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Apologia del Gioco Tradizionale

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Matteo:
Scusatemi ma vorrei un momento tornare sulla tesi principale:


--- Citazione ---[cite]Autore: Umile SIRE[/cite]La tesi principale è: "qui si dice che parpuzio conduce automaticamente a una serie di danni e malanni. io sostengo che, giocandolo in un certo modo sia possibile non incorrere in tali danni e malanni.
Railroading, master che frustra i giocatori limitando la loro libertà, danni dovuti all'asimmetria di potere sociale, master frustrato costretto controvoglia a lavorare per gli altri, master che si crede Dio nei confronti dei suoi giocatori. accozzaglia di giocatori diversi che non trovano intesa su quello che li diverte.
queste cose, secondo me si possono evitare. i nuovi giochi ci riescono meglio e lo fanno in modo diretto e dichiarato? mi sta bene, ma per intanto vorrei far notare che anche con parpuzio è possibile.
--- Termina citazione ---


Non voglio assolutamente sminuire quanto affrontato in questi post, anzi gli approfondimenti e le discussioni sono interessanti e fondamentali per un discorso coerente ed equilibrato.

Tuttavia, torno a chiedere @UmileSire / Simone: è possibile avere un esempio pratico, un piccolo resoconto, una linea guida di come riesci a gestire questa situazione? Di come riesci a "masterare" a giochi OldStyle ma senza incorrere nelle difficoltà che sottolinei in precedenza?

saluti

Matteo Suppo:
A me sembra che la soddisfazione di cui parla Umile Sire sia quella di "far funzionare" qualcosa che "non funziona".

Insomma, come dire: IO sono riuscito a piantare un chiodo a testate, IO sono riuscito a finire la torta peperoncino e coca cola, io sono riuscito a far divertire nonostante il sistema.

In effetti non c'entra proprio niente con il "gioco", è una soddisfazione personale che deriva da una sfida.

mattia somenzi:
eccomu pire io.. gioco da 19 anni e ho quasi sempre masterizzato, qualche anno fa avevo praticamente smesso per due motivi: ero frustrato dal fatto che i giocatori fossero cosi stupidi da non capire gli astrusi e logicissimi piani dei miei cattivi e non mi piaceva piu' la sensazione di prendere per il culo i compagni di tavolo per far andare avanti le storie.
Con gli indie non solo non mi capita ma vengo sorpreso, sicuramente mi diverto di più, loro si sentono piu' liberi

Antonio Caciolli:
ma soprattutto la grande domanda: ma come sono stati questi NW? qualcosa di quello che è stato detto sui NW ti torna di più o altro?

Fabio Succi Cimentini:

--- Citazione ---[cite]Autore: triex[/cite][p]A me sembra che la soddisfazione di cui parla Umile Sire sia quella di "far funzionare" qualcosa che "non funziona".[/p][p]Insomma, come dire: IO sono riuscito a piantare un chiodo a testate, IO sono riuscito a finire la torta peperoncino e coca cola, io sono riuscito a far divertire nonostante il sistema.[/p][p]In effetti non c'entra proprio niente con il "gioco", è una soddisfazione personale che deriva da una sfida.[/p]
--- Termina citazione ---


Uhm, questo non più di tanto (parlo non come emanazione dell'anima Siresca ma come compagno di molte discussioni sul tema e in fondo 'cresciuto' come giocatore con questa visione): o forse non esattamente in questo modo. Varie delle falle o delle dinamiche imperfette o comunque elementi che sembravano senza alternativa, fino ad arrivare qui a confronti e prospettive davvero diverse, non apparivano come errori quanto piuttosto, per l'appunto, come dinamiche fondanti senza alternative: invece che come prodotti di abitudini e tradizioni sedimentate. Quindi non la vedo tanto come "vediamo se posso cavare qualcosa di buono usando me stesso per colmare delle evidenti lacune".

Come soddisfazione è piuttosto un "vediamo se posso portare a creare qualcosa di bello". Insomma, la famigerata bella storia. Mi contraddica Simone quando passerà qua, ma credo non sarà così.

Io personalmente mi ritengo poco capace di prendere la posizione di Master tradizionale, e le esperienze vissute in maggior parte non sono state molto soddisfacenti. Ho in effetti notato come sia un compito pesante, alcuni lo prendono su di se con perizia, soddisfazione e senza frustrarsi per la mole di preparazione (e mi ritengo fortunato a giocare con una persona che si ritiene e ritengo tale), ma io non mi sono trovato adatto: semplicemente quel peso (non il solo ruolo di preparazione pre-gioco), come persona, faccio fatica a tenerlo. Ora, invece, posso non escludere di potere essere un GM decente in campo NW, se lo troverò davvero come leggo essere: la mia tanto non è una dichiarazione di valore quanto di possibilità per me.
Mi si perdoni il deragliamento ma il mio mezzo centesimo bucato e di poca esperienza è caduto dal taschino.

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