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colloquio con colui che sta sopra Dio

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Simone Redaelli:

--- Citazione --- In questa frase è racchiuso tutto quello che non sopporto della visione sul gioco cosiddetto tradizionale. Una visione paternalistica dove deve esserci per forza il Papà-GM che deve essere addirittura attento ai sentimenti degli altri e una volta dare uno schiaffetto ed una volta una carezzina, sennò i suoi bambini-giocatori...
--- Termina citazione ---

Ok, ma questo ammetterai che è un tuo gusto personale, giusto? Perchè a me per esempio l'idea del master-papà non mi fa punto ribrezzo. Anzi. De gustibus....


--- Citazione --- ...usare sistemi di gioco che finalmente trattano tutti quelli che sono al tavolo come adulti in grado di autogestirsi e di contribuire tutti efficacemente al divertimento del gruppo...
--- Termina citazione ---


mhà, forse perchè non è sempre detto che i miei giocatori siano adulti in grado di autogestirsi ecc...


--- Citazione --- Basterebbe fare un esempio politico: Lasceresti mai poteri assoluti ad una sola persona, per quanto questa possa giurare di avere i tuoi interessi a cuore? Ti accolleresti tutte le responsabilità e gli oneri di un governo assolutista?
--- Termina citazione ---


purtroppo l'esempio politico è poco calzante: il ruolo di dittatore assoluto porta denaro e potere in misura eccessivamente superiore a quella che riceve un GM di parpuzio e questo fa in effetti aumentare in misura esponenziale le riserve che avrei nel credere ai suoi buoni e onesti intenti verso di me. Per quanto mi riguarda invece non mi accollerei tutte le responsabilità di un governo assolutista poichè sono convinto di non essere all'altezza del compito di governare uno stato da solo. Ma far divertire 4 ragazzi è un altro paio di maniche. forse ce la posso fare.


--- Citazione --- Non è possibile. La R-0 è un paradosso logico, e per usarla con coscienza dovresti essere un mix di uno psicologo, un regista e un comico. Otterresti comunque qualcosa di diverso dal gioco di ruolo
--- Termina citazione ---

ma no, suvvia, non esageriamo. certo non credo che sia facile e sono convinto anche che non si finisca mai di imparare (e io mi rendo conto di quanto sia ancora inesperto), ma basta avere un po' di empatia, consapevolezza ed esperienza. Credo che, alla fine, sia un compito assolutamente alla portata di molti. Mica si pretende di nascere perfetti, anzi, la perfezione non si pretende proprio, no?
e comunque a me interessa poco se non lo vogliamo chiamare "gioco di ruolo". possiamo chiamarlo anche "il gioco dell'Umile SIRE".


--- Citazione --- Il problema è che è l'equilibrio del gioco secondo lui, che non necessariamente è l'equilibrio del gioco secondo tutti; stesso discorso per il divertimento (dove c'è scritto che salvare un personaggio dalla morte è sempre quello che vuole il giocatore? e come decide il master se salvarlo o no?).
--- Termina citazione ---

eh sì. questo è un bel problema, ma ritengo che con un po' di esperienza e sensibilità si possa risolvere abbastanza...e poi, scusate....se ne può parlare, non saranno mica muti questi giocatori. Ci si può ben mettere d'accordo su ciò che piace a tutti (se ne si è sufficientemente consapevoli). E se a qualcuno l'equilibrio non va di solito dopo un po' si vede, no?


--- Citazione ---dove c'è scritto che salvare un personaggio dalla morte è sempre quello che vuole il giocatore? e come decide il master se salvarlo o no?
--- Termina citazione ---
ma scusate: ma sti giochi parpuzieschi sono forse tutti diceless ruleless? le avranno le regole no? se il master non sa con ragionevole certezza cosa voglia il giocatore, se il master non ha delle validissime ragioni per intervenire, se il master non ha occasioni per intervenire in modo assolutamente discreto..........semplicemente segue le regole: Dito della Morte CD20 - roll roll...13 - PG morto. punto. Da come scrivete voi sembra che il master decida a capocchia tutto. ma allora che ci stanno a fare le regole? La regola 0 è una possibilità preziosa di intervenire discretamente sul fato e non la legge che governa sfacciatamente tutto il gioco. o no?


--- Citazione ---Se le regole dicono che il master può cambiare le regole, se cambia le regole non ne sta abusando, le sta applicando
--- Termina citazione ---

non so in Vampiri, ma in D&D le regole dicono che il master può cambiare le regole PER mantenere l'equilibrio e il divertimento di tutti. se cambia le regole per altri motivi come dare gloria ai suoi PNG non sta seguendo le regole. ne sta abusando.


--- Citazione --- quindi, ipso facto, i giocatori cercheranno di agire in modo da soddisfare il senso estetico del master (che così gli fa "passare" più cose), e giocheranno in tal senso. Un gruppo di persone che, trovandosi per un attività teoricamente paritaria, cerca di compiacerne una.
Non mi sembra sano, socialmente. Anche perché dopo la prima fase di Master-Dio il Master diventa semplicemente il capro espiatorio per tutte le frustrazioni accumulate nel corso degli anni, magari anche con altri master.
--- Termina citazione ---

questo è molto sensato e lo condivido...
...ma da ancora una volta per scontato:
1) Che il master non abbia la consapevolezza dell'esistenza del "pressing" e che quindi ci caschi totalmente. (Che un po' ci caschi per forza è certo, ma non è neanche così grave se ne è consapevole)
2) Che il master se ne freghi abbastanza dei gusti dei suoi giocatori continuando imperterrito a imporre il suo senso estetico e a gloriarsi del suo "essere come Dio".
3) Che il GdR sia, o debba essere, un'attività sempre teoricamente paritaria.
Cosa che smentisco.

ehm... ora avrei una preghiera da farvi.
so che la voglia di rispondere è tanta...ma, dato che io qui sono uno dei pochi che non appartiene alle schiere degli "spregiatori di parpuzio"...mentre voi siete tanti... vi chiederei di replicare pochi alla volta altrimenti non avrò neanche la possibilità di seguire con grazia le vostre stimolanti risposte e dare un ritorno "pensato" a ciascuna di esse come si conviene.
Ve ne ringrazio in anticipo.

Simone

Ezio:

--- Citazione ---[cite]Autore: Umile SIRE[/cite]questo è molto sensato e lo condivido...
...ma da ancora una volta per scontato:
1) Che il master non abbia la consapevolezza dell'esistenza del "pressing" e che quindi ci caschi totalmente. (Che un po' ci caschi per forza è certo, ma non è neanche così grave se ne è consapevole)
2) Che il master se ne freghi abbastanza dei gusti dei suoi giocatori continuando imperterrito a imporre il suo senso estetico e a gloriarsi del suo "essere come Dio".
3) Che il GdR sia, o debba essere, un'attività sempre teoricamente paritaria.
Cosa che smentisco.
--- Termina citazione ---


Hmmm... allora non è vero che lo condividi e la prima frase è falsa.
1, 2 e 3 sono tutti effetti di giocare Parpuzio (yes, yes, I said the P. word...)

Il pressing sociale vale meno di niente, è dannoso tanto e quanto la regola 0, e porta a giocare secondo i gusti di chi urla più forte o di chi offre la casa. Se questo poi non è il Master il risultato è tragico (provato, visto, in tutte le modalità possibili e immaginabili).
I gusti dei giocatori... quali gusti? I gusti di Andrea, di Luigi o di Mattia? No, perché sono diversi, e il gioco a cui stiamo giocando non indirizza nettamente verso nessuno stile. Ci si barcamena? E se sbaglio a calcolare i tempi? E mentre soddisfo i gusti di Luigi, Mattia che fa? E quando devo scegliere, chi sceglierò? Di nuovo i gusti di chi ha maggior peso sociale, di solito il Master, ma anche chi urla forte, chi offre la casa ecc..
Il GdR è un'attività paritaria. Un gruppo di persone si riunisce per giocare, dividendosi i compiti per farlo. Bon. Non esiste un Re, non esiste(rebbe) qualcuno al di sopra delle regole, non esiste che qualcuno vada in giro a ordinare cosa fare agli altri.

No, scusa, ma questi sono proprio discorsi basilari che si sono già affrontati e sviscerati tempo fa. Ha davvero senso riaffrontarli da capo ora? Davvero dobbiamo tornare a sviscerare il perché la peer-pressure non è uno strumento funzionale da incorporare nel design di un gioco?

Mirko Pellicioni:
Fino a quando i GDR dicevano con umiltà "abbiamo pensato a tutto ma non siamo santi e potremmo aver trascurato qualcosa per cui cambiate le regole se vi serve" a "fate quel che vi pare con le regole tanto sono solo un aiuto a farvi fare quel che vi pare"

Sono due concetti diversi.

I giochi di prima generazione erano sperimentali e artigianali, mettevano la possibilità di driftare il gioco sapendo che potevano esserci errori e aree oscure.

I giochi di seconda generazione, invece di risolvere i nuovi problemi sorti con l'evoluzione del gioco li hanno ignorati e hanno elevato la R - 0 a panacea di tutti i mali, che vuol dire DM fa quel cazzo che ti pare.

Ora per la mia lunga esperienza di gioco i 90% degli scazzi e delle litigate nascevano dalla R - 0, e molti gruppi si incancreniscono perchè entrano in simbiosi (malata) con il loro DM preferito ,tanto che se cambiano DM vanno in "shock anafilattico".

Questo E' MALE e bisogna accettarlo ocme un fatto!

Poi ci si aggiusta, si aggiungono rules empiriche per cavarsela lo stesso.

Parlaqnod con un amico che ne sa di giochi di terza generazione mi sono reso conto che un sistema a conflict molto rozzo lo stavo già usando da anni, chiedendo ai giocatori le intenzion del loro PG prima di fare tiri ecc.

MA una cosa è arraggiarsi, lasciando casomai il tomo delle regole sempre più trascurato sul tavolo, un'altra è decidersi a usare sistemi che risolvono questi problemi in modo tra l'altro efficace (almeno da quello che leggo e gioco ultimamente).

Casomai si può driftare un GDR di seconda gen. per adattarlo alle esigenze maturare fino a quì, ma vale la pena fare questo sforzo?
Non credo proprio.

Simone Redaelli:

--- Citazione ---No, scusa, ma questi sono proprio discorsi basilari che si sono già affrontati e sviscerati tempo fa. Ha davvero senso riaffrontarli da capo ora?
--- Termina citazione ---

mi dispiace riaprire vecchie discussioni, mi immagino bene, già lungamente sviscerate, è solo che io non c'ero tempo fa. Ma se è per voi disturbo rispondermi su antiche questioni irrancidite dal tempo e dall'usura... non fa nulla, me ne andrò discretamente.
 
Se noi ombre vi abbiamo offeso,
pensate solo - e tutto si aggiusta -
di aver dormito,
e tutto svanirà per incanto.

Ezio:
No, non serve andarsene. Basta dare un'occhiata alla sezione "Sotto il Cofano". È estremamente interessante.

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