Zeus, un casino. Ok, ci provo.
* * *
Maledizione; non è come sperava, non è per niente come sperava. Celeste si aspettava che qualcuno tra la folla avrebbe capito cosa vuol dire essere un angelo, potesse davvero condividere il suo peso... invece sono ancora legati dall'egoismo, dalla disperazione, dall'istinto cieco.
E ora che cosa può fare? Potrebbe dire una parola e appropriarsi delle loro volontà, trasformarli in docili agnellini della volontà divina... ma non può farlo. Perchè ha promesso di non forzare più la mente delle persone. Non imparerebbero niente, non capirebbero nulla di come fare bene agli altri; e poi l'ha promesso a Diana.
Si guarda intorno a scatti e digrignando i denti. Maledizione... dov'è finita Chiara? E le sue promesse di aiutarlo?
Però lui deve proteggerli da loro stessi, prima che diventi un massacro. E a questo punto lo farà da solo.
Allora può soltanto punirli, e fare qualcosa di esemplare. Farà sparire la loro carne e a quel punto disciplinerà le loro voci, finchè non saranno accordate.
Cambio di Realtà: rendere incorporea la folla, in modo che si azzeri il rischio di catastrofe.
Mi rendo conto che Celeste diventa sempre più contraddittorio nel seguire un dettame e trovare i modi per aggirarlo in modo da fare una cosa similissima, ma vediamo come si va avanti in questa spirale sempre più discendente.