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Solipsist - Gioco

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Marco Costantini:
Dopo un attimo di silenzio, la folla esplode!
Piano piano tutti si alzano in piedi, spingendo ancora per avvicinarsi a Celeste, levando le mani al cielo, come se volessero raggiungerlo, toccarlo.
"Prendi me! Portami con te! Anche io voglio le ali!"
E' un putiferio e in molti cominciano a farsi del male...non è scontato che fra un secondo qualcuno cominci a morire, calpestato e schiacciato dagli altri.
Non sa come, ma Celeste, in quella confusione, sente distintamente la voce di uno dei soldati ancora a riparo dietro i cancelli che fanno da mura alla città: "Li farà ammazzare tutti" mormora ad un suo compagno.

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"Interessante. Critichi il dio degli uomini per essere praticamente un aguzzino, ma fai esattamente lo stesso: te ne stai a guardare morire e soffrire tutti perchè vuoi essere "pregata" continua il ragazzo. "Non credi che questo sia un tantino ipocrita?".

Emanuele Borio:
Chiara sorride ancora al ragazzo. Un sorriso senza felicità, senza soddisfazione "Io non sono Dio, amico mio, non sono obbligata a perdonare o a volere il bene delle persone. Sarò disposta a aiutare chiunque vorrà accettare la mia divinità e chiedere il mio aiuto, ma ora basta. Ho finito di tentare di aiutare le persone senza che loro me lo chiedano, anche perchè il risultato è che vengo ignorata, mentre il loro Dio, che non gli volge un singolo sguardo, è adorato in tutto il mondo. Chissà, magari questo disastro farà aprire gli occhi a molte persone".

Fabio Succi Cimentini:
Zeus, un casino. Ok, ci provo.

* * *

Maledizione; non è come sperava, non è per niente come sperava. Celeste si aspettava che qualcuno tra la folla avrebbe capito cosa vuol dire essere un angelo, potesse davvero condividere il suo peso... invece sono ancora legati dall'egoismo, dalla disperazione, dall'istinto cieco.
E ora che cosa può fare? Potrebbe dire una parola e appropriarsi delle loro volontà, trasformarli in docili agnellini della volontà divina... ma non può farlo. Perchè ha promesso di non forzare più la mente delle persone. Non imparerebbero niente, non capirebbero nulla di come fare bene agli altri; e poi l'ha promesso a Diana.

Si guarda intorno a scatti e digrignando i denti. Maledizione... dov'è finita Chiara? E le sue promesse di aiutarlo?

Però lui deve proteggerli da loro stessi, prima che diventi un massacro. E a questo punto lo farà da solo.
Allora può soltanto punirli, e fare qualcosa di esemplare. Farà sparire la loro carne e a quel punto disciplinerà le loro voci, finchè non saranno accordate.

Cambio di Realtà: rendere incorporea la folla, in modo che si azzeri il rischio di catastrofe.

Mi rendo conto che Celeste diventa sempre più contraddittorio nel seguire un dettame e trovare i modi per aggirarlo in modo da fare una cosa similissima, ma vediamo come si va avanti in questa spirale sempre più discendente.

Marco Costantini:
Ok, mi spieghi bene cosa vuol dire far diventare la folla incorporea?
Cioè a livello di scena, se dovessi avere successo, come te lo immagini?

Emanuele Borio:
A me era parso di capire come intangibili ma visibili, modello fantasmi, non so se mi spiego :P

P.S.: e se così fosse, mi piace.

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