Autore Topic: I danni sociali del gdr tradizionale  (Letto 6792 volte)

I danni sociali del gdr tradizionale
« Risposta #15 il: 2009-08-03 09:02:45 »
a me sì, nella mia prima campagna di Mage the Awekening.. e mi ha scottato, penso, perché anche adesso che ho cambiato gruppo di gioco, se devo organizzare io le serate mi vengono tutti i dubbi (che poi vengono fugati, però, mi vengono..).
Anche un maiale si arrampica su un albero se viene adulato.

Matteo Suppo

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I danni sociali del gdr tradizionale
« Risposta #16 il: 2009-08-03 09:41:10 »
Citazione
"Se giochi a Europa Universalis (board game) e la fase diplomatica la interpreti come se fossi il generale del tuo esercito stai giocando di ruolo. Ci sono molti PbF che utilizzano questa soluzione. In fondo il GdR è un sistema meccanico dove i giocatori devono metterci tutto del loro per giocarci bene"


I pbf sono terribili >>

Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]a nessuno è mai capitato che fosse effettivamente così?


Sicuramente sì, ma più spesso mi è capitato che i giocatori non giocassero perché non avevano voglia di farmi un piacere. Meglio così, in fondo :P
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Mauro

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I danni sociali del gdr tradizionale
« Risposta #17 il: 2009-08-03 10:46:54 »
Citazione
[cite]Autore: Lantheros[/cite]A me pare che il veto di Cani non raggiri il problema, semplicemente funziona dal lato opposto della frittata: un singolo giocatore si impunta (per esempio con una teoria che reputa corretta ma che agli altri appare come una cavolata) per bocciare l'azione di qualcuno / porre il veto / alzare il sopracciglio

Ovviamente se uno vuole essere distruttivo nessun regolamento lo bloccherà: è vero, aspetto tre ore per decidere con quali dadi Vedere, ma quale regola me lo vieta? La differenza fondamentalmente è che nel gioco tradizionale un solo giocatore ha il veto, in Cani tutti.

Citazione
[cite]Autore: mirkolino[/cite]In un GDR dove il master è collaborativo e accetta le opinioni coerenti e pertinenti dei giocatori (data ad esempio una esperienza specifica in un campo) i problemi citati da Michele calno vistosamente

Il master può anche accettarli, ma nel caso portato da Michele si tratta di due persone sinceramente convinte della loro idea; come si risolve? Il master deve sempre fare come dicono i giocatori? Perché il problema resta: solo lui decide quando accettare i consigli dei giocatori, c'è una sola persona con il potere di fare ciò che vuole.
Il master può essere collaborativo ai massimi livelli, ma la scelta di decidere se sia piú giusta la sua opinione o un'altra, se il consiglio dei giocatori sia pertinente, è comunque solo sua.
E questo senza considerare che magari cambi di regole e simili a volte non sono noti (vedi il tiro di dado ignorato).

Citazione
[cite]Autore: triex[/cite]un sacco di altre cose tendono a diventare "compito" del master: organizzare il gioco, sentire se tutti quella sera sono presenti, decidere cosa fare nel caso manchino

Quanto ti capisco... caso reale: organizzo Esoterroristi, si fa una sessione, se ne dovrebbe fare un'altra per finire l'indagine. Tranne me, tutti gli altri giocatori hanno N campagne e sere impegnate.
Chiamo una volta per organizzare, non ci sono tutti.
Chiamo una seconda, non ci sono tutti.
Chiamo una terza, non ci sono tutti.
A 'sto punto, gli dico "Visto che voi avete impegni e a me va bene qualunque giorno, mettetevi d'accordo e ditemene uno".
Risultato? L'indagine è ancora lí che aspetta di essere finita, e mi sono sentito dire che anche io potevo impegnarmi di piú a organizzare; quando ho fatto notare quanto sopra, mi è stato replicato che è cosí che va, è il master che deve organizzare, non posso pretendere di cambiare il mondo per fare come voglio, mi devo adattare (come se aver sempre organizzato io e aver chiesto una volta di fare loro non fosse adattarsi).

Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]Se giochi a Europa Universalis (board game) e la fase diplomatica la interpreti come se fossi il generale del tuo esercito staigiocando di ruolo. Ci sono molti PbF che utilizzano questa soluzione. In fondo il GdR è un sistema meccanico dove i giocatori devono metterci tutto del loro per giocarci bene" o qualcosa del genere

Sicuramente facendo cosí avrebbe una componente di gioco di ruolo; i confini di cosa sia "gioco di ruolo" non sono poi ben definiti... Bacchanal lo è? Czege lo presenta come tale, poi ne parla come gioco di narrazione, e ci sono persone che non lo considerano di ruolo.
Ma in effetti è fuori tema :P

I danni sociali del gdr tradizionale
« Risposta #18 il: 2009-08-03 10:52:54 »
Giusto perchè a volte ho ancora a che fare con chi dice che queste cose nel gioco tradizionale non esistono, facciamo la lista della spesa delle cose che mi sono successe in questi anni di gioco tradizionale:

Citazione
Sì. Effettivamente ci sono state occasioni dove si giocava per fare piacere al Master, perchè ci teneva... Ora non rifarei più una cosa del genere...

Tick. Devastante.

Citazione
Dato che nei tradizionali il master fa l'avventura, il master decide, il master è dio... un sacco di altre cose tendono a diventare "compito" del master: organizzare il gioco, sentire se tutti quella sera sono presenti, decidere cosa fare nel caso manchino.

Tick. Capitato spesso.

Citazione
Settimane di "lavoro" non retribuito per preparare le "avventure". Studio di manualistica più o meno corposa (ambientazione compresa). Cercare di far divertire i giocatori .. perchè siccome lui non è un giocatore può anche non divertirsi affatto: al più in cambio ottiene il riconoscimento di essere un "dio" e la sua parola "legge"!

Tick.

Citazione
il problema si sposta solo. invece di un giocatore frustrato perche le idee del master non coincidono con le sue, abbiamo un master frustrato perchè deve mediare ogni decisione altrimenti i giocatori non sono contenti.

Tick, eccome.
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Fabio Trebbi

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I danni sociali del gdr tradizionale
« Risposta #19 il: 2009-08-03 11:07:41 »
Citazione
[cite]Autore: Lord Zero[/cite]
[p]Come dire... fare il master mica è giocare![/p]


Il bello è che però i Giocatori (parpuzi) si aspettano che sia il Gm (parpuzio) a fare tutte queste cose.

Basterebbe mettersi di fornte ad un tavolo, ripartire tutti questi task in maniera più armonica all'interno del gruppo e tante tensioni si acquieterebbero da sole.

Peraltro si inizierebbe a responsabilizzare i giocatori della gestione della "attività socalie nota come Gdr".

Cyaz

I danni sociali del gdr tradizionale
« Risposta #20 il: 2009-08-03 11:51:58 »
Il titolo del post: I danni sociali del gdr tradizionale, francamente eccetto quanto detto da Moreno Roncucci
Citazione

E' una lite spinta e incoraggiata direttamente dal sistema di gioco.


E: Paolo Davolio
Citazione
il problema si sposta solo. invece di un giocatore frustrato perche le idee del master non coincidono con le sue, abbiamo un master frustrato perchè deve mediare ogni decisione altrimenti i giocatori non sono contenti.


Il resto sono esperienze con persone e non con sistemi di gioco.
« Ultima modifica: 2009-08-03 12:21:36 da renatoram »

I danni sociali del gdr tradizionale
« Risposta #21 il: 2009-08-03 11:54:19 »
Argh! scusate. per il fuori pagina.

Devo ancora capire come usare gli strumenti di impaginazione dei post.

Matteo Suppo

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I danni sociali del gdr tradizionale
« Risposta #22 il: 2009-08-03 11:58:26 »
Invece di usare [ code ] usa [ quote ] :)
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Mauro

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I danni sociali del gdr tradizionale
« Risposta #23 il: 2009-08-03 12:12:56 »
Citazione
[cite]Autore: Yaggo[/cite]Il resto sono esperienze con persone e non con sistemi di gioco

Ma almeno in parte sono esperienze derivanti dai sistemi, che testimoniano danni (che siano seri, come rotture di amicizie; o da poco, come fastidio) che ne sono nati.
Per esempio, il secondo pezzo della mia risposta deriva direttamente dalle caratteristiche dei sistemi tradizionali; con sistemi come Cani, simili situazioni non si verificano.
Anche la stessa mole di lavoro che tradizionalmente viene attribuita al master: tra spesa di tempo, scocciatura se i giocatori non seguono l'avventura ma fanno altro, eventuali attriti dovuti a tutto questo... i danni possono nascere.

