Attenzione che non è detto, come già accennato nella discussone, che CnV ambientato in guerre stellari faccia nascere storie di autocoscienza e analisi interiore.
In Guerre Stellari il "bene" esiste, e pure il Male. Oggettivamente. I Cavalieri Jedi che arrivano in un paese non dovrebbero avere dubbi su cosa fare, il problema sarebbe sconfiggere i loro nemici a furia di colpi di spada laser. Il cambiamento si setting ha portato ad un cambio di situazione, che ha alterato drammaticamente la premise del gioco.
Rimarrebbe "l'estetica western" del sistema di gioco, con le sfide prima a parole, a sguardi, a movimenti, a cazzotti e poi a pistole (spade laser), ma ad un livello molto più superficiale, senza più la premise tipica dei western.
Se togli l'ambientazione, non hai più CnV. Punto. Hai un hack che potrebbe essere qualunque cosa. Potrebbe non essere più nemmeno narrativista, potrebbe avere un altra premise, potrebbe non avere più un estetica western. Cambi cose, il gioco cambia. (mi pare lapalissiano)
Non è come La Mia Vita Col Padrone, dove (visto che non ha risposto nessun al mio quiz, adesso dò la soluzione) il setting è il PADRONE (la situazione è creata dall'interazione fra personaggi e setting, ricordate?), e quindi a livello di epoca, ambientazione, genere, etc è completamente "agnostico" e rimane sempre lo stesso gioco anche se lo giochi al tempo dei romani o fra i Jedi ("la mia vita con Joda" sarebbe da giocare...). In Cani nella Vigna il sistema è indissolubilmente legato ad un ambientazione di tipo particolare. Non a caso la parte più importante della preparazione del gioco non è la creazione dei personaggi, è la creazione della città. Fatta seguendo regole precise indicate sul manuale.