Bene, allora vi posso dire che Georg (pronunciato alla tedesca) avrà veramente un aura di luce.

Mi sta piacendo molto come viene fuori come meccaniche, e come giustificazione di queste meccaniche nel suo carattere e nella sua storia finora.
Nel suo piccolo villaggio, lui non era il chierico di Pelor, ma il suo apprendista, anche se spesso gli toccava di occuparsi lui di gestire la chiesetta e di curare i paesani, perché il chierico era molto più interessato, nell'ordine, ai banchetti, al vino e alle donne. Doveva essere stato spedito nel paesino per punizione, punizione che non aveva funzionato granché.
Una bella notte, così, un po' a caso, arriva un'orda di non morti. A dire il vero non proprio un'orda, ma abbastanza per cominciare a devastare, mietere vittime, e fare danni. E il nostro chierico di Pelor che fa? Salta sull'unico cavallo e scappa a gambe levate. Lasciando così il paese e il povero apprendista nelle peste. Georg guarda i contadini e i bimbi terrorizzati dietro di lui, gli zombie che si avvicinano da tutti i lati, impugna il suo breviario e il suo forcone, e li va ad affrontare. Beh, non tutti, non è un suicida, ma miracolosamente, mentre ripete le preghiere di protezione che stava cominciando ad imparare riesce a tenerli a bada il tempo sufficiente perché i contadini riescano ad attaccare un paio di muli ad un carro per fuggire. Lui salta sul carro all'ultimo momento, e vede i bambini che lo guardano strano. In effetti, è come se l'aria intorno a lui luccicasse.
Ma arriviamo al punto, che di queste cose ve ne frega poco.

I profughi del suo paesino cercano rifugio in città. Lui, bè, ormai è diventato la loro guida spirituale, e si sente responsabile per loro, quindi cerca di aiutarli come può. Certo, avrebbero bisogno di soldi. Uh, cosa leggo qui? La Ditta sta cercando aspiranti avventurieri? Uhmm....