Matteo Suppo

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I danni sociali del gdr tradizionale
« Risposta #24 il: 2009-08-03 12:17:03 »
Inoltre è tutta l'impalcatura del "l'avventura è del master" che porta alla situazione descritta da me, in cui i giocatori giocano per fare un favore al master.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

I danni sociali del gdr tradizionale
« Risposta #25 il: 2009-08-03 12:22:45 »
Citazione
[cite]Autore: Yaggo[/cite][p]Il titolo del post:I danni sociali del gdr tradizionale, francamente eccetto quanto detto da Moreno Roncucci "
Citazione
E' una lite spinta e incoraggiata direttamente dal sistema di gioco.
[/p][p]",[/p][p]E: Paolo Davolio[/p]
Citazione
il problema si sposta solo. invece di un giocatore frustrato perche le idee del master non coincidono con le sue, abbiamo un master frustrato perchè deve mediare ogni decisione altrimenti i giocatori non sono contenti.
[p]Il resto sono esperienze con persone e non con sistemi di gioco.[/p]

Le due cose non si escludono a vicenda: tutte le situazioni disfunzionali descritte in questa discussione, sono problemi con persone, ma indotti dal sistema.
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

I danni sociali del gdr tradizionale
« Risposta #26 il: 2009-08-03 13:14:04 »
Citazione
[cite]Autore: Yaggo[/cite] francamente [...] Il resto sono esperienze con persone e non con sistemi di gioco.[/p]


No. Parlo per quanto riguarda l'esempio portato da Michele.
Almeno in quel caso sono sicura che il problema stava nel sistema e non nelle persone. Io con quelle due persone lì ci gioco tutti i martedì sera e ho assistito all'episodio riportato.
Situazioni simili non si sono più ripetute da quando abbiamo smesso di giocare a giochi tradizionali e siamo passati ad altro.

Stesse persone, sistemi diversi, problema risolto. I fatti mi cosano (e se pensi che mi chiamo Cangini... XD ).
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Moreno Roncucci

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I danni sociali del gdr tradizionale
« Risposta #27 il: 2009-08-03 14:03:48 »
Il titolo del thread è un po' fuorviante. Sono convinto che se un gruppo si trova solamente per spingere pedine, far fuori mostri e trovare tesori, con il GM che non usa mai la regola zero "per il bene della storia" o della "verosimiglianza") giocano insomma D&D come un gioco come un altro, senza bersi l'idea del "GM al di sopra delle regole", la maggior parte di questi danni non ci sono.

E' l'introduzione della regola zero, o comunque del suo Padre Filosofico, l'idea che "il compito del GM è far divertire o giocatori", che avvelena l'ambiente. Perchè poi se il GM ha il "potere assoluto", i giocatori richiedono di essere "intrattenuti" e di divertirsi senza sforzo (gli hanno dato i pieni poteri apposta...), lui è sempre più frustrato e risentito verso di loro, e il gioco diventa un lavoro. Inoltre l'uso di tecniche di inganno (illusionismo) sempre più frequenti fa sì che giocare sia sempre associato all'ingannare i tuoi amici. Li vedi gioire per vittorie finte, e ti senti superiore a quel branco di fessi. E questi sono solo un paio di esempi delle meccaniche "storte" che si instaurano.

Questo non è  un problema di giocatori. Queste cose averebbero (e avvengono, prima o poi) chiunque siano i giocatori e chiunque sia il GM. Sono connaturate al VERO sistema di gioco che stanno usando, il system-zero (detto anche Parpuzio)
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

I danni sociali del gdr tradizionale
« Risposta #28 il: 2009-08-03 14:04:04 »
Citazione
[cite]Autore: Yaggo[/cite]Il resto sono esperienze con persone e non con sistemi di gioco.

Nono... sono esperienze favorite dai sistemi di gioco "tradizionali". :)
Lord Zero - (Domon Number 0)

I danni sociali del gdr tradizionale
« Risposta #29 il: 2009-08-03 14:24:35 »
come non quotare questa frase SACROSANTA?

"Questo non è un problema di giocatori. Queste cose averebbero (e avvengono, prima o poi) chiunque siano i giocatori e chiunque sia il GM. Sono connaturate al VERO sistema di gioco che stanno usando, il system-zero (detto anche Parpuzio)"

Io dopo aver conosciuto queste tecniche ho provato a giocare AD&D senza regola zero come di Moreno:

"Sono convinto che se un gruppo si trova solamente per spingere pedine, far fuori mostri e trovare tesori, con il GM che non usa mai la regola zero "per il bene della storia" o della "verosimiglianza") giocano insomma D&D come un gioco come un altro, senza bersi l'idea del "GM al di sopra delle regole", la maggior parte di questi danni non ci sono."

ci si diverte e si sta tutti più sereni ;)

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