[cite]Autore: Glenda[/cite]Emh...chi aveva detto una volta che se usciva fuori una pistola è sempre una crisi? Però io almeno vorrei capire cosa vogliono da David adesso...^^
Io, ed era un aforisma, quindi, come tutti gli aforismi, prendilo con le molle. E' utile a capire all'inizio, ma poi devi andare a scavarci dietro.
E' Crisi quando c'è un conflitto di interessi tra due personaggi. In questo senso, quando qualcuno mi punta una pistola addosso, di solito, il conflito di interessi è evidente. Chi me la punta vuole qualcosa che io non sono disposto a concedere, o non arriverebbe certamente a tanto.
E' solo un esempio.
Il regolamento ci dice anche che quando qualcuno chiama una Crisi, ma c'è anche solo una persona che ha dei dubbi su questa chiamata
non è crisi, quindi non siamo in crisi, perche Barbara ha tutto il diritto di bloccarla.
In effetti a questo punto non è ben chiaro cosa si voglia ottenere con quella pistola. L'importante è non ritardare troppo la crisi. In questo senso la narrazione di Renato mi mette un po' in una brutta situazione. Dato che è rimasto vago sugli intenti di Jesse (o su quelli di David, per quel che conta) adesso sta a me definirli, stando attento a non superare il punto di svolta e ritardare quindi la Crisi.
Ricordate che, durante le Manovre, è inutile rimanere sul vago, tanto tutte le motivazioni di quanto viene fatto potranno venire ribaltate in Crisi.
Per chiarezza, comunque: In un certo senso ha ragione il Vellu: quando si coonfigura un chiaro conflitto di interessi, il gioco libero si blocca e tutto quello che succede lo si vede con le regole della Crisi. In pratica James potrebbe sparare e uccidere, semplicemente, senza dar il tempo a David di rispondere. Fa parte dei cliché del genere, in fondo.
Tranquilla, però, Barbara, che c'è una valvola di sicurezza: anche nel caso in cui David morisse ci sarebbe comunque un'ultima possibilità per definirlo ;-)
Direi che possiamo fare un tentativo in questo senso:
-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*
3. Aggiungere ulteriori dialoghi e azioni in una scena esistente. Una persona può narrare le azioni, gli eventi, e i dialoghi di una scena. Questo può essere fatto da chiunque per qualunque scena attualmente attiva, ma se dichiari azioni o dialoghi per la spia di un altro quella persona ha l’autorità finale (ovverosia il potere di veto) su queste affermazioni.La canna della pistola ondeggiava a pochi centimetri dall volto raggelato di David. Dietro la faccia congestionata di James, gli occhi appannati dall'alcool e da queello che poteva essere solo dolore e rimpianto per la situazione. "Hai sempre avuto una grossa sfortuna, David. Mi dispiace, per quel che conta, ma finisce qui. Addio, amico".
In un attimo di gelida lucidità David si rese conto che l'amico di una vita stava davvero per fargli saltare via la faccia.-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*
Yay! La fiera del cliché!
Adesso dovrebbe essere indiscutibilmente Crisi, per David, tutti d'accordo? L'unica ragione per cui possa non esserlo è se qualcuno crede che, a questo punto, David si voglia suicidare, mi sa.
Avevo pensato di descrivere anche le sue azioni, di farlo iniziare a scappare, ma ho preferito fermarmi appena arrivato al punto critico. Ora abbiamo un chiaro conflitto di interessi: James vuole David morto, David, presumibilmente, non vuole morire.
Ah, a proposito. Barbara, riaggiorna la scheda di David, reinserendo almeno James come comprimario, ok? Mi sa che in questa Crisi rischia di lasciarci le penne, e questo farà aumentare il numero di carte...