Play by Forum > (Solipsist) PbF 1
Solipsist - Gioco
Marco Costantini:
Celeste comincia a cantare, ma lo sguardo inorridito e sconcertato di Diana lo inchioda.
Gli occhi di lei si muovono veloci, da lui al resto della stanza.
"Cosa cazzo vuoi fare, farmi impazzire?! Smettila di cantare!" gli urla contro.
"Prendi le tue cose e rivestiti" continua con un filo di voce.
Da lì in avanti i minuti si sciolgono.
Senza quasi rendersene conto Celeste è alla porta, con Diana alle sue spalle.
"Ci...ci sentiamo" dice lei evitando di guardarlo.
"Il concorso è fra meno di una settimana" lo dice sorpresa, come se se ne rendesse conto solo ora "e se per quello che è successo qualcosa dovesse andare storto" ora alza lo sguardo e lo fissa "giuro che non te lo perdonerei mai".
La porta si richiude alle spalle di Celeste.
Ok, ottima scelta. Comunque interessante. Vuol dire che ci tieni all'integrità di Celeste...quindi preparati a perderla perchè ci insisterò parecchio ;)
Compitino per casa: metti una "x" vicino alle tre Limitazioni coinvolte (Diana, Non so cosa sono, Nessuno è in armonia).
Per le cose da aggiustare in scheda: il tinkering credo sia più riferito a cambiamenti sostanziali della scheda, quindi direi che possiamo ancora aggiustarla. Ti invito a postare, sempre nella discussione sulla schede, eventuali esplicazioni di tratti e ossessioni in modo da poterne discutere.
Fra poco posterò una nuova scena.
Fabio Succi Cimentini:
Diamine XD Lo so, sarà dura. E' una bella sfida.
E faccio il compito e penso la spiegazione, anche perchè prima di tutto voglio avere chiarezza io stesso.
Marco Costantini:
La settimana che ti separa dal concorso trascorre velocemente.
Diana si rende disponibile per altre prove, ma la sensazione di imbarazzo è palpabile: cntare insieme diventa più difficile e non riuscite più a raggiungere le vette di perfezione a cui vi eravate abituati.
E più questo accade, più Diana si fa tesa, dando vita ad una spirale negativa delle vostre performance. E non ci vuole un genio per capire che Diana addossi la responsabilità di questo fallimento a te.
Lo leggi nelle occhiate che ti lancia quando qualcosa non va, nei silenzi forzati, nella serietà autoimposta.
[Vuoi intervenire rispetto a questo o vado avanti?]
Fabio Succi Cimentini:
Vai pure!
Marco Costantini:
E' la grande sera.
Sei in camera ed hai praticamente finito di sistemarti [prego: inserire descrizione di come sei agghindato per la serata] quando senti suonare alla porta d'ingresso.
Senti tuo padre, che per l'occasione ha pensato bene di sbronzarsi fin dal pomeriggio, trascinarsi borbottando fino alla porta ed aprirla con un imprecazione.
Da dietro la porta della camera ti arriva la voce di un paio di uomini.
"Allora Sergio?" fa uno, con una voce piuttosto grossa e profonda "vedo che te la spassi eh? Già brillo a quest'ora! Eh, si sa, i soldi per una bottiglia di vino non ti mancano di certo" continua con fare gioviale, mentre senti una risata acuta, emessa dall'altro uomo.
"Il problema, vecchio mio, è che all'appello mancano ancora tutti i soldi che ci devi. Anche noi abbiamo famiglia, sai?" la voce è ancora cortese, ma assume -forse a causa di quello che ha detto- un'aria più sinistra.
"Ah proposito" senti l'altra voce, incerta e stridula "ma dov'è, eh?, quella bella signorina che ti tieni in casa? Scommetto che ogni tanto te la sbatti, vero? Eh, magari ce l'avessi io una figlia così...carina! Risparmierei i soldi per le puttane" sghignazza, e la sua risata viene sovrastata da quella, sempre più profonda, dell'altro, che dice "Ti sbagli amico mio. Sergio ha un figlio. Vero?".
E l'altro: "OOOh, e che differenza vuoi che faccia?" ancora ghignate.
"Sai Val" fa il vocione "forse Sergio è in difficoltà proprio a causa del ragazzo. Scommetto che se ne vanno un sacco di soldi per mantenerlo".
"E se ce lo prendessimo noi? Come anticipo, intendo. Magari così facciamo anche un favore a Sergio" suggerisce la vocina stridula.
In tutto questo tuo padre non ha emesso un suono.
La voce profonda riprende e questa volta il suo tono e serio e netto.
"Ci siamo divertiti abbastanza per oggi. Ma resta il fatto che ci devi ancora un bel mucchio di soldi. Non ti spaccheremo un braccio, perchè è con quello che lavori. E non ho voglia di riempirti di pugni fino a mandarti in prognosi riservata. Lo troviamo...controproducente. Ma così non si può andare avanti e lo sai anche tu".
Senti lo schiocco di un ceffone.
"Aaaah, non sai quanta voglia avrei di metterti le mani addosso" è sempre la voce grossa a parlare.
"Ti do tempo dieci giorni per farci vedere che sei ancora...disponibile...a darti da fare per trovare questi soldi. E se non dovessimo vedere nessun progresso...bhe, sarò costretto a dare ragione a Valerio e a prendere il tuo ragazzo. Scommetto che potremmo tirarci su un sacco di soldi se lo mettessimo a fare la puttana".
Un altro ceffone.
"Hai capito bene Sergio?".
Questo è quel che accade.
Fai qualcosa?
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa