del contatto umano. Beh... In effetti da quando sua madre se ne era andata non aveva più toccato nessuno. La sua bellezza innocente porta il suo sguardo dritto negli occhi di Celeste:.
. È il padre di lei che sta parlando, la sua figura alta e spessa, dal fisico perfetto nonostante l'età, si avvicina a Celeste, quasi sovrastandolo. Come la figlia, ha degli occhi di ghiaccio privi però dell'innocenza di lei. I suoi lunghi capelli neri gli incorniciano il viso mossi dal vento, donando alla sua figura un qualcosa di malvagio, aggressivo, felino. Si avvicina con uno strano ghigno inquietante, una via di mezzo tra un caldo sorriso e uno sguardo predatore, che farebbe rizzare i capelli a chiunque. . Chiara ha uno sguardo impaurito, come se temesse per le sorti di Celeste, e all'improvviso si avvicina al padre, gli mette una mano nella sua, e esclama:. E guarda sorridente Celeste.. Lorenzo sorride a Celeste, uno sguardo da ghiacciare il sangue, fa un cenno con la testa, si gira con un veloce scatto, e si avvia, le mani conserte dietro la schiena. Chiara tira un sospiro di sollievo e si rivolge a Celeste:.

Spero di non aver fatto una cosa molto lunga, ma ci tenevo a presentare il papà di Chiara per quello che me lo ero pensato.

EDIT:
Scusa se ho tardato ma non avevo visto il tuo Edit, e l'altro ieri mi sembrava un messaggio vuoto ò_ò

Fabio Succi Cimentini:
Altre complicazioni. Altre stranezze. Lorenzo de Medici viene guardato andare con occhi distratti - avrà un'allure da stronzo, ma per ora è solo un uomo normale - mentre Celeste può finalmente concentrarsi sulla figlia.
"Chiara. Un nome da santità, appropriato per tentare di rassicurarmi." Una sorta di sorriso mentre si lascia cadere sulla sedia, sentendo improvvisamente che per la sua solita camicia bianca ha quasi freddo; poi torna a osservare la ragazza.
Sembra ipertesa, emotiva. Forse lo finge? Ma è qualcosa di oltre, in ogni caso.
"Io sono Celeste", risponde dopo qualche secondo. "Siamo entrambi... più che uomini. Visionari, angeli." Soppesa l'ultima parola, non sicuro. "E credo che tu abbia impedito che Albert Krall venisse ucciso, prima che potessi impedirlo io. Cosa di cui ti sono comunque grato. E' così?"  

Io invece sono brevino.

Emanuele Borio:
Chiara, ostentando timidezza e arrossendo, sussurra:. Per un attimo Celeste non può non notare una vibrazione in lei, gli Animacoli che palpitano. >. La timidezza emerge ancora, mentre tira fuori il cellulare per registrare il suo numero.

Più breve ancora XD

Fabio Succi Cimentini:
"Un ricco che continua il suo lavoro investendo in un quartiere vecchio e disfatto. Non è detto che sia il diavolo al lavoro, o almeno lo spero." Un altro sorriso incerto del giovane, mentre con la coda dell'occhio vede Diana avvicinarsi di nuovo. Certo, anche per lui sarà difficile dire 'sì, amore della mia vita, stavo parlando con un'altra ragazza col potere di deformare la realtà e non preoccuparti', meglio trovare una scusa.
"Assolutamente", dice soltanto alla giovane. "E se mi cercherai... sarò a svolazzare qua sopra. Il piccolo angelo di quartiere." Ma sa che la dovrà tenere d'occhio. Angelo o turbamento? Scegli la tua parte, Chiara, e saprò come comportarmi.

Povera cara timidina :° Chiudiamo qui la scena, direi ?

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