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Morale, Giocatori e Personaggi (split)

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Claudia Cangini:

--- Citazione ---Quindi, giocando con la stessa efficacia, ho creato tre personaggi decisamente diversi tra loro, soprattutto dal punto di vista morale. Come la mettiamo?[/p]
--- Termina citazione ---


Interpretare un personaggio credibile e in tono con la storia non implica assolutamente nulla di quanto tu abbia rivelato di te nel farlo.

Per esempio, secondo me (che c'ero) hai giocato safissimo in entrambe le partite ;)

Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]:

--- Citazione ---[cite]Autore: Suna[/cite]
--- Citazione ---[cite]Autore: Lord Zero[/cite]
--- Citazione ---[p]Non possiamo esistere in due stati diversi: "morale" quando leggiamo il giornale, "amorale" quando giochiamo.[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Questo fa di me una persona amorale? O ipocrita, visto quanto moralista tendo ad essere nella vita reale? Perché certi miei personaggi sanno essere estremamente amorali.[/p][p]Look, prendo un actual play come esempio, visto che nessuno lo fa. Mosquito '09.
Giochiamo a Montsegur. I miei personaggi sono Arsende e Bernard. Una è una prostituta, l'altro il signore della città. Claudia mi ha confermato che sono riuscito a interpretarli bene e dare loro personalità molto diverse, lui uomo tutto d'un pezzo, malinconico e conscio del peso dell'autorità, lei dolcissima, generosa e sentimentale. Uno è tutto dovere, l'altra tutta passione.
Stesso giorno, la sera, giochiamo AiPS. Il mio personaggio è un essere di una crudeltà disumana, ma senza alcun velo di cattiveria. Ogni sua scelta, anche quando causa la distruzione di decine di vite, è dettata dalla più fredda logica. Anche di questo personaggio mi è stato detto che era venuto bene.[/p][p]Quindi, giocando con la stessa efficacia, ho creato tre personaggi decisamente diversi tra loro, soprattutto dal punto di vista morale. Come la mettiamo?[/p]
--- Termina citazione ---

--- Termina citazione ---

La risposta è nella frase prima di quella da te citata:

--- Citazione ---[cite]Autore: Lord Zero[/cite]
Le due frasi sono entrambe vere: noi non siamo il personaggio che interpretiamo, ma siamo NEL personaggio (o personaggi, o scelte narrative, ecc..) che interpretiamo.

--- Termina citazione ---

E quando dico nel personaggio.. non significa che abbiamo eseguito il transfert del nostro IO in lui. Più avanti (nell'intervento da te citato) spiego meglio la questione (come anche in un mio post precedente).



--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]
Quello che dico io è che dalla scelta messa in gioco, ossia dalla dichiarazione fatta, non si può "evincere" la morale del giocatore.

--- Termina citazione ---

Beh.. se intendi che non si può comprendere pienamente una persona da una sessione di gioco.. per carità sono d'accordo. Come non si può non riuscire a comprendere una persona nemmeno in anni di conoscenza e discussioni. :)
Ma se intendi che non ci dice nulla su di lui una scelta "narrativa" piuttosto che un'altra ( e attenzione,,, non mi sto riferendo alla scelta di equipaggare il pg con la pertica di 3m oppure no), allora non sono d'accordo. Il quanto e cosa ci dice è dipendente dal contesto..



--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite][p]come la mettiamo? semplice: a qualcuno questi personaggi hanno suscitato riflessioni morali, o no?[/p]
--- Termina citazione ---

Tra le altre cose... :)



--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno[/cite]
Su questa cosa, fino a qui, sarei D'ACCORDISSIMO, al 100%. E' OVVIO che se ti trovi VERAMENTE a dover decidere se sparare in testa a chi ha appena ucciso tuo figlio, NELLA VITA REALE, questa esperienza ti farà capire la tua moralità molto meglio che non il vivere la stessa esperienza in un gioco. Direi che e' lapalissiano.

Esattamente come il vivere l'esperienza di uno stupro ti farebbe capire cosa si prova molto meglio che non il leggerne una descrizione in una fiction. Ovvio.

Ma con questo? Cosa significa? Che rinunciamo a capire, ad immaginare, a provare empatia, a metterci in dubbio, per qualunque cosa che non sia capitata direttamente a noi?

Visto che queste esperienze (di gioco, di empatia, di informazione, etc.) sono IN AGGIUNTA, OLTRE a quelle della nostra vita reale, direi che sono un DI PIU'.

--- Termina citazione ---

Questo è sacrosanto!

Ma aggiungo che noi non siamo solo la nostra "morale". Essendo espressione della nostra creatività, il gdr (e forse qui dovrei escludere però il tradizionale e alcuni, troppi, sui usi) mette in gioco il nostro pensiero fosse anche solo quello estetico. E' impossibile ceare in modo distaccato qualcosa.. a meno che non si stia "creando" una mensola di legno :)

Niccolò:
preferisco una giocatrice che gioca saFFissimo a un giocatore che gioca safissimo...

Claudia Cangini:

--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite][p]preferisco una giocatrice che gioca saFFissimo a un giocatore che gioca safissimo...[/p]
--- Termina citazione ---


Quando gioco dei live con personaggi lesbici finisce sempre che me li fanno fare a me... Cosa vorrà dire?  :O

Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]:

--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]
Visto che le stesse tecniche usate in questi giochi vengono usate spesso sia per fini terapeutici che per fini di "indagine aziendale", direi che il fatto che siano efficaci in questo è già più che dimostrato. Quello che può mancare in un gdr è l'intento (cioè, se ti metto a tirar dadi in un dungeon senza poter fare scelte, ci sarà ben poco da scoprire) non l'efficacia delle tecniche.

--- Termina citazione ---

Dirò di più..  il gdr fu adoperato in passato (è chi è "vecchietto" se lo ricorda :) ) anche per sensibilizzare i giovani al problema del razzismo: venivano create sessioni di gdr dove i ragazzi interpretavano immigrati.

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