Autore Topic: [D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction  (Letto 22036 volte)

Luca Veluttini

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[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #30 il: 2009-09-16 12:47:54 »
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Ricordo comunque che in D&D4 un danno può anche non avere alcun descrittore, eh ;-)


Già.

Mr. Mario

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[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #31 il: 2009-09-16 13:21:33 »
Se posso tornare un po' a monte, credo che si tenda a considerare i poteri slegati dalla fiction non tanto perché non intervengano, quanto perché sono ripetitivi. Una volta stabilito qual'è il colore dell'uso di un determinato potere, la maggior parte delle volte descriverlo sarebbe una mera ripetizione, perché non è quel singolo potere ad avere un effetto determinante.

Ci sono però effetti sulla fiction che si hanno al termine di un combattimento. Io posso uccidere il mio avversario, tramortirlo e passare oltre, o perché no, sfregiarlo, mutilarlo, o anche solo restituirgli l'arma dopo aver mostrato la mia superiorità. Però, se ho in mente fin dall'inizio di prendere un prigioniero invece di ucciderlo, anche se uso gli stessi poteri il colore dovrebbe cambiare significativamente.
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Ezio

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[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #32 il: 2009-09-16 14:00:38 »
Citazione
[cite]Autore: Mr. Mario[/cite]Ci sono però effetti sulla fiction che si hanno al termine di un combattimento. Io posso uccidere il mio avversario, tramortirlo e passare oltre, o perché no, sfregiarlo, mutilarlo, o anche solo restituirgli l'arma dopo aver mostrato la mia superiorità. Però, se ho in mente fin dall'inizio di prendere un prigioniero invece di ucciderlo, anche se uso gli stessi poteri il colore dovrebbe cambiare significativamente.


Sono i casi particolari a cui mi riferivo quando tentavo di tirare le fila del discorso.

Il più delle volte la descrizione narrativa di un potere non è rilevante, dato che non cambia in alcun modo l'effetto in gioco del potere. Ci sono le dovute eccezioni.
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #33 il: 2009-09-16 15:27:25 »
Citazione
[cite]Autore: Mr. Mario[/cite][p]Se posso tornare un po' a monte, credo che si tenda a considerare i poteri slegati dalla fiction non tanto perché non intervengano, quanto perché sono ripetitivi. Una volta stabilito qual'è il colore dell'uso di un determinato potere, la maggior parte delle volte descriverlo sarebbe una mera ripetizione, perché non è quel singolo potere ad avere un effetto determinante.[/p]

Questo è sacrosanto. Penso che non ci sia ombra di dubbio sul fatto che descrivere tutte le volte l'utilizzo di un potere sarebbe noioso e ripetitivo. Come per esempio lo sarebbe descrivere ogni attacco in Agon.

Citazione
[p]Ci sono però effetti sulla fiction che si hanno al termine di un combattimento. Io posso uccidere il mio avversario, tramortirlo e passare oltre, o perché no, sfregiarlo, mutilarlo, o anche solo restituirgli l'arma dopo aver mostrato la mia superiorità. Però, se ho in mente fin dall'inizio di prendere un prigioniero invece di ucciderlo, anche se uso gli stessi poteri il colore dovrebbe cambiare significativamente.[/p]

Ecco, questo m'interessa già di più.

Qualcuno di voi si ricorda come funzionano i Goal in Agon? L'eroe entra nel Contest/Battle, ma lo fai sempre con un "obiettivo" legato a ciò che vuoi ottenere nella fiction (una specie di "posta", credo).

Esiste qualcosa del genere, anche solo vagamente menzionato, nei manuali di D&D 4a? Per le SkCh ok, tu ci entri sempre con un obiettivo.
Ma negli incontri di combattimento?
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Luca Veluttini

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[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #34 il: 2009-09-16 15:50:20 »
Citazione
Ma negli incontri di combattimento?


Evitare di morire come un pirla, isolandoti e affrontando i nemici "perchè ci sta da personaggio"? ^_^

Scusate, ma era troppo succosa per non essere colta.

Che intendi Paolo con obiettivi nel combattimento?

[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #35 il: 2009-09-16 15:58:01 »
Quando si arriva alla fine dell'incontro, quasi sempre una delle due parti è stata sconfitta (nel senso di aver ridotto ogni membro del party nemico a 0 pf). Bene... E ora? Gli altri sono semplicemente tutti morti? O ci può essere anche dell'altro?

Per "dell'altro" intendo gli esempi che ha fatto Mr. Mario:

"e il nemico si arrende dandomi le informazioni che cercavo"
o
"e tutti i nemici sono a terra privi i sensi, pronti per essere legati, catturati e fati prigionieri"
o
"ed era tutto un gioco: abbiamo dimostrato di essere i migliori, ci stringiamo la mano complimentadoci per la reciproca abilità e i nemici ci cedono il passo"

e altre infinite possibilità.
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Luca Veluttini

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[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #36 il: 2009-09-16 16:17:37 »
Lì dipende dalla costruzione dell'incontro.

