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Morale, Giocatori e Personaggi (split)
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite]per inciso, puoi giocare un personaggio che odieresti, ed esprimere la TUA morale condannandone le azioni attraverso il tuo commento, o lo stesso sistema
--- Termina citazione ---
Esatto! E se è una cosa abbastanza comune nel Narrativismo (per fare un esempio, ho giocato Tom quando l'ho giocato con Ezio e Lavinia - QUI trovate l'actual play - Roberto, guarda per esempio la mia spiegazione di come si è sviluppato il personaggio), ma non è per nulla limitato ad esso. Anche nelle partite illusionistiche "story before" del più pessimo dei gm ci si può trovare un npc "cattivo" che magari esprime una posizione etica del GM. (la differenza è che nel caso Story Before l'etica del GM viene imposta su tutti, quell'NPC è cattivo per definizione e zitti, mentre nei narrativisti anche i giocatori vengono coinvolti)
Niccolò:
pensate anche all'umanity di sorcerer: sale e scende in base a come I GIOCATORI giudicano le azioni dei personaggi. nel momento in cui bisogna dare questo giudizio (o si gioca per provocarlo), quanto viene esposto dei propri amici, in maniera però sicura?
Davide Losito - ( Khana ):
Io credo che la questione sia molto più semplice di quello che possa sembrare e si chiama "mimesi".
Sarebbe superfluo fare una trattazione qui, perché non c'è il tempo né lo spazio per seguire un percorso storico di cosa sia stata e cosa sia (o venga ritenuta) la mimesi ora, ma Domon, Roberto, Claudia e Hasimir, state toccando punti e concetti che sono propri del rapporto spettatore-opera e attore-personaggio.
Ci sarebbe anche da notare quanto un gioco Narrativo sia propenso ad attivare processi di catarsi, ma è un altro argomento.
Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]:
--- Citazione ---[cite]Autore: rgrassi[/cite][p]Ciao,[/p]
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Invece, è proprio quando ci mettiamo a discutere fra di noi come persone che vengono fuori tutte le maschere a livello sociale.[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Forse è qui che divergiamo.
Credo che la nostra 'morale' vera sia quella riflessa nella vita di tutti i giorni, con tutte le altre persone con cui ci rapportiamo.
La morale non è solo "quello che penso" o "quello che credo sia giusto" ma anche "quello che faccio".
La morale è cercare di trasferire quello che sto dicendo attorno al tavolo durante una partita al mio comportamento al di fuori del tavolo e al di fuori della partita.
--- Termina citazione ---
Credo di capire quello che vuoi dire.
Ma credo che forse il parlare di morale, emozioni, pensieri personali, ecc... abbia un po deviato il discorso.
Parto da un esempio:
Persona --> mettiamo che tu sia a favore dell'aborto (è solo una supposizione) e che nella vita reale non andresti mai in una chiesa cattolica ad esprimere questa tua opinione durante una funzione religiosa.
Personaggio A -- > il personaggio è a favore dell'aborto ed è audace e irrispettoso (tanto per dirne una). Il personaggio va in chiesa e esterna a tutti cosa pensa sull'aborto senza problemi
Personaggio B --> il personaggio è contrario all'aborto e profondamente devoto e integralista, e quando avviene l'irruzione del personaggio A lo investe con una filippica severa (se non peggio ;) )
Ora il personaggio A è parte di te in quanto esterna ciò che tu pensi veramente.. ma lo fa in un modo che tu non faresti mai nella vita di tutti i giorni. In altre parole ti permette di liberare il tuo pensiero senza maschere sociali. E' presente il tuo giudizio "morale" in questo personaggio? SI
Il Personaggio B pensa che l'aborto sia un peccato mortale. Questo personaggio pensa cose che tu non pensi, ma è presente una parte di te in questo? Certamente.. ciò che pensi siano le motivazioni degli antiabortisti (in altre parole il tuo giudizio sul comportamento degli antiabortisti ad esempio).
E ti dirò di più: è presente il tuo giudizio "morale" in questo personaggio? SI
Nell'interpetare e creare questo personaggio devi fare appello al tuo giudizio personale sulla questione. Tu ti sarai fatto una opinione sul perchè taluni si oppongono all'aborto. E tale opinione è quello che userai per dar vita e interpretare questo personaggio, altrimenti non potresti nemmeno immaginare di crearlo. In altre parole interpretando un pensiero contrario al tuo esprimi cmq un tuo giudizio. E infine giudichi tu stesso il tuo personaggio, hai un'opinione su di lui!
Ora se inverti l'opinione della Persona (da favorevole a non favorevole all'aborto) noterai che i Personaggi A e B continueranno a svolgere il loro ruolo.. ma saranno basati stavolta su un giudizio differente, e quindi saranno espressione di una "morale" diversa (quindi personaggi simili, ma differenti). :)
N.B. : ho preso l'esempio dell'aborto perchè lo ritengo un elemento "narrativo" forte e quindi capace di parlare bene del rapporto giudizio morale e personaggi. Ciò che ho scirtto non vuole offendere nessun pensiero e non esprime il mio giudizio personale sulla questione.
Niccolò:
--- Citazione ---tate toccando punti e concetti che sono propri del rapporto spettatore-opera e attore-personaggio.
--- Termina citazione ---
ma anche autore-opera e attore-spettatore, non dimentichiamolo.
certo, sarà anche la "mimesi" (termine di callois, no?) - ma cosa aggiunge questa definizione? non sono polemico, chiedo davvero una risposta...
--- Citazione ---Ci sarebbe anche da notare quanto un gioco Narrativo sia propenso ad attivare processi di catarsi, ma è un altro argomento.
--- Termina citazione ---
IMO molto.
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