In teoria, è un gioco quasi finito ("90% completo") in cui l'autore cerchi feedback di altri su specifici problemi, o che voglia semplicemente sottoporre a blind playtest, prodotto in un numero limitatissimo di copie (possibilmente con un intervento "a mano" dell'autore che lo renda un oggetto unico, ma non è indispensabile. Alcuni ashcan sono veramente belli, roba da collezionisti, altri sono qualche pagina stampata con una stampante da PC e punzonate insieme) e venduto ad eventuali playtesters. l'idea è che chi lo compra è interessato al gioco abbastanza da volerlo playtestare.
Il concetto ha subito due tipi di critiche, soprattutto:
1) all'inizio, è stato criticato per l'idea stessa di far pagare per playtestare qualcosa. In effetti in alcuni casi il costo si avvicinava a quello di un manuale normale, ma l'idea era che il costo serviva soprattutto a non far perdere soldi all'autore a produrre copie "omaggio" che sarebbero finite a centinaia nelle librerie di quelli che fanno incetta di tutti gli omaggi da convention, ingiocate.
2) in seguito, quando il termine "ashcan" si è diffuso (come al solito) come un lampo perchè "faceva figo" fra quelli che non avevano capito un tubo, sono stati pubblicati giochi che erano praticamente in alpha playtesting come ashcans, sputtanando un po' il termine fra gli acquirenti (e infatti dai primi ashcan, tirati in cinquanta o più copie, oggi le tirature sono scese parecchio...)
Il senso della pubblicazione in ashcan è, in primo luogo, un voler tornare alla tradizione forgita di playtest esteso, contro la pessima tendenza che si era evidenziata dal 2005-2006 in poi (in seguito al boom di vendite e alla corsa alla pubblicazione e all'arrivo di nuovi autori) alla "pubblicazione rapida" di giochi non ancora pronti.
Oggi purtroppo c'è, come dicevo, un ENORME confusione fra playtest draft, ashcans, e altre forme di pre-pubblicazione usate da altri, tutte mischiate insieme nella solita confusionaria appropriazione di termini tipica dei forum sui gdr, e come risultato c'è gente che si compra ashcan credendo siano gdr pubblicati e rimane deluso, o non compra giochi pubblicati ritenendoli ashcan, o non prende ashcan ritenendoli playtest draft, o pubblica il suo primo playtest draft come un ashcan e poi si lamenta che non ottiene risultati (o peggio, che non ci ha guadagnato...)
Il termine all'inizio era stato "ripreso" per i gdr da Paul Czege a Matt Snyder che avevano lanciato nel 2007 (e rifatto nel 2008) un booth alla Gencon chiamato "Ashcan Front" dedicato unicamente agli ashcan (e entrambi hanno portato un ashcan, rispettivamente Acts of Evil e 44), se volete leggere la storia dell'ashcan front,
ecco il primo post in cui se ne parla (nel thread, prima, ci sono tre link da story games in chi Czege aveva parlato per la prima volta del concetto di Ashacan, consiglio di leggere anche quelli, sono
1,
2,
3)
Per chi preferisce un podcast,
qui c'è il link ad un intervista dello stesso periodo a Paul Czege sull'ashcan front.
Nello stesso periodo c'è un thread polemico "storico" di Lehman su the Forge che stigmatizza il fenomeno a cui l'ashcan front voleva porre rimedio:
Half-Baked Games and Design Culture.
QUI c'è un post di Baker su come fare un ashcan, e
QUI c'è il sito dell'Ashcan front, con la FAQ e i link al forum di discussione sui vari playtest.
Da allora, Matt Snyder si è ritirato come editore e non partecipa più all'ashcan front, che quindi alla Gencon 2009 non è stato presente, le sue funzioni sono state inglobate nel forge booth (che, essendosi separato da Indie Press Revolution, quest'anno era davvero un booth per autori esordienti o quasi, e per ashcans)