Esempio:

- il mostro A, che ho messo nell'incontro, quando diventa sanguinante si arrende chiedendo salva la vita

- il PG A, al posto che dare sempre colpi letali, può dichiarare danni non letali e quindi non uccidere l'avversario, per interrogarlo dopo.

Comunque mandando a 0 pf o meno un mostro con colpi letali, quello schiatta.

[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #37 il: 2009-09-16 16:23:23 »
Quindi di fatto quello che ottieni in maniera diretta sconfiggendo il party nemico "durante l'iniziativa" sarà, salvo regole particolari, sempre e solo la morte del nemico?
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Ezio

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[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #38 il: 2009-09-16 16:29:24 »
La sconfitta del nemico. Si, esatto.
Vuoi le informazioni?
Sconfiggi, prendi prigioniero, poi, a discrezione del DM, tiri Diplomazia/Intimidire, tiri Diplomazia/Intimidire con bonus, non tiri neanche Diplomazia/Intimidire perché è successo automatico.

Ma dei applicare l'altro sistema di regole, perché il combattimento è praticamente un conflitto a posta fissa: "Li sconfiggo".
Può essere più o meno importante il come, a seconda del contesto.
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Mr. Mario

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« Risposta #39 il: 2009-09-16 16:40:44 »
Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite][p]- il PG A, al posto che dare sempre colpi letali, può dichiarare danni non letali e quindi non uccidere l'avversario, per interrogarlo dopo.[/p][p]Comunque mandando a 0 pf o meno un mostro con colpi letali, quello schiatta.[/p]


Buon senso vorrebbe così, ma se ho capito bene la regola, in realtà decidi se hai fatto danni letali o non letali quando lo mandi a 0, non prima.

Citazione
[cite]Autore: Player's Handbook, pag. 295[/cite]When you reduce a creature to 0 hp or fewer, you can choose to knock it unconscious, rather than kill it.  Until it regains hit points, the creature is unconscious but not dying.Any healing makes the creature conscious. If the creature doesn't receive any healing, it is restored to 1 hp and becomes conscious after a short rest.


Quindi, nei cinque minuti che si riprenda, hai tutto il tempo per, ad esempio, legarlo e imbavagliarlo.
O per spogliarlo di tutto il suo equipaggiamento.
O per cavargli gli occhi (il ragionamento che faccio qui è che se posso tagliargli la gola, con un colpo di grazia, dovrei anche potergli solo tagliare un braccio o comunque fare una ferita "permanente quanto la morte").
O anche solo per aspettare pazientemente seduto sul suo petto che si svegli e dirgli con un sorriso "allora chi era il più forte?" (Quando si riprende, se non è più in combattimento, basta che spenda 4 impulsi curativi ed è come nuovo, da cui lo scenario "ti stringo la mano e ti cedo il passo")
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Niccolò

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« Risposta #40 il: 2009-09-16 16:49:57 »
in verità qui stai interpretando "un po creativamente" le regole... ma ci può stare...

[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #41 il: 2009-09-16 16:52:32 »
Ok... Quindi ci si può arrivare ma tramite uno o più task quasi sempre esterni allo scontro in se e per se. Perchè in fin dei conti siamo sempre in task resolution. Ok.

E per sapere se e quanto il regolamento incoraggi o meno questo, c'è una domanda fondamentale: in quest'edizione i PX li prendi anche se il nemico è sconfitto ma non morto?
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[D&D 4a] I rapporti tra D&D 4a e la fiction
« Risposta #42 il: 2009-09-16 16:53:30 »
Citazione
[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite][p]E per sapere se e quanto il regolamento incoraggi o meno questo, c'è una domanda fondamentale: in quest'edizione i PX li prendi anche se il nemico è sconfitto ma non morto?[/p]


Mi pare proprio di sì, ma aspetto di tornare a casa per vedere sul DMG...
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Ezio

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« Risposta #43 il: 2009-09-16 16:54:35 »
Citazione
[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite]E per sapere se e quanto il regolamento incoraggi o meno questo, c'è una domanda fondamentale: in quest'edizione i PX li prendi anche se il nemico è sconfitto ma non morto?


Assolutissimamente si.
Tant'è vero che prendi i PX anche dagli incontri non di combattimento.

L'hai sconfitto? Ok, PX per te.
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Niccolò

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« Risposta #44 il: 2009-09-16 16:55:28 »
Citazione
in quest'edizione i PX li prendi anche se il nemico è sconfitto ma non morto?


perfino in dnd3. anzi, in teoria in dnd3 li prendevi anche se un incontro lo superavi con metodi alternativi. peccato non ci fosero le SC a supportare l'idea...
« Ultima modifica: 2009-09-16 16:56:51 da Domon »

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