Autore Topic: R-0 Vs House Rules  (Letto 1918 volte)

Mattia Bulgarelli

  • Facilitatore Globale
  • Membro
  • *****
  • Mattia Bulgarelli
    • Mostra profilo
R-0 Vs House Rules
« il: 2009-09-02 16:39:48 »
EDIT: splitto DA QUI, si parlava di Regola Zero e del GM che stabisce difficoltà arbitrariamente.

Splitto e proseguiamo qui con le considerazioni sulle differenze tra Regola Zero e House Rules, anche al fine di rendere il thread citabile a tutto l'universo, visto che m'è capitato INFINITE volte di trovare gente che fa confusione tra i due concetti.

L'Huose Rule è conosciuta da tutti, accettata dal gruppo e utilizzata: diventa parte del Sistema e ci si può fare affidamento.

La Regola Zero, applicata, POTREBBE (IMHO) creare delle House Rule... Ma queste possono essere ribaltate in ogni momento dalla stessa R-0. Inoltre, la R-0 sancisce che SOLO il GM può creare House Rules, de facto tagliando le gambe allo spirito propositivo dei giocatori. -__-;


Pareri, opinioni, domande, ecc.?
« Ultima modifica: 2009-09-02 16:42:01 da Korin Duval »
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

R-0 Vs House Rules
« Risposta #1 il: 2009-09-02 16:51:01 »
Grosso modo hai già detto tutto tu :-)

C'è da dire che la regola zero non crea proprio house rules, ma annulla le regole in funzione di quello che il master ritiene il "bene superiore" (sia esso il divertimento dei giocatori, il bene della storia, ecc...). Le House rules le puoi fare anche nei new wave.
La regola zero prevede un design errato di fondo, le house rules invece sono solo varianti per rendere un gioco "diverso" dall'intento originale (ne esistono tantissime anche nei boardgame.. che non usano certo regole zero).
Lord Zero - (Domon Number 0)

Moreno Roncucci

  • Big Model Watch
  • Membro
  • *****
    • Mostra profilo
R-0 Vs House Rules
« Risposta #2 il: 2009-09-02 17:00:15 »
Il mio parere, è che che questa assurda, ridicola e stupefacente confusione è uno dei tanti sintomi della confusione mentale che caratterizza questo hobby, causata dalla continua necessità di negare i problemi di gioco e di perpetuare l'illusione che la regola zero sia una cosa "normale" e "necessaria per il gioco".

Le house rules sono connaturate al fatto stesso di giocare. Ci sono a Monopoli, a Poker, a Calcetto, a Cani nella Vigna (grrr...) , etc.  Le house rules non sono altro che una forma primitiva di GAME DESIGN. I giochi pubblicati non sono che house rules di qualcuno, poi vendute come prodotto commerciale (anche un gioco che crei da zero, all'inizio è SOLO house rules).  E' una cosa normalissima che fanno tutti senza nemmeno pensarci troppo. A Monopoli magari rendi il commercio dei terreni libero perché le regole ti sembrano troppo complicate.  Anche il fatto di dire "la porta è dove ho fatto i segni" quando si gioca a pallone in un prato è una house rule.

Adesso, mettete che nello stesso prato arrivi un tizio che dice "da adesso decido io chi calcia la palla, dove, e il risultato finale", e ditemi se qualunque persona normale potrebbe considerarla la stessa cosa!

Ma ammettere che avere al tavolo a giocare "qualcuno sopra le regole" al solo scopo di far funzionare il gioco, significa ammettere (1) che non si sta giocando, si sta seguendo la storia di qualcuno, (2) che il gioco non funziona, e quindi pur di non ammetterlo si continua VOLONTARIAMENTE (anche se magari inconsciamente - ma credo che questi siano una minoranza) a confondere le discussioni tirando fuori le house rules ogni volta che qualcuno indica il tizio seduto a capo tavola e gli chiede "ma perchè decide tutto lui?"

