Mirko... secondo me stai sfiorando il problema di lontano, ma senza toccarne la radice. ^_^;
Quello che tu nel tuo post individui come "il problema" (anzi, tu usi il termine "il dilemma"), cioè gli avvenimenti lasciati al caso, è un problema solo nella tua (e di molti altri) visione di ciò che dovrebbe essere un gdr. Ma per chi in origine se l'è inventata, quella era una feature, non un bug.
Il problema vero, se mai, è sociale e di consapevolezza, e sta nella mancanza di sincerità, con gli altri e con se stessi. Un problema presente sia nei testi, sia nelle persone, e che alla lunga ha fatto molto male al nostro hobby almeno sul piano sociale.
Ma molti di noi che ne sono usciti, o pensano d'esserne usciti, sono ancora incattiviti: e così ce ne stiamo qui a mangiare la gente sui forum, invece di dialogare con tutti in maniera aperta e accogliente. E quando altri utenti, come Simone qui, percepiscono (giustamente) l'ostilità, reagiscono a loro volta sentendosi colpire nell'identità. E scrivendo apologie.
Questo non aiuta per niente nessuno di noi, e non aiuta i gdr a crescere.
Simone, la varietà possibile nell'ambito del gdr è sconfinata. In questo momento tu credi di vedere tutta la montagna, ma vedi solo un sassolino. Lo capisco bene, perché fino a poco fa sedevo nel tuo stesso punto di osservazione.
Oggi essendomi spostato di qualche passo distinguo una parte della parete rocciosa, scorgo il contorno del pendio, e da qui indovino che forma potrebbe avere la montagna, e in che direzioni si estende... ma non ho ancora visto né la cima, né la base. Non so quanto siano distanti, non so quanto la vetta sia alta. Nessuno lo sa. Nessuno al mondo le ha ancora viste.
Se ami il gdr anche solo la metà di quanto lo amo io, ti consiglio di lasciare da parte per qualche tempo queste vuote chiacchiere da forum. Percorri i sentieri della montagna, invece. E con questo voglio dire: prova mille giochi diversi, sempre con mente aperta e la consapevolezza che sono giochi diversi. Di volta in volta in posti diversi e con persone diverse.
Le tue prime esperienze forse ti deluderanno - ma già ti predico che ben presto (se non molli prima) avrai quella che ti sembrerà una rivelazione traumatica (per un periodo fu di moda chiamarlo il "no spoon moment" ^^), che ti farà mettere in discussione tutto quel che credevi di sapere fino a quel momento. Forse prenderai il sassolino di cui sopra e lo getterai a valle con rabbia e disprezzo, o forse lo archivierai in una scatola di ricordi della tua infanzia, serbandone un po' di nostalgia ma convinto che non ne avrai più bisogno. Quel giorno, non fermarti. Continua a percorrere sentieri e presto riderai ancora, senza alcuna ironia, delle reazioni avute nel passato. Forse riprenderai in mano un sassolino come quello che ti sei lasciato alla spalle, lo taglierai a metà, e al suo interno vedrai gli strati sottili delle ere trascorse, o sentendoti come il Dottor Manhattan vedrai distintamente la danza degli atomi.
La vetta, però, sarà ancora lontana.
Un giorno vedremo ogni pietra nella sua giusta dimensione e conosceremo il senso e la nascosta bellezza di ogni sasso. Quel giorno non è oggi, e neppure domani. Per ora, i più forti e tenaci di noi hanno appena iniziato ad arrancare lungo il fianco della montagna. ^_^