Riporto solo la storia del mio personaggio, in quanto (1) non avendo preso appunti ed essendo state le altre lunghe non le ricordo benissimo; e (2) nella mia ho cercato di applicare
i consigli di Edwards.
Personaggio: Iulius, gladiatore.
Compagno: il figlio.
Accusatore: il "manager".
Accusa: aver venduto degli incontri (ovviamente non mortali).
E, prima che lo chiediate, sí: ho spudoratamente sfruttato il personaggio di cui Edwards parla in quella discussione; visto che tanto a parità di personaggio la storia può cambiare enormemente, ero curioso di vedere cosa sarebbe successo.
Inizio con cinque Vino, Bacco e Accusatore. Scena iniziale: Iulius nell'arena con altri gladiatori per uno scontro non mortale; gli animi si stanno scaldando, non solo tra i gladiatori, probabilmente anche perché sta girando parecchio vino. Tra gli spettatori c'è anche l'Accusatore.
Bacco: Preso dalla foga, nonostante la natura non mortale dello scontro un gladiatore ne uccide un altro.
Doppio non-Vino: visto l'evento gli animi si raffreddano, e il governatore decide di interrompere i giochi. I gladiatori si dirigono verso gli spogliatoi [nota: qui potenzialmente c'è un errore, perché da dove ci si picchia agli spogliatoi plausibilmente è un cambio di scena senza che i dadi lo dicessero; ma vedi anche nei dubbi].
Doppio Vino: grazie ai bagordi che stanno iniziando in città, delle persone dall'esterno sono riuscite ad arrivare agli spogliatoi: varie donne e mio figlio.
Vino: la presenza delle gentil donzelle scatena una rissa tra i gladiatori; io raggiungo mio figlio.
Vino: uno dei gladiatori viene sbattuto a terra, sbatte la testa e muore.
Compagno: approfittando della confusione riesco a uscire dall'arena con mio figlio, e mi allontano da Puteoli.
Sicuramente, quella discussione di Edwards è utile: si può giocare senza seguirla, e anche volendola seguire magari non lo si farà sempre, ma dà delle linee guida su cui ragionare per gestire i tiri piú problematici.
Inoltre, la regola sullo scartare (non ho detto "spendere": contento, Moreno?

) Vino è
importantissima[/u][/b]: la prossima volta che giocherò lo sottolineerò ancora di piú, cosí come l'importanza collegata di inserire PNG.
Come dalla scorsa partita, esco convinto che a un certo punto possa convenire non cercare piú di salvare il personaggio e pensare allo svolgimento della trama (principalmente per non cadere in una spirale discendente di decadenza).
Dubbi e conferme:
- Tiro doppio Vino alto e Minerva non pareggia con Vino; cosa si applica prima? Se Minerva, col doppio Vino posso riprenderla; se il doppio Vino, devo prendere altro.
Abbiamo fatto prima il doppio Vino per semplice ordine di apparizione delle regole; a posteriori, come scelta mi convince anche perché crea una scena piú dinamica.
- Scartare un dado implica necessariamente perdere il personaggio legato a quel dado? Sono col mio Compagno, lo scarto, lo perdo di vista?
- Se i dadi non dicono di cambiare luogo, posso farlo? Mi viene il dubbio perché alcuni dicono di farlo (Satiro), altri di non farlo (Vino), altri ancora non dicono nulla (qualunque doppio). Distrazione nello scrivere il manuale?