Su Montsegur si sono già dette diverse cose ampiamente condivisibili (specialmente Luca, Ezio, Moreno e Mauro hanno ben descritto alcuni aspetti importanti).
Di mio aggiungo solo qualcosina.
- Uno dei motivi per cui adoro questo gioco è che è GWEPissimo e veramente da vita a una storia conclusa e soddisfacente in un’unica sessione. Questo lo rende perfetto per giocare con quelle persone che adori avere al tavolo ma che non puoi vedere spessissimo. Non mi sembra un vantaggio da poco.
- E’ molto vero che è un gioco per “giocatori esperti”. Nel senso che chi è disinvolto su scene framing e bang ci si trova benissimo e, anzi, la creatività e i picchi emotivi al tavolo letteralmente esplodono. E’ l’ULTIMO gioco che consiglierei a chi arriva direttamente dai classici, mentre chi non è “già imparato” se si trova in mezzo ad altri che sono familiari con le tecniche, secondo me impara in 3 secondi.
- Questo design mi affascina moltissimo per la sua essenzialità. A ben guardare è composto di pochissimi elementi (nessuno dei quali è un numero o un randomizzatore), ma ognuno di essi svolge efficientemente una sua specifica funzione. Qui davvero “more is less”.
- Ha un’atmosfera della madonna. Anche per chi non è un fanboy sfegatato delle teorie sul Graal e compagnia cantante, solo leggersi le descrizioni dei personaggi e vedere la mappa delle relazioni, i testi delle carte e le presentazioni dei vari atti fa intravedere un mare di possibilità. Trovo che questo gioco sia scritto in maniera davvero stimolante.
- E’ TROPPO rigiocabile. Le descrizioni dei personaggi sono perfette secondo me: ti suggeriscono delle idee ma ti lasciano grandissima libertà. Da quelle descrizioni possono nascere personaggi diversissimi. Inoltre, a seconda delle caratterizzazioni e di quali personaggi si scelgono come principali in ogni sessione, le storie vengono fuori sempre molto varie.
[cite]Autore: Domon[/cite][p]è, sstanzialmente, uno scenario freeform ricco di spunti e "suffering". decolla se[/p][p]1) non sei stanco morto dopo una con (aehmmmmm...)[/p]
Ma povero... quella sera ti ho veramente torturato per arrivare in fondo... (ma è colpa anche tua e di Rino che divagate selvaggiamente a ogni piè sospinto!).
Dovevo capirlo subito che non avevi il fisico e smetterla di insistere XD
[cite]Autore: Rafu[/cite]Piace molto anche a me. Condivido il consiglio di giocarlo non con i mitologici "bravi giocatori", ma con persone con le quali ti trovi già in sintonia... Se devi "formare un gruppo", insomma, usa altri giochi. Se invece ti trovi con un gruppo di persone con cui hai già giocato cose narrativiste con soddisfazione,Montsegur 1244è un capolavoro.
Ma... sai che credo di non essere d’accordo? La mia impressione, dopo diverse partite è proprio che basti condividere la comprensione delle tecniche e il desiderio di mettersi in gioco per ottenere buoni risultati. Come mai pensi sia necessario avere già giocato insieme? Sono sinceramente curiosa.
[cite]Autore: Domon[/cite]un gdr narrativista senza una ragazza è come un martini senza l'oliva!
Posso firmartela col sangue? I narrativisti giocati con gruppi misti sono veramente il massimo

[cite]Autore: Marco Costantini[/cite]La prima cosa che ho pensato è stata: certo se questo gioco piace così tanto a Claudia e Michele... 
Infatti tutti i giochi che abbiamo pubblicato, hanno visto la luce perchè prima ce ne siamo innamorati

Concludo con un consiglio pratico per chi si trovasse a giocare questo gioco:
FATE PRESTOOOO!!!
Se ci pensate, avete pochissime scene per ogni principale ma, se le usate bene, possono bastarvi per sviluppare perfettamente il vostro personaggio. Quindi non menate il can per l’aia con un framing loffio e poco significativo: mettete nelle vostre prime scene i personaggi più importanti per il vostro principale e tratteggiate bene quelle relazioni.
Se non avete molte idee, affidatevi ai compagni di gioco e imbastite una scena con un comprimario che possa aiutarvi a sviluppare l’aspetto che vi interessa.
Il resto verrà da se: il gioco dei compagni e la rete di rapporti che lega i personaggi insieme al proseguire dell’assedio ben presto farà precipitare gli eventi. In questa ricetta, le carte sono come spezie che possono arricchire o modificare, anche di parecchio, il gusto della storia che state creando tutti insieme.