Mi sento di intervenire anch'io portando un paio di actual play.
La prima volta che ho giocato a PTA anch'io ho avuto, insieme al gruppo (se il Vellu vuole dire anche la sua, dato che era Produttore, sarebbe bello, così non faccio la figura del saccente ^^), problemi di authority e di backstory molto simili a quelli di Filippo e sono arrivato col gioco e lo studio del manuale (e i santi topic di Claudia) alle medesime conclusioni:
[cite]Autore: pippo_jedi[/cite]Quindi, come indicavano (ora posso dire giustamente) gli altri, il prod in pta ha la content auth. sempre. altrimenti il gioco funzionicchia o non ingrana mai.
Semplicemente il gioco non ha gli strumenti per dare ai giocatori quel tipo di autorità. Quando questi la vogliono (o credono di averla) si aggrappano a lunghe frasi di "Argomento", che sono essenzialmente prenarrazione o ai Conflitti, che non sono fatti per questo e non funzionano così.
La cosa migliore, credo, è sempre e comunque accordarsi con gruppo e non avere paura di fare metagame. Ricordatelo: il metagame non esiste, esistono le persone che si accordano per giocare meglio. Il metagame è tuo amico ^^
Per esempio...
Ieri sera abbiamo giocato la 3a puntata di Aetatis Aeterna, la nostra serie attualmente in corso.
Puoi trovarne il pitching e le prime 2 puntate
qui (si, si tira in lungo... non è colpa nostra, voi non fatelo, però)
Un breve riassunto potrebbe essere: in un mondo in cui l'elite economica, culturale e politica è resa immortale da un farmaco viene scoperto l'antidoto all'immortalità, e un gruppo estremamente variegato di persone si trova coinvolto negli eventi e nelle possibilità che ruotano intorno alla "Formula della Mortalità".
Ieri sera si è arrivati al punto in cui Henry Ford, immortale disilluso, durante la sua festa di compleanno, ovviamente piena di ricconi immortali, versava questa formula nel punch, di fatto annullando l'immortalità propria, della nemesi di un altro personaggio e di una buona fetta degli immortali della città.
Ora, ci si è presentata la necessità di definire quali erano gli effetti visibili della formula. Gli immortali cadono in cenere? (Era lo spotlight di Ford... morire era una possibilità) Invecchiamento accellerato? Non succede nulla, semplicemente si torna a invecchiare?
In quanto produttore avrei avuto il diritto di decidere. La formula è sempre stata uno strumento di trama, una parte fondamentale della backstory, quindi il regolamento mi diceva che avevo autorità su di essa.
Be' la partita è venuta molto meglio di quanto sarebbe stato altrimenti quando ho apertamente rimesso la decisione al gruppo. Era una svolta di trama troppo importante per poter davvero togliere autorità in questo modo a 5 giocatori su 6, imponendo i gusti estetici di uno sugli altri.
Il gruppo ne ha parlato e, alla fine, si è deciso fondamentalmente di rimandare la decisione. La telecamera stacca su Ford e tutti che bevono, e si passa ad altro.
Nelle due scene rimanenti è stato fortemente implicato dai giocatori (attraverso gli strumenti a loro disposizione) che quantomeno non si va in cenere: una giocatrice ha chiamato una scena con un personaggio il cui padre è un immortale che ha bevuto, e se il padre fosse andato in cenere... crediamo tutti che l'avrebbe detto, o che non sarebbe comparso in una scena a parlare tranquillamente con la sua fidanzata. Nell'ultima scena dell'episodio, poi, i giocatori hanno chiesto esplicitamente di far inquadrare un attimo il personaggio di Ford.
Ok, il gruppo ha chiaramente deciso di eliminare una possibile soluzione di trama, l'ha fatto assieme (e questo è importante, vuol dire che quello che succede piace a tutti) e l'ha fatto seguendo alla lettera il regolamento di PTA ^^
Per quanto riguarda la difficoltà di lettura ne parlavo giusto l'altro giorno con un paio di amici, che non hanno ancora abbandonato il gioco tradizionale, e loro mi dicevano la stessa cosa.
Anch'io la dicevo, i primi tempi.
Però... una volta Michele fece la metafora della cassetta degli attrezzi. Nel corso degli anni come player ti sei costruito una cassetta degli attrezzi mentale piena di cacciaviti a taglio, e ora, con questi giochi, ti trovi in un mondo di viti a stella. Le tue abitudini, i percorsi mentali che ti sei fatto, sono del tutto inadatti ad aiutarti ora (purtroppo).
Non credo sia una questione di conoscere la teoria. Di mio sono piuttosto disinteressato alla teoria. Ne ho studiato le basi per fare una sorta di "priming al cervello", e mi è servita, ma a parte quello so poco e i discorsi di teoria che non siano strettamente legati ad un gioco specifico che sto studiando mi annoiano abbastanza.
È una questione di abitudine. Più leggo manuali "nuovi", più li gioco, più trovo facile e intuitivo il modo in cui sono scritti. Anni e anni di gioco tradizionale mi avevano donato determinati percorsi mentali, che sono diversi da quelli che mi servono adesso. Ho insistito e adesso ho finalmente iniziato a sostituire i miei cacciaviti, e, con la pratica, trovo estremamente chiari e intuitivi i manuali e il mio gioco migliora costantemente ;-)
Una buona cosa è sempre avere più persone che hanno letto il manuale al tavolo, comunque. Possibilmente tutte.