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I danni sociali del gdr tradizionale
Mirko Pellicioni:
Bè era già un pò che stavo rimuginando, e comunque come avevo detto a Bruno mi ero messo a giocare i giochi come erano scritti dopo vare conosciuto i NW e alla fine son ben pochi i giochi tradzionali che si salvano e tutti precedenti al 80 ;)
Ezio:
--- Citazione ---[cite]Autore: mirkolino[/cite]ci si diverte e si sta tutti più sereni ;)
--- Termina citazione ---
E si gioca a D&D 4a ;-P
Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]:
MA il fatto è che la regola zero nasce proprio per farli funzionare. Giocare senza, significa scoprire il pessimo design del gioco. In altre parole, è il master a caricarsi la responsabilità di far funzionare il tutto (tramite illusionismo).
Luca Veluttini:
La Regola 0 non serve altro che accollare tutti i difetti del sistema al Master, con la magica frase "a discrezione del Master". Ogni volta che compare vuol dire che un autore pigro preferisce mettere una regola per disinceppare un uzi piuttosto che inserire qualcosa di decente per regolare lotte interiori e altro...
Mirko Pellicioni:
Io gioco la prima di AD&D senza alcun problema e senza dover fare equilibrismi arbitrali.
Lo gioco per cercare tesori e ammazzare mostri con scontri di H&S classici senza troppi patemi, e funziona.
Certo c'è di meglio ma per mè è importante anche l'aspetto emotivo nostalgico.
Comunque questo non nega i problemi dei tradizionali che restano lì.
Oggi un Vampiri ad esempio non lo giocherei nemmeno se mi legassero alla sedia.
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