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Morale, Giocatori e Personaggi (split)

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Davide Losito - ( Khana ):

--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite]ma cosa aggiunge questa definizione?
--- Termina citazione ---


Tenendo presente l'esempio di Lord Zero, tu come giocatore "farai fare scelte" al Personaggio A o al Personaggio B a seconda di quello che tu ti aspetteresti che una "finta persona" di quel tipo facesse.
Trasferisci la tua Morale su un giudizio che dai del personaggio e attraverso quel giudizio, costruisci una Morale-2 che metti in scena/gioco.
Questa Morale-2 contiene quello che tu pensi di quel personaggio e in certa misura, quelle che sono le tue aspettative se quel personaggio fosse vero.
Questi pensieri e aspettative sono il frutto delle "immagini" che la tua esperienza è in grado di riportarti alla mente, pensando a quel personaggio che stai rappresentando.

Quando metti in scena un personaggio non sarai mai completamente "te stesso", né mai completamente "quel personaggio", ma una terza cosa che mischia il tutto e lo filtra.

Secondo me, per la domanda "chi sceglie? Lapo o Saul?" la riposta è "sceglie Laposaul".

E' verissimo che è il giocatore a prendere le decisioni, perché il personaggio "non esiste"; ma è altrettanto vero che senza quel personaggio posto in quella situazione, una determinata scelta non verrebbe presa.

Si capisce la riflessività della cosa?

(P.S: no "mimesi" in questo caso è di Platone)

Antonio Caciolli:
questa è una domanda o meglio un mio dubbio che non mi è bene chiaro e che vorrei qualcuno riuscisse a dirimere:

ma la nostra morale, essendo connaturata in noi e quindi non staccabile come un palchetto della libreria, non si esprime forse in ogni nostra azione, dialogo, espressione facciale, pensiero....

quindi voler cercare una modo quasi "speciale" per cui in un gdr "per forza"  si debba esprimere la propria morale non è una forzatura?

ho messo speciale e per forza tra virgolette perché nesusno lo ha detto ma è un po' quello che io ho capito nella discussione

non metto un esempio volontariamente perché:
1- non ne ho preciamente uno in mente
2- preferirei una risposta prima per avere una panoramica completa e per farmi un'idea, altrimenti l'esempio sarebbe forzato e sbagliato in un senso rispetto ad un altro

byez
edit: postato senza aver letto gli interventi di khana e lor zero e gli altri dopo khana
quito lord zero (è quello che volevo dire cone questo messaggio)

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]Tenendo presente l'esempio di Lord Zero, tu come giocatore "farai fare scelte" al Personaggio A o al Personaggio B a seconda di quello che tu ti aspetteresti che una "finta persona" di quel tipo facesse.
--- Termina citazione ---


Anche, ma non solo.

La gamma di possibilità espressive in un gdr narrativista non si limita a questo.

Vedi per esempio il caso già presentato da Domon di Sorcerer, in cui il GM decide se far fare tiri di umanità al PERSONAGGIO in base alla sua MORALE MODERNA DI GIOCATORE.

Vedi anche meccanismi come la fan mail di AiPS, e la possibilità di giocarla contro sè stessi.

L'espressione "in character" in Actor Stance è solo una minima parte delle possibilità espressive possibili nei gdr.


--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]E' verissimo che è il giocatore a prendere le decisioni, perché il personaggio "non esiste"; ma è altrettanto vero che senza quel personaggio posto in quella situazione, una determinata scelta non verrebbe presa
--- Termina citazione ---


No. Vedi appunto la fan mail (darla e spenderla), vedi mille altre tecniche e metodologie presenti in altri gdr. Puoi benissimo fare scelte non legate ad un personaggio.

Moreno Roncucci:
Domanda:

Milan Kundera in "La vita è altrove" ci presenta un protagonista, Jaromil, che fa certe scelte (per chi ha letto l'opera: sì, la scelta del romanzo e del protagonista non è casuale, è una scelta ironica visto il tema, ma comunque per capire l'esempio non occorre saperne nulla...  ;-)

Chi ha scelto cosa dice Jeromil a pagina xxx, Jeromil o Milan Kundera?

Non è la stessa domanda? Chi decide cosa sta dicendo un personaggio creato da te e mosso da te?

Eppure, sono convinto che molti giocatori di gdr darebbero una risposta diversa fra i due casi. C'è una voglia, un desiderio di negare la propria esistenza come giocatore, e di annullarsi totalmente nel personaggio. Che credo sia legata, purtroppo, al fatto che di solito il personaggio sia "fico" e i gdr abbiano, per varie ragioni, avuto finora successo soprattutto fra le persone con autostima molto bassa e molta voglia di "evadere con la mente".

Notare, per esempio, le reazioni quasi offese e risentite (non sono dei semplici "no, grazie"...) quando gli si propone di giocare qualche personaggio che non sia abbastanza "fico e sborone" (a sua volta, questo porta ad un immagine dei gdr che allontana quelli che non hanno un autostima molto bassa, ma qui andiamo off-topic...)

Davide Losito - ( Khana ):

--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Puoi benissimo fare scelte non legate ad un personaggio.
--- Termina citazione ---

A questo in effetti non avevo pensato, ero concentrato sulla figura del Giocatore-Interprete.

P.S: scusate, ma ora sono un po' stretto con il lavoro, quindi mi eclisso :P se il topic sarà ancora attivo domani, sono interessato a portare avanti questo argomento posto da Moreno.

P.P.S: sono ancora più interessato adesso che è stato tirato in mezzo Kundera :D:D Io per quell'esempio avrei scelto il romanzo più famoso, ma alla fine cambia poco ^^

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