Lì però andrei a distinguere tra "fantastico" e "fantasy". Fantasy è un genere relativamente definito, in genere. Gaiman lo definisco fantastico, ma fantasy no perché in fondo va ad aggiungere un livello sovrannaturale al naturale. Neverwhere è sempre e comunque ambientato a Londra.
Il Fantasy va ad ambientarsi in luoghi immaginari, in modo da estraniarsi completamente dalla realtà che viviamo. Fantasy sono i vari Tolkien, Howard quando scrive di Conan, ecc. ecc.
Badate che l'espediente può essere posto in vari modi. Magari c'è un contatto tra il mondo reale e quello fantastico (La Storia Infinita, Narnia), ma i due restano due mondi separati, anche se i protagonisti passano dall'uno all'altro. Non a caso, tra quello reale e quello fantastico, è sempre quest'ultimo il mondo delineato a tinte più nitide e vive.
E il mondo presentato nel fantasy può essere remoto nel tempo anziché nello spazio, ma abbastanza remoto da essere irriconoscibile (Conan).
Ecco perché un film come Il Labirinto del Fauno va a rientrare nel fantastico più che nel fantasy: il mondo reale è -curiosamente, e secondo me è lì il bello del film!- tratteggiato in maniera molto più nitida di quello fantastico, di cui abbiamo solo qualche "incursione" nelle scene (quando Ofelia va a prendere il pugnale, o nel finale).
Poi vado anche a distinguere veementemente tra fantasy e mitologia. Dire che Gilgamesh è fantasy è come dire che AiPS è un gioco gamista. Fantasy è qualcosa di universalmente riconosciuto come irreale, staccato dal mondo quotidiano. Non credi certo nell'esistenza di Sauron, anche se tantissima gente ha letto il libro. Non è una credenza. Gilgamesh è un mito, come tutto il mito greco, e sono parti fondanti della cultura e della religione. Quando un Greco antico parlava di Eracle, non metteva certo in dubbio che fosse esistito.