Immaginati la scena: "ehi, ma perchè fate decidere tutto a quel tipo a capo tavola? Non siete qui per giocare assieme? Se lui dietro lo schermo può persino cambiare o ignorare le regole o i tiri, che razza di gioco è?"
"in ogni gioco ci sono house rules, vuoi impedirci di usare una house rule?"
"no guarda, che c'entrano le house rules? Questa non è una house rule, ho visto che c'è scritto nel manuale che il lavoro di quel tizio è farvi divertire ma tenervi in riga perchè non sgarriate. Ma che divertimento è lavorare per farvi divertire e stare a controllarvi come un cane da pastore? Non è più sano socialmente giocare tutti insieme?"
"ma cos'hai contro le house rules?"

Come sempre, hai un bel parlare a chi chiede gli occhi, si tappa le orecchie e grida "la la la la la la non ti sento, non ti sento!!"
« Ultima modifica: 2010-06-09 04:06:35 da Moreno Roncucci »
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Mattia Bulgarelli

  • Facilitatore Globale
  • Membro
  • *****
  • Mattia Bulgarelli
    • Mostra profilo
R-0 Vs House Rules
« Risposta #3 il: 2009-09-02 17:10:03 »
Citazione
[cite]Autore: Lord Zero[/cite]C'è da dire che la regola zero non crea proprio house rules, ma annulla le regole in funzione di quello che il master ritiene il "bene superiore" (sia esso il divertimento dei giocatori, il bene della storia, ecc...). Le House rules le puoi fare anche nei new wave.


Però ho notato una cosa, ed è una sfumatura IMHO importantissima.

Nelle parti "tecniche" dei giochi tradizionali (combattimento, per es.) è molto facile che il GM stabilisca House Rules vere e proprie, apertamente dichiarate e, per alcuni giochi, effettivamente migliorative.
Prendiamo ad esempio le regole sui P.F. negativi di D&D 3a e 4a... Sono dichiaratamente derivate da House Rules molto popolari che risolvevano una parte di un problema serio: la mortalità dei PG ai livelli bassi.

Anzi, si potrebbe perfino azzardare che la Regola Zero sia la figlia cancerosa della possibilità/necessità di avere House Rule migliorative.

S'è passati (Moreno, che ne pensi?) da "il GM fa la partita e mette le sue personalizzazioni nel gioco (*)" a "il GM migliora i regolamenti (perché è lui quello che ha studiato)", a "il GM cambia le regole come gli pare, quando gli pare (sottinteso: così il gioco migliora)", che è la vera R-0.

(*) Levity & GURPS, anyone?


Inoltre, facendo un percorso inverso, le modifiche nate via Regola Zero possono diventare House Rules a loro volta, nel caso particolare in cui siano trasparenti e accettate dal gruppo, e il gruppo inizi a farci affidamento.
Il GM, a questo punto, se torna sui suoi passi senza dir nulla a nessuno finisce smutandato. :P
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

R-0 Vs House Rules
« Risposta #4 il: 2009-09-02 17:29:38 »
No la R0 è la negazione di qualunque regolamento. Regolamento siginifica procedura condivisa da tutti e a cui TUTTI debbono sottostare.
Semmai il DM era, il custode delle regole, colui che fa da discriminante tra le contese nel gruppo.
Dato che il suo ruolo, teorico, era quello di garantire gioco e storia agli altri, aveva il diritto di interpretare le regole per il bene comune.
Da lì diventa chiaramente un abuso perchè il passo è facile. Sono i vecchi regolamenti che davano questa autorità al DM e lo rendevano implicitamente prima e esplicitamente poi super partes e sopra il gioco!

Le HR sono varianti al gioco che si condividono PRIMA di giocare, e che tutti accettano quindi tutti le decidono.

Moreno Roncucci

  • Big Model Watch
  • Membro
  • *****
    • Mostra profilo
R-0 Vs House Rules
« Risposta #5 il: 2009-09-02 17:32:00 »
Mmm...  Korin, per me il percorso è stato simile, ma non proprio quello che dici tu...

Distinguiamo prima di tutto "house rules" da "giudizio ad hoc".

Il primo D&D era basato molto sui giudizi ad hoc del DM (non aveva in pratica altre regole se non quelle sui combattimenti) e INOLTRE con la sua struttura a "zuppa di tante cose" (e anche grazie al fatto che non ci si capiva niente a leggerlo) veniva giocato di solito con un sacco di house rules "locali" del gruppo di gioco.

Sul secondo aspetto, c'è un articolo di Edwards "A hard look at Dungeon & Dragons" che fra le altre cose sostiene che non esistesse, che non sia mai esistita un unica maniera di giocare a D&D, a causa delle difficoltà di comprensione del testo e della maniera in cui il gioco si era diffuso (la cosa divertente è che per anni tanti pomposi  "soloni di D&D" hanno dileggiato Edwards per quell'articolo sostenendo che dimostrava che non capiva niente di D&D... salvo poi attendere l'attuale Old School Renaissance che sta riportando alla luce le testimonianze di un sacco di "Old timers" che dicono esattamente la stessa cosa che diceva Edwards!!). E che era fiorito un grosso mercato di moduli "non ufficiali" con regole aggiuntive (Arduin Chronicles, per esempio) e sulla stessa Dragon venivano pubblicate nuove classi, nuovi mostri, regole opzionali, etc.

Quindi, il fatto che in ogni gruppo si giocasse diversamente, anche come regole, era normale.  E il fatto che nella maggior parte dei gruppi il DM si faceva il culo per tutti mentre gli altri non facevano un tubo lo ha portato a scegliere lui che regole usare. Ma in ogni caso era un "queste sono le regole che usiamo", nei primi anni 80 NON era considerato lecito per un GM "barare" sui tiri di dado!

A questo aggiungiamo il primo aspetto: D&D fino alla pubblicazione degli ultimi manuali cartonati per AD&D1 (metà anni 80 circa)  NON aveva un sistema a skill: c'era il combattimento, gestito da regole, insieme a poche altre cose tipo affogare, arrampicarsi e correre, e per tutto il resto, il GM giudicava ad hoc le probabilità e faceva tirare un dado, o faceva fare tiri di costituzione, forza, etc sul d20.

Fino a qui, ancora non siamo alla regola zero.  Ma qui per me ha influito da una parte la fatica, il lavoro che serviva per fare il GM in questi giochi (che ha spinto a cercare "scorciatoie" truffaldine) e dall'altra la pubblicazione di moduli come il Dragonlance che promettevano non più "entra, uccidi mostro, arraffa tesoro ed esci" ma vere e proprie saghe complesse e lunghissime.  I GM soprattutto si erano stufati di fare sempre dungeon da ripulire, volevano "creare storie". Ma con un sistema di gioco come D&D, per avere una storia dovevi fare illusionismo, e barare sui tiri...

Ecco, da questi due fallimenti del "gdr tradizionale" per me è derivata la regola zero: il carico di lavoro eccessivo per il GM e il fatto che i sistemi fossero inadatti a giocare vere e proprie "storie".

[crosspostato con Mirkolino]
« Ultima modifica: 2009-09-02 17:32:53 da Moreno Roncucci »
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

R-0 Vs House Rules
« Risposta #6 il: 2009-09-02 17:54:01 »
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite][p]Però ho notato una cosa, ed è una sfumatura IMHO importantissima.[/p][p]Nelle parti "tecniche" dei giochi tradizionali (combattimento, per es.) è molto facile che il GM stabilisca House Rules vere e proprie, apertamente dichiarate e, per alcuni giochi, effettivamente migliorative.
Prendiamo ad esempio le regole sui P.F. negativi di D&D 3a e 4a... Sono dichiaratamente derivate da House Rules molto popolari che risolvevano una parte di un problema serio: la mortalità dei PG ai livelli bassi.[/p]

Ok, ma è sempre diverso dalla regola zero, perchè in quel caso il tizio che fa la house rules è il GM ma sempre di HR si tratta: ed è una cosa dichiarata a tutti e condivisa alla luce del sole. Se io dico... ragazzi facciamo che si muore a -10 anzichè a 0 punti ferita, non sto usando regola zero. Semmai, il fatto di "imporre" una house rules al gruppo di gioco perchè in qualità di GM ci si sente comunque il leader, è una conseguenza dei rapporti disfunzionali creati dalla regola zero.



Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Anzi, si potrebbe perfino azzardare che la Regola Zero sia la figlia cancerosa della possibilità/necessità di avere House Rule migliorative.

In un certo senso si.. ma più che altro è figlia di un pessimo design, che richiede toppe per funzionare.

Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Inoltre, facendo un percorso inverso, le modifiche nate via Regola Zero possono diventare House Rules a loro volta, nel caso particolare in cui siano trasparenti e accettate dal gruppo, e il gruppo inizi a farci affidamento.

Ma via Regola Zero non si introducono HR. O meglio, si può fare ma non è proprio questo l'intento della regola zero: un master ad un certo punto potrebbe dire... ok qui adesso funziona così secondo questa regola. Ma più spesso il Master dietro lo schermo decide se ignorare o meno un tiro di dado, se ignorare o meno una regola, se usare o meno al sua discrezionalità su questioni sottoposte a regole, ecc...).
Ad esempio .. prendiamo la caduta.
Secondo il regolamento "classico" del D&D si subiscono 1D6 danni per ogni 3 metri di caduta (su un suolo"normale"). Ora ci sono molti master (io compreso all'epoca) che decidono arbitrariamente quando applicarla e quando no sulla basa della loro personale sensazione di altezza: cadi da 100 metri, sei morto! Oppure, cadi da 6 metri, 2D6 danni. Potrebbe sembrare che il master qui introduca una HR se non fosse che:
- non ha dichiarato nessuna HR prima dell'inizio del gioco
- il limite di altezza non è specificato (del tipo.. oltre 30 metri sei morto, sotto tiri i dadi per il danno). Decide il master ogni volta come più gli aggrada... una volta il mio guerriero di 5 livello è morto per una caduta da 4 metri.. solo perchè indossava un'armatura di piastre. Il Master in quel contesto ha ritenuto che dato il peso dell'armatura, una caduta da 4 metri era fatale: a nulla è valsa la mia osservazione sul fatto che un eroe di un mondo fantasy che va a caccia di Orchi e Giganti, non muore per una cosa del genere.. e che avevo 60 punti ferita!!

Quindi c'è una grossa differenza tra le consuetudini di un Master (che bisogna imparare alla svelta nei gdr tradizionali per evitare una brutta fine) e house rules. Le prime derivano dall'uso della regola zero, e infatti spesso si dice: compiacere il master e la sua visione di gioco.
Lord Zero - (Domon Number 0)

R-0 Vs House Rules
« Risposta #7 il: 2009-09-02 17:57:39 »
Moreno ti adoro da giocatore old style hai centrato a pieno il problema!!!

io provai a fare Dragonlance dopo aver letto i romanzi con i suddetti moduli: fu un DISASTRO!!!

e per anni ho pensato che fosse colap mia MALEDETTI!!! ;)

A parte gli scherzi, D&D per anni è stato fatto per fare certe cose con un guazzabuglio di regole immnso, solo quando si è cercato di farci altro il giochino ha dimostrato i suoi limiti!

Matteo Suppo

  • Amministratore
  • Membro
  • *****
  • Matteo Suppo (oppure no?)/ Fanmail permanente
    • Mostra profilo
R-0 Vs House Rules
« Risposta #8 il: 2009-09-02 18:07:45 »
Anche io ho provato a fare Dragonlance ai suoi tempi, con un bel fallimento...
E dire che i romanzi erano d&d come l'avevo sempre sognato.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

R-0 Vs House Rules
« Risposta #9 il: 2009-09-02 18:15:23 »
L'analisi di Moreno sulla nascita della regola zero è perfetta :-)
Lord Zero - (Domon Number 0)

Tags: