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Solipsist - Gioco

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Emanuele Borio:
La scena di dialogo con l'ombra la volevo lasciare volutamente nell'ombra :P Così possiamo poi sbizzarrirci in futuro su cosa mi ha detto, fare partire flashback, o semplicemente dire "non ho avuto il coraggio di parlarci insieme" o "alla fine era troppo impegnata".
Invece mi interessava far scoprire a Chiara dove abita Celeste e fare incontrare i Solipsisti da soli in un luogo così intimo per Celeste. Ne verranno fuori cose esplosive, soprattutto da quel che conosco il luogo e le persone che vi abitano XD

Marco Costantini:
Prego allora: apri pure la scena.

Emanuele Borio:
Le due di pomeriggio. Il sole è caldo ma l'aria e umida e messi in combinazione rendono l'atmosfera asfissiante. Solo fuori c'è un bel venticello fresco e frizzante che fa sognare di poterci volare. Per questi fattori Chiara è vestita in tal modo che come minimo un uomo vedendola ha un'improvvisa caduta di mascella. I passi di Chiara incedono incerti, le bellissime gambe intrecciate in dei pantaloncini di jeans della lunghezza di circa 20 centimetri se va bene, una cintura di cuoio bianca lucente, un buon 30 centimetri di pancia in vista, sovrastata da un top azzurro cielo mozzafiato. I capelli tenuti a coda molto alta e lunga, che la fa sembrare ancora più slanciata. Dei bellissimi occhiali da sole acuminati come una lama le incorniciano il viso. Sta masticando una gomma, ansimante e arrossata, sa già che si ricoprirà di lentiggini, mentre le sue scarpe da ginnastica argentate firmate scalpicciano a ritmo con l'I-Pod che ha nelle orecchie mentre sale la scalinata che porta all'appartamento di Celeste. È una giornata particolare, il caldo asfissiante dà alla testa, aumentando a dismisura i sentimenti romantici, e Chiara riesce a scorgere dalla finestra una coppia sbaciucchiante ogni metro quadro circa quando suona al campanello.

Ta-Daaaan!!! È il momento di farvi conoscere la parte della Dea che risiede dentro la ragazzina timida e insicura. Quando si libera delle inibizioni e trova il coraggio per tirare fuori le palle diventa una pantera!

ENJOY!

Fabio Succi Cimentini:
Il postino?, pensa Celeste al suono del campanello.
A quest'ora non potrebbe essere nessun altro, suo padre torna a casa di tardo pomeriggio e finora Diana non è ancora venuta a trovarlo, neanche ha visto casa sua (a proposito... pensa che non la vede daldiscorso, quando era ancora turbato, e gli manca - che cosa ha fatto finora in effetti, oltre che preoccuparsi dei nuovi eventi e un passaggio in chiesa?). Si veste rapidamente, l'immancabile camicia bianca che viene rapidamente allacciata sul petto, e quando apre rimane doppiamente stupito.
"...oh. Non pensavo che saresti riapparsa così presto."
Non sapevo che potessi trasformarti così, sarebbe il secondo pensiero verso Chiara; ma non lo esterna. Può ricollegarlo al fatto che forse è più giovane di quanto non sembri, che ancora è adolescente, con una sorta di divisione in due anime. O giusto che ha un padre inquietante che la vuole come la bambola di casa e poi ha bisogno di liberarsi in qualche modo. C'è un qualcosa di disarmonico, in lei... è tutto quello che lo turba a tale proposito?
Intanto è rimasto a guardarla sulla soglia di casa. Scuote la testa.
"Oh... sono un pessimo ospite. Prego, entra."

Un bicchiere d'acqua è quanto può offrire, soprattutto data la visita a sorpresa. Fa sedere Chiara sulla poltrona in sala - dopo averla un poco rassettata - e lui resta in piedi.
"Hai le idee più chiare, ora? Io e te possiamo cambiare la realtà con un solo pensiero, credo. E penso che anche a te Beatrice Neri dia la stessa sensazione, un qualcosa che ci mette a disagio." Sintetico quando vuole, il ragazzo. "Non sono ancora riuscito a parlarle, non so se lei sia un pericolo per quello che ho in mente per questo quartiere. Forse sai qualcosa tu." Poi si gira verso di lei, co nun che di imbarazzato. "Ma ti sto rubando il fiato. E non so ancora quello che vuoi tu. Sei venuta per questo, immagino?"
Non si  dimentica di quello che lei è: potrebbe essere qui per sedurlo, per portarlo dalla sua parte, qualunque sia il suo obiettivo. Allora tiene le distanze, in piedi accanto a un mobile. Ma è tranquillo, lo deve sembrare.


Damn :°D

Emanuele Borio:
Chiara, da quando Celeste ha aperto la porta a quando ha finito di parlare, è rimasta completamente immobile,come se non riuscisse a frenare quell'improvviso Tsunami di parole. Dopo aver sorseggiato la sua acqua, si rivolge a lui:. Si avvicina a lui.

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