Archivio > General
Morale, Giocatori e Personaggi (split)
Davide Losito - ( Khana ):
Questo lo cito come promemoria:
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]questa discussione mi piace perchè, finalmente, si riesce a parlare di queste cose chiarendosi senza finire nei soliti flame
--- Termina citazione ---
Poi
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]E' stata una decisione morale o estetica? Entrambe. Perchè una storia in cui un neonazista aveva un lieto fine NON MI PIACEVA. Ma dici che in questo "giudizio estetico" il giudizio morale non c'entrasse nulla?
--- Termina citazione ---
Ecco il problema :D
Senza avere la benché minima pretesa o interessa a psicoanalizzarti, per risolvere questo dubbio basta rispondere ad una domanda assai semplice: la componente di giudizio etico era conscia?
Se sì, allora è stata una scelta etica, colorata di estetica.
Se no, allora è una scelta estetica che -da fuori- diventa etica. Questo "fuori" è anche riflessivo, nella misura in cui estranei dal tuo vissuto quell'esperienza e la guardi come fosse un oggetto alieno da te.
Quello che determina la differenza tra etica ed estetica è il "motivo" per cui una scelta viene presa, ossia la funzione di giudizio che la fa partire.
Di norma se questa funziona è inconscia, è estetica perché è "immediata" inteso come "non mediata da qualcosa".
Mi piacerebbe poi analizzare anche questo processo in senso funzionale al gioco, ossia quel modo con cui la scelta posta, indipendentemente dal motivo per cui è stata messa, viene desunta in gioco.
Quello che voglio dire è che il valore etico, estetico, economico (di economia di gioco) viene desunto dal modo in cui il tavolo reagisce ad essa, cioè in funzione del cambiamento "oggettivo" (contrapposto a soggettivo) che porta nel SIS.
Se la domanda è "perché", la risposta è che in un gioco NAR che forza a scelte esclusivamente Etiche, come viene "digerito" un feed-in che non è etico?
Esiste una reale forzatura?
Stesso discorso al contrario, in un gioco NAR politico (non "che parla di politica", ma politico in senso stretto, ossia basato su alleanze, favori, posizioni oltranziste, ideologie), il sistema è in grado di "cancellare" tutte le altre modalità di scelta?
Se preferisci ragionare su questo solo a seguito di un AP, allora bisogna aspettare che finisca di mettere giù alcune regole per la conversione NAR di Vampiri di cui abbiamo fatto un grandioso play-storming a Vigevano e grazie a Lapo e Luca Ricci ne sono uscite cose davvero incredibili, che mi hanno portato alla scelta di far girare la storia proprio sui favori reciproci.
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]Senza avere la benché minima pretesa o interessa a psicoanalizzarti, per risolvere questo dubbio basta rispondere ad una domanda assai semplice: la componente di giudizio etico era conscia?
Se sì, allora è stata una scelta etica, colorata di estetica.
Se no, allora è una scelta estetica che -da fuori- diventa etica
--- Termina citazione ---
Ma non potrebbe essere una scelta eitico-estetica (o estetico-etica), nel senso che, anche se inconsciamente, la componente etica c'è? Nel momento in cui uno sente di un pedofilo e per questo si incazza, l'incazzarsi non è una scelta conscia, eppure è indicativo della sua morale.
Anzi: se la cosa è inconscia, non potrebbe essere pure piú indicativa della mia morale, non essendoci lo schermo del ragionamento?
Niccolò:
--- Citazione ---come viene "digerito" un feed-in che non è etico?
--- Termina citazione ---
a livello di "processo", di "bog model" sono la stessa cosa. perchè "non si va a guardare nella testa della gente"
a livello personale, credo che la dimesione etica e quella estetica siano imprescindibili per un buon story now. un vuoto esercizio di stile estetico è qualcosa che potrei vedere in parpuzio, ma non in cani nella vigna. che poi l'etica sia messa volontariamente o inconsciamente, sempre quello è.
Davide Losito - ( Khana ):
--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite]a livello di "processo", di "bog model" sono la stessa cosa. perchè "non si va a guardare nella testa della gente"
--- Termina citazione ---
chiarissimo.
Quindi è corretto pensare che il valore "modale" di una scelta viene impartito dal sistema che la processa?
--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]Nel momento in cui uno sente di un pedofilo e per questo si incazza, l'incazzarsi non è una scelta conscia, eppure è indicativo della sua morale.
Anzi: se la cosa è inconscia, non potrebbe essere pure piú indicativa della mia morale, non essendoci lo schermo del ragionamento?
--- Termina citazione ---
Probabilmente è "subconscia", ma non inconscia.
L'etica e la morale sono "insegnate", non si danno a priori. So che ho appena detto qualcosa che farà storcere il naso a n-mila persone, ma purtroppo è così.
Spero ora non si finisca a parlare del "buon selvaggio", che ricordo essere un'invenzione retorica creata con l'intento di stupire le folle, un "immaginiamo che" senza un vero fondamento né scientifico, né di opinione.
La pedofilia è un esempio particolare, perché il giudizio etico sulla pedofilia cambia e cambia i suoi limiti a seconda delle culture.
Nell'antica Roma, sopra ai 14 anni non era più pedofilia.
Ogni cultura pone la fine dell'infanzia ad un momento specifico della vita di una persona, superato quel limite, all'interno di quella cultura, non è più oggettivamente possibile parlare di pedofilia.
Noi, italiani (e quindi cattolici e quindi paese ospitante del vaticano e quindi repubblica fondata sulla Democrazia Cristiana :P), non possiamo fare a meno del nostro italianissimo bagaglio culturale ed etico quando giudichiamo di "pedofilia". Ma siamo anche il paese nel quale a 30 anni si vive ancora da mamma.
Se già vai in Islanda, il concetto di "pedofilia" è diverso.
Invece, la reazione che ti scatta nel vedere un corpo di sesso opposto (o affine, a seconda dei gusti) nudo è la stessa in tutte le culture. Si chiama eccitamento sessuale e funziona uguale per tutti. E' una reazione estetica.
Chiunque abbia parlato esaustivamente con un omosessuale sa perfettamente che difficoltà incontrino a conciliare una naturalissima reazione estetica con tutta la sovrastruttura etica che li guarda, anche attraverso se stessi.
Siamo un po' OT ora, personalmente aspetto l'intervento di un moderatore per andare avanti, anche perché stiamo toccando argomenti V.M. 18. :P
Are you ready for Bacchanal? :P
Natale Pezzimenti:
--- Citazione ---
L'etica e la morale sono "insegnate", non si danno a priori. So che ho appena detto qualcosa che farà storcere il naso a n-mila persone, ma purtroppo è così.
--- Termina citazione ---
L'etica prescrittiva, senza dubbio. Ma il 'senso del giudicare' non è imposto, è una naturale conseguenza della capacità autoriflessiva dell'essere umano. Per questo io dico che tralasciata l'etica dei comandamenti, e ammettendo che tutte le azioni possono essere giudicate in senso morale, è possibilissimo buttare e anche scoprire la propria morale in gioco. Io ripeto che l?AP postato da Moreno è eccezionale sotto questo aspetto.
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa