Autore Topic: Dicotomia  (Letto 10162 volte)

Dicotomia
« Risposta #15 il: 2009-08-04 10:38:05 »
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[cite]Autore: Yaggo[/cite][p]Caso mai la frustrazione è che come master di giochi tradizionali, credo che bene o male posso aver trasferito i miei limiti ed idiosincrasie a giocatori passati, e questo è riprovevole, oggi essendo sia io che i giocatori più adulti ciò è assai improbabile.[/p]

Tranquillo, non devi sentirti "in colpa"per aver "traviato altri giocatori" quando giocavi a Parpuzio... In fin dei conti la maggior parte di NOI DM lo faceva in buona fede, sui manuali ci dicevano di fare esattamente quello che abbiamo fatto... ;) Di sensi di colpa da DM probabilmente te ne sei già presi su abbastanza in anni di D&D 3a.

In parole povere: vai traaaaaaaaa XD

EDIT: crossposting con Ezio... Come al solo scriviamo le stesse cose, solo che io le rimpicciolisco in scala 1:10 XD
« Ultima modifica: 2009-08-04 10:42:44 da Paolo Davolio »
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Ezio

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Dicotomia
« Risposta #16 il: 2009-08-04 10:42:17 »
Ah, dimenticavo... non interpretare quello che ho scritto qui sopra come il fatto che il Sig. Ezio di Reggio Emilia abbia avuto cattive esperienze, ma è stato sfortunato lui, e con un gruppo diverso/migliore questo non sarebbe successo.

Non ho mai avuto un gruppo fisso, ho sempre giocato con un sacco di persone, e questi problemi si sono SEMPRE ripresentati.
Ho sempre avuto una fitta rete di contatti con giocatori di tutta Italia, e questi problemi ce li hanno sempre avuti anche loro. L'unico problema era se se ne accorgevano o meno.
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Dicotomia
« Risposta #17 il: 2009-08-04 11:42:21 »
Nel bene e nel male ho vissuto anche io queste esperienze, forse giocando da tantissimo tempo, sono arrivatoa un tipo di maturità differente con altri sistemi, le mie esperienze personali nel gioco non sono dissimili da quanto da te detto ezio, l'unica differenza è la loro magnitudo, ho avuto diversi gruppi fissi e ho giocato  (e contribuito a distruggere) diversi gruppi come giocatore, prorpio perchè molto presto ho valutato come  insensata e controproducente la questione che il maseter deve fare la storia. Sacrosanta è per me l'idea che i personaggi e quindi i giocatori possano dire: NO. (caps lock d'obbligo)
Stai giocando per divertirti, io posso realizzare la mega avventura dell'universo, ma se la cosanon ti diverte è tempo sprecato (regola appresa presto, abbandonai le avventure pre generate quando usci il companion [scatola verde)].

Da allora solo avventure generative con alcuni elementi fissi, un quadro  in divenire con pochi accenni predeterminati. L'unica campagna lunghissima è stata anche per me nell'adolescenza, con giocatori che andavano e venivano e due protagonisti fissi. Dopo. solo campagni di massimo un anno o poco più.

Ma la regola di platino è per me un a-priori kantiano, per giocare te devi divertì, sinnò nun giochi.

Ezio

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Dicotomia
« Risposta #18 il: 2009-08-04 12:30:34 »
Citazione
[cite]Autore: Yaggo[/cite]Ma la regola di platino è per me un a-priori kantiano, per giocare te devi divertì, sinnò nun giochi.


Vero, ma ho visto tante, tante, tante, TANTE persone rimanere bloccate in una vera e propria spirale discendente: non si divertivano, ma ricordavano di essersi divertite, e speravano di tornare a farle. Sacrificavano (e sacrificano tutt'ora) il loro tempo, la loro vita sociale e la loro energia a un'attività che è fondamentalmente tarata, e non potrà mai dargli quello che cercano.
Ma è l'unico mondo che conoscono, e abbandonarlo fa paura, tanta paura.

Addirittura tocco con mano quasi tutti i giorni gente che rifiuta a priori qualunque novità ludica. Fino a un anno fa rifiutavano i giochi indie o forgiti su base filosofica, poi è uscito D&D 4a, che non è né indie nè forgita e hanno gettato la maschera, rivelando di rigettare non tanto su basi logiche, ma perché "chi la scia la via vecchia per quella nuova..."
Sono arroccati, non si divertono (e si vede!), eppure non riescono ad uscire da questo circolo vizioso, se non abbandonando del tutto il gdr. A quel punto iniziano a dire che sono solo giochini da bambini, e a me vien voglia di picchiarli forte forte col loro braccio sinistro.

Non importa giocare a Sandbox, poi. Lo facevo anch'io, creando la situazione iniziale ecc... Finché "la storia è del master", non sarà mai dei giocatori, non è proprio possibile. Finché è il master a poter decidere universalmente quello che succede e quando non c'è proprio verso. Ritorni sempre nelle situazioni di cui parlavo prima, e che un gioco scritto bene ti consente di evitare.

I giochi forgiti/indipendenti/sensati sono, di fatto un'avanguardia che, ponendosi in conflitto e in posizione di rottura col passato ne negano sistematicamente i mostri sacri, dimostrando che quello che per vent'anni è stato IL Modo di Giocare di Ruolo è solo UN modo di giocare di ruolo. E neanche il migliore.
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Dicotomia
« Risposta #19 il: 2009-08-04 15:47:13 »
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite][p]dimostrando che quello che per vent'anni è stato IL Modo di Giocare di Ruolo è solo UN modo di giocare di ruolo. E neanche il migliore.[/p]

Questa frase, Yaggo, segnatela bene, e rileggila con cura. E' uno dei passaggi chiave per capire in cosa consiste davvero la novità dei giochi d'ispirazione forgita: che tutti (o quasi) i giochi tradizionali sono in realtà un unico gioco (il gioco in cui il sistema E' il master, qui su GcG affettuosamente denominato Parpuzio) mentre ogni gdr New Wave (o quasi) è un gioco a parte.

Parpuzio (cioè sia D&D che GURPS che Vampiri che tutti i loro parenti), Cani nella Vigna, Geiger Counter, Polaris, Agon, Spirit of the Century e The Pool (tanto per fare dei nomi) sono 6 giochi diversi. Ma proprio DIVERSI come sono diversi Monopoli, briscola e nascondino.

E' anche la chiave per capire perchè la tua domanda di questo topic in realtà vale solo per i giochi tradizionali: in questa brevissima lista ci sono giochi in cui il GM è il sistema, giochi in cui "il GM" è diviso tra più giocatori e giochi in cui "il GM" non esiste/è suddiviso tra tutti i partecipanti.
« Ultima modifica: 2009-08-04 15:49:42 da Paolo Davolio »
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Moreno Roncucci

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Dicotomia
« Risposta #20 il: 2009-08-04 17:37:20 »
Ciao Lorenzo, benvenuto su Gente che gioca!

In un primo tempo pensavo di "fare le pulci" alla tua domanda iniziale, che secondo me è incredibilmente malposta, poi ho visto che il thread è andato invece nella direzione giusta e viste le tue risposte penso che sia molto prematuro mettersi a parlare di teoria.

Ti consiglio di provare, a giocare alcuni dei giochi NW di cui si parla qui, possibilmente con persone che li conoscono già ad una convention (di dove sei?). Non occorre sapere nessuna teoria, e chiariscono le cose molto meglio di tanti post qui.
Detto questo, un altro consiglio è di leggere con attenzione il post di Ezio in questo thread, che riassume l'esperienza comune di molti (quasi tutti?) con la regola zero.

Sul perchè i gdr con regola zero siano in realtà lo stesso gioco, ci sono anche due miei famigerati rant dell'anno scorso sull'argomento: LA REGOLA ZERO e UN DISCORSO SULLE REGOLE. (non far caso al tono, era un periodo di grandi polemiche in cui nei vari forum in rete fioccavano il panico e le baggianate come se questi giochi fossero un invasione barbarica volta alla distruzione del gdr...)

Ah. ho anche spostato il thread in "generale" .
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Dicotomia
« Risposta #21 il: 2009-08-04 19:31:34 »
@Aetius
Si, è direi normale che se un gioco ti ha dato dei bei ricordi ti risulti difficile staccartene, ma francamente, ognuno fa del suo tempo ciò che vuole, io sono qui oggi, senza che nessuno mi parlasse di the forge, e tutte le altre cose che ci stanno dietro. Semplicemente il gioco gdr più diffuso di sempre nn era/è più in grado di divertirmi, e voglio passare ad altro.
Tu puoi tentare di fare proseliti, encomiabile, ma come dico in un altro post, prima si faceva proseliti con il gdr che si aveva allora, oggi con questo.
Il nw è meglio di quello che c'era prima? si? no?, per come la vedo io la prima e più importante cosa, è che ci sia una scelta, se questa è anche in grado di darmi delle risposte migliori alla domanda di divertimento, allora è anche meglio.

Tendo a fare confusione perchè mi trovo a rispondere su questo topic, come ho risposto all'altro (evidentemente perchè si parla ancora dei gdr tradizionali), Il gioco di quei giocatori è viziato da un errore di fondo, ma ci sono legati e non vogliono rinunciarci, c'è chi dopo 1 anno al d&d l'ha trovato stretto, chi dopo 10, ognuno fa storia a se, ed ognuno deve fare le sue scelte, anche sbagliare, e difendere le sue battaglie giuste o sbagliate che siano.
Consolati che una posizione indifendibile, non può essere tenuta all'infinito.

@P. Davolio

La frase, è una bella frase perche sintetizza in modo chiaro il succo del discorso. (se mi passi l'off topic mi ha ricordato moltissimo l'effetto dirompente che ebbe la matematica non euclidea sul concetto di a-priori kantaiano, riferito alla geometria euclidea). il senso ultimo è che esistono molti mondi, alcuni sono migliori di altri, ma non possiamo scegliere per gli altri, la nw estende questa non scelta ai giocatori, deresponsabilizza il dm, che può tornare a giocare, e non a coltivare il suo gioco (o ho capito male?)

@Moreno
La domanda è incredibilmente malposta, ma è legittima o no? Dal fatto che non sei intervenuto a stroncarla, direi che la trovi proficua, o comunque non deleteria.


Parlare di teoria, si è presto, visto che da più parti mi si consiglia di esperire e poi razionalizzare (per come sono fatto mi butterei subito sull'analizzare il  dietro le quinte, ma mi forzo a seguire i consigli ricevuti, visto che sono dati con cognizione e non mi aiuterebbero a una fruizione più piena dei giochi nw, ma invece forse mi complicherebbero le idee)

Intanto mi sono ordinato CnV, e me lo leggo quando vado in ferie, ho preso contatti con utente del forum che ha gia esperienza di questi giochi, proprio alfine di evitare una giocata disastrosa che si risolva in dubbi ed incertezze.
Il mio matrimonio con i gdr tradizionali è in crisi, mi son divertito con loro, la nw per ora rimane utopia, è evidente che i gdr tradizionali non rispondono più alla mia richiesta di divertimento, e quindi lascio volentieri la via vecchia, speriamo in quella nuova.

Son di roma. Spero ci sia qualcosa dedicata ai giochi nw al giocaroma, magari mi prendo il sabato e la domenica di ferie e ci vado...

Il post in generale, avevo optato per un discreto chiacchere, per evitare la gogna elettronica :)

P.S.
Quando torno a casa mi leggo i tuoi rant (qualunque cosa voglia dire "rant"

Dicotomia
« Risposta #22 il: 2009-08-04 20:16:52 »
Non aver paura del buon Moreno. Casomai se esagera dimmelo che lo sistemo io. Moreno avvisato... ;)

lapo

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Dicotomia
« Risposta #23 il: 2009-08-05 00:03:47 »
Citazione
[cite]Autore: Yaggo[/cite]qualunque cosa voglia dire "rant"

Generalmente parlando: sfogo / sproloquio / tirare fuori qualcosa che ti era rimasto sul gozzo.
Nel caso specifico, direi sopratutto la terza cosa, dato il clima dei thread di cui quello è risposta.

Ezio

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Dicotomia
« Risposta #24 il: 2009-08-05 12:15:20 »
Carissimo, non confonderti ;-)

Ho smesso da teempo di cercare di fare proseliti. Ormai ho un "serbatoio" di persone con cui giocare abbastanza grande da poter tranquillamente fare a meno di cercare di convincere attivamente la gente a cambiare come se fossi un telepredicatore americano. Se vogliono provare qualcosa di nuovo gli do sicuramente una mano, e in maniera entusiastica, ma in meno di un anno ho conosciuto e giocato almeno una ventina di giocatori (e giochi) nuovi.
Verso le persone arroccate sulle loro posizione ho ora un certo atteggiamento di commiserazione. Io provo un gioco nuovo al mese, con tematiche adulte e sempre più mature. Loro sono trent'enni che giocano allo stesso identico gioco di quando avevano diciott'anni. Poi possono fare quello che gli pare.
Li vedo solo perché il GdR è praticamente il mio unico hobby e intorno a lui ruuota la stragrande maggioranza del mio tempo libero e delle mie amicizie, quindi ho costantemente sotto gli occhi anche tante persone con cui magari non gioco abituallmente. Ecco, l'unica cosa che può darmi fastidio è quando queste persone vengono da me a dirmi che quello che gioco io sono cazzate, ma in quei casi faccio altrettanto, quindi non è un grosso problema.

Citazione
[cite]Autore: Yaggo[/cite]Il nw è meglio di quello che c'era prima? si? no?, per come la vedoiola prima e più importante cosa, è che ci sia una scelta,


Appunto. Il gioco coerente/forgita/sensato, chiamalo come vuoi, E' la possibilità di scelta. Prima era sempre e solo lo stesso gioco in salse diverse, lo stesso meccanismo, la stessa cosa sessione dopo sessione. Cambiava il manuale, ma era sempre e comunque la stessa cosa: stessi ruoli, stesso modo di (non) gestire il tavolo, stesse tematiche... tutto uguale.
Adesso, invece, posso scegliere.
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Matteo Suppo

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Dicotomia
« Risposta #25 il: 2009-08-05 12:21:46 »
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ma in meno di un anno ho conosciuto e giocato almeno una ventina di giocatori (e giochi) nuovi.

Ecco spiegami come si fa -.-
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Luca Veluttini

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Dicotomia
« Risposta #26 il: 2009-08-05 12:25:36 »
Citazione
Ecco spiegami come si fa -.-


Li stressa fino a quando, stanchi, dicono "Sì"... ^_^

Dicotomia
« Risposta #27 il: 2009-08-05 12:32:07 »
E' che qui a Reggio la passione per i gdr (o come diciamo in Emilia " l'endemìa ") è fertile, abbiamo l'associazione di Parma a due passi e qui a Reggio, tra cronache live passate e presenti, e corso di gdr all'Istituto Tecnico B.U.S. Pascal, di adepti se ne sono fatti tanti. Ogni anno me ne passano di nuovi "sotto mano" una ventina almeno...
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Marco Costantini

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Dicotomia
« Risposta #28 il: 2009-08-05 13:16:41 »
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[cite]Autore: Paolo Davolio[/cite]E' che qui a Reggio la passione per i gdr (o come diciamo in Emilia " l'endemìa ") è fertile, abbiamo l'associazione di Parma a due passi e qui a Reggio, tra cronache live passate e presenti, e corso di gdr all'Istituto Tecnico B.U.S. Pascal, di adepti se ne sono fatti tanti. Ogni anno me ne passano di nuovi "sotto mano" una ventina almeno...


Non sapete come e quanto vi invidio.
Qui nella ridente Umbria ci sono problemi anche per trovare persone che giochino senza impegno a D&D e da non molto ha chiuso anche l'unico negozio della zona che, bene o male, faceva da punto d'aggregazione.
Scusate l'OFF ma in questi giorni di scoramento non potevo tacere :)
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Francesco Berni

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Dicotomia
« Risposta #29 il: 2009-08-05 13:19:30 »
Si diciamo che nel reggiano abbiamo un comunità di giocatori abbastanza amplia per i motivi elencati da paolo, siamo tanti e riusciamo a prendere almeno una ventina di giocatori occasionali e 4 o 5 appassionati ogni anno.

we are legion!

edit:poi molto lavoro sulle nuove reclute è fatto dal bus in cui prendiamo parecchi nuovi adepti, inoltre abbiamo 4 o 5 negozi di giochi e quindi siamo parecchi.
« Ultima modifica: 2009-08-05 13:21:54 da Fra »
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