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Solipsist - Gioco

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Fabio Succi Cimentini:
"E' lei che ci ha chiamato fino a questo momento, allora. Magari ha anche armato la mano di... qualcuno che ormai non è mai esistito, per farci incontrare?" Celeste non usa toni di accusa, è tranquillo. Magari, se è così, Beatrice stessa si rivelerà come nient'altro che una cospiratrice per il bene dei suoi cari. Anche se ancora non si capisce se lei sia come loro o possa semplicemente riconoscerli, il che spiegherebbe perchè Albert e Ludovico non ha tentato di fermarli lei.
E ora vorrebbe parlare a Chiara, perchè non ha ancora avuto modo di cercare di capire assieme a lei la situazione... e prima ancora, essere di nuovo con Diana. Però prima c'è tutto questo da risolvere.
"Ha qualcosa da chiederci", dice poi alla fine. Ne è sicuro.

Marco Costantini:
"Tu non mi ascolti, vero ragazzino? Sei troppo preso da te stesso, ci scommetto" ora la sua voce è decisamente più dura.
"Vi ho chiesto: occorre essere vostri, amici, amanti o chissà cos'altro, affinchè vi degniate di elargire il vostro stupendo dono?"

Fabio Succi Cimentini:
Mo ce la faccio pure qui.

Celeste per un po' resta in silenzio.
Cerca per un momento una risposta silenziosa da Chiara, guardandola; poi pensa se lui sia davvero l'egoista che Beatrice vorrebbe mostrare.
"Lei sa cosa ho fatto prima di entrare in quel teatro a cantare, per caso? Mi dirà che ho sbagliato a volere giusto proteggere il mio quartiere?" Cerca di non mostrare di essere seccato... o peggio ancora, incerto. Perchè la donna ha ragione: lui dovrebbe desiderare di rendere l'armonia al mondo intero, non solo a questo posto. Ma ne sarebbe capace? O semplicemente si crea dubbi per nascondersi che ora qualcuno sta diventando più importante di tutti gli altri, ai suoi occhi? "Questa città è il nostro punto di partenza, e la mia casa. Tutto quello che possiamo fare... parte da qui. "

Emanuele Borio:
Chiara riflette sulle parole della donna. Si rende conto che quello che dice è effettivamente la verità, ma Chiara ha molta paura. Lei è tutt'ora ben conscia che basterebbe un pensiero, nulla di più dell'espressione di una volontà, come tante volte ha fatto prima d'ora, per realizzare quello che dice Beatrice. Eppure ha una folle paura. Una volta gli successe di intravedere in sogno una bellissima porta luminosa. Sapeva che sarebbe stata esattamente quello che ha sempre voluto, ma tuttavia il terrore fu grande, nel sentirsi sola per sempre.
Le parole di Beatrice suonano veritiere e amare, ma Chiara sapeva ce se voleva mantenere la sua esistenza in questo mondo, per quanto perfetto, non poteva essere la dea che aveva sempre sognato. Un sogno è una cosa molto bella, ma la realtà, per quanto imperfetta, è ancora parte di lei.
A sguardo chino non sa cosa rispondere. L'Ombra è astuta, non c'è che dire, e Chiara è stata tanto colpita dalle sue parole da non riuscire a parlare.

Marco Costantini:
La bella Beatrice si volta e appoggia la schiena al balcone.
Sorride della foga senza incertezze apparenti di Celeste mentre sposta lo sguardo su Chiara che resta pensierosa in silenzio a capo chino.
Si stacca dal balcone con uno colpetto di reni e procede a lenti passi verso Chiara; le poggia un dito sotto il mento e le fa alzare il viso ad incrociare i suoi occhi.
Sorride gentile e la bacia sulla fronte.
"Bene, è proprio quello che spero facciate: cominciare da qui per arrivare ovunque".
Po si volta verso Celeste: "Non temete quello che potete fare: è un dono di Dio e nessuno ve lo toglierà mai. Non abbiate paura di usarlo per ciò che ritenete giusto".


Avete altro o passiamo oltre